Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
sabato 30 giugno 2012
Lo stato uccide.
Carlo Giuliani-
Gianluca Di Mauro -
Juan Hurtado-
Stefano Cucchi-
Aldo Scardella-
Manuel Eliantonio-
Federico Aldrovandi-
Aldo Bianzino-
Marcello Lonzi -
Giuseppe Uva-
Niki Aprile Gatti-
Carlo Saturno-
Riccardo Rasman-
William Perrone-
Mark Duggan -
Michele Ferulli-
Alberto Mercuriali-
Giuseppe Saladino-
Francesco Mastrogiovanni-
Daniele Vito-
Stefano Frapporti-
Simone La Penna-
Cristian De Cupis
e TANTISSIMI ALTRI RAGAZZI,NOSTRI FRATELLI...NON DIMENTICHIAMOLI...(A.C.A.B )!!!
Gianluca Di Mauro -
Juan Hurtado-
Stefano Cucchi-
Aldo Scardella-
Manuel Eliantonio-
Federico Aldrovandi-
Aldo Bianzino-
Marcello Lonzi -
Giuseppe Uva-
Niki Aprile Gatti-
Carlo Saturno-
Riccardo Rasman-
William Perrone-
Mark Duggan -
Michele Ferulli-
Alberto Mercuriali-
Giuseppe Saladino-
Francesco Mastrogiovanni-
Daniele Vito-
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Simone La Penna-
Cristian De Cupis
e TANTISSIMI ALTRI RAGAZZI,NOSTRI FRATELLI...NON DIMENTICHIAMOLI...(A.C.A.B
Disabili.
PRESIDIO E SCIOPERO DELLA FAME DEI DISABILI GRAVISSIMI PER IL RIPRISTINO DEL FONDO NON AUTOSUFFICIENTI.
http://
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=316941005063018&set=a.117667251657062.25061.117642144992906&type=1&theater
"Reati fiscali" Passera indagato. - Gianluca Paolucci
Il pm di Biella indaga su un'operazione passata da Biverbanca.
Fatti del 2006, il ministro indagato in quanto ex ad di Banca Intesa.
TORINO
Corrado Passera è indagato dalla procura di Biella per presunti reati fiscali che sarebbero stati commessi in quanto ex amministratore delegato di Banca Intesa prima e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo dopo la fusione con l’istituto torinese.
I fatti sono relativi al periodo compreso tra il 4 agosto del 2006 e il 27 giugno del 2007 e le contestazioni riguardano un’operazione detta di arbitraggio fiscale internazionale transitata attraverso Biverbanca, istituto biellese all’epoca controllato da Banca Intesa e poi ceduto al Montepaschi.
All’entourage del ministro, si apprende, non risulta niente di tutto questo. Anche se ci dove essere un accertamento di legalità, si fa sapere, sarebbe del tutto normale per chi ricopre incarichi di questo livello.
L’operazione, tecnicamente una transazione di pronti contro termine su titoli obbligazionari realizzata attraverso un veicolo di diritto britannico, sarebbe stata secondo l’Agenzia delle entrate montata appositamente per ottenere dei benefici di carattere fiscale sui conti del gruppo bancario.
L’indagine è partita dopo una verifica condotta dalla Guardia di finanza di Milano, conclusasi con un processo verbale di contestazione all’Agenzia delle Entrate. A sua volta l’Agenzia, ravvisando un reato di tipo penale, ha trasmesso un anno fa la documentazione alla procura di Biella, competente in quanto sede di Biverbanca.
Da lì è stato aperto il fascicolo, affidato nel massimo riserbo ai pm biellesi Ernesto Napolillo e Francesco Alvino. Alla fine di marzo scorso i pm hanno ordinato delle acquisizioni di documenti nella sede di Biverbanca e nei giorni scorsi hanno acquisito documenti anche presso gli uffici della capogruppo Intesa Sanpaolo. Passera, che ha lasciato Intesa Sanpaolo per diventare ministro dello sviluppo economico del governo Monti, risulta indagato in quanto rappresentante firmatario della dichiarazione fiscale per l’anno d’imposta 2006.
Tecnicamente, l’operazione è stata strutturata per il tramite di un apposito veicolo controllato da Credit Suisse e denominato La Defense II plc. Secondo le risultanze della verifica della sezione tributaria della Gdf milanese, l’operazione era tesa a sfruttare le asimmetrie tra il sistema impositivo italiano e britannico, con la formazione di un credito fiscale acquisito per imposte pagate all’estero.
L’operazione aveva avuto l’avallo degli uffici legali della banca. Ma, recita uno dei documenti visionati da La Stampa, «la società ha altresì beneficiato (rectius abusato) dello strumento concessole dal legislatore italiano». Quindi, secondo l’Agenzia delle entrate, «il credito in esame, lungi dall’essere stato utilizzato per i fini previsti dall’ordinamento, altro non rappresenta che un illegittimo extrarendimento il cui godimento ha governato l’intera operazione».
Il fascicolo aperto a Biella contesta la «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» e la dichiarazione infedele, che secondo l’articolo 3 e 4 del decreto legislativo numero 15 del 2000 sono punite rispettivamente con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni e da uno a tre anni.
Per una operazione dai contorni simili, la procura di Milano ha rinviato a giudizio Alessandro Profumo, attualmente presidente di Mps ma all’epoca amministratore delegato di Unicredit, per frode fiscale e ostacolo all’attività investigativa.
La parte strettamente fiscale della vicenda è stata in realtà regolata da Intesa Sanpaolo alla fine del 2011. Al termine degli accertamenti su questa e altre operazioni si era arrivati alla contestazione all’istituto di mancate imposte, sanzioni e interessi per 1,150 miliardi di euro, transati dalla banca con il pagamento di 270 milioni di euro.
I fatti sono relativi al periodo compreso tra il 4 agosto del 2006 e il 27 giugno del 2007 e le contestazioni riguardano un’operazione detta di arbitraggio fiscale internazionale transitata attraverso Biverbanca, istituto biellese all’epoca controllato da Banca Intesa e poi ceduto al Montepaschi.
All’entourage del ministro, si apprende, non risulta niente di tutto questo. Anche se ci dove essere un accertamento di legalità, si fa sapere, sarebbe del tutto normale per chi ricopre incarichi di questo livello.
L’operazione, tecnicamente una transazione di pronti contro termine su titoli obbligazionari realizzata attraverso un veicolo di diritto britannico, sarebbe stata secondo l’Agenzia delle entrate montata appositamente per ottenere dei benefici di carattere fiscale sui conti del gruppo bancario.
L’indagine è partita dopo una verifica condotta dalla Guardia di finanza di Milano, conclusasi con un processo verbale di contestazione all’Agenzia delle Entrate. A sua volta l’Agenzia, ravvisando un reato di tipo penale, ha trasmesso un anno fa la documentazione alla procura di Biella, competente in quanto sede di Biverbanca.
Da lì è stato aperto il fascicolo, affidato nel massimo riserbo ai pm biellesi Ernesto Napolillo e Francesco Alvino. Alla fine di marzo scorso i pm hanno ordinato delle acquisizioni di documenti nella sede di Biverbanca e nei giorni scorsi hanno acquisito documenti anche presso gli uffici della capogruppo Intesa Sanpaolo. Passera, che ha lasciato Intesa Sanpaolo per diventare ministro dello sviluppo economico del governo Monti, risulta indagato in quanto rappresentante firmatario della dichiarazione fiscale per l’anno d’imposta 2006.
Tecnicamente, l’operazione è stata strutturata per il tramite di un apposito veicolo controllato da Credit Suisse e denominato La Defense II plc. Secondo le risultanze della verifica della sezione tributaria della Gdf milanese, l’operazione era tesa a sfruttare le asimmetrie tra il sistema impositivo italiano e britannico, con la formazione di un credito fiscale acquisito per imposte pagate all’estero.
L’operazione aveva avuto l’avallo degli uffici legali della banca. Ma, recita uno dei documenti visionati da La Stampa, «la società ha altresì beneficiato (rectius abusato) dello strumento concessole dal legislatore italiano». Quindi, secondo l’Agenzia delle entrate, «il credito in esame, lungi dall’essere stato utilizzato per i fini previsti dall’ordinamento, altro non rappresenta che un illegittimo extrarendimento il cui godimento ha governato l’intera operazione».
Il fascicolo aperto a Biella contesta la «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» e la dichiarazione infedele, che secondo l’articolo 3 e 4 del decreto legislativo numero 15 del 2000 sono punite rispettivamente con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni e da uno a tre anni.
Per una operazione dai contorni simili, la procura di Milano ha rinviato a giudizio Alessandro Profumo, attualmente presidente di Mps ma all’epoca amministratore delegato di Unicredit, per frode fiscale e ostacolo all’attività investigativa.
La parte strettamente fiscale della vicenda è stata in realtà regolata da Intesa Sanpaolo alla fine del 2011. Al termine degli accertamenti su questa e altre operazioni si era arrivati alla contestazione all’istituto di mancate imposte, sanzioni e interessi per 1,150 miliardi di euro, transati dalla banca con il pagamento di 270 milioni di euro.
Cerchi nel grano in Friuli, torna la sindrome ufo.
UDINE - Tre cerchi nel grano e torna la sindrome Ufo. E' avvenuto questa mattina a Salt di Povoletto (Udine) dove sono i cerchi sono apparsi misteriosamente in un campo, lasciando subito spazio all'ipotesi alieni. Sul posto sono interventi Carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo e stanno conducendo accertamenti. Intanto nel campo di grano si e' anche riversata una folla di curiosi per vedere da vicino e 'toccare' con mano il fenomeno. I tre cerchi occupano quasi tutto il piccolo appezzamento di terreno. Due sono concentrici, un terzo e' situato al fianco degli altri. Il grano risulta piegato e non spezzato ed e' ancora mistero su come e cosa abbia abbia prodotto le figure geometriche.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/06/30/Cerchi-grano-Friuli-torna-sindrome-ufo_7121368.html
Pestarono 63enne in piena notte due poliziotti in carcere a Milano.
L'aggressione avvenne il 20 maggio scorso in via Gorizia. I due agenti, entrambi 24enni, erano fuori servizio. La vittima ha riportato lesioni permanenti. Il gip: sfrontati e tracotanti.
Non solo hanno "fracassato" la faccia a un anziano, ma lo hanno anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, riempiendo gli atti con un "castello di menzogne". Un mix di violenza, "sfrontatezza e tracotanza" che li rende "un pericolo pubblico per la collettività". E' così che vengono descritti dal gip che ha firmato il loro arresto, due poliziotti che poco più di un mese fa, di notte in una zona della movida milanese, hanno brutalmente pestato fino a sfigurargli il volto un uomo di 63 anni, 'reo' soltanto di essere "un po' molesto" e "ubriaco". I due giovani agenti dell"ufficio volantì, entrambi di 24 anni e originari della Sicilia, sono finiti in carcere con l'arresto eseguito dai loro stessi colleghi e con l'immediata sospensione dal servizio decretata dal questore di Milano, Alessandro Marangoni.
Secondo il gip Alessandra Clemente, che ha accolto la richiesta del pm Tiziana Siciliano e dell'aggiunto Alfredo Robledo, per Federico Spallino e Davide Sunseri è necessaria la custodia in carcere perché "il fatto di essere poliziotti rende ancora più concreto il pericolo di reiterazione", trattandosi di due persone incapaci di "contenere le loro pulsioni violente". Incapacità per loro "facilmente occultabile". Stando alle indagini, infatti, i due - che sono accusati di concorso in lesioni gravissime, falso ideologico e calunnia - dopo aver aggredito con una "reazione fredda ma bestiale" l'anziano, lo hanno anche denunciato scrivendo nella relazione di servizio che era stato lui ad aggredirli e poi era caduto "di faccia". A inchiodarli però, come scrive il gip, è stata "una intuizione, uno scrupolo derivante dall'esperienza del pm", che ha letto nei referti medici un'espressione, "fracasso di faccia", che riassumeva la quarantina di fratture che l'uomo, Luigi Vittorino Morneghini, aveva nel volto.
Secondo il gip Alessandra Clemente, che ha accolto la richiesta del pm Tiziana Siciliano e dell'aggiunto Alfredo Robledo, per Federico Spallino e Davide Sunseri è necessaria la custodia in carcere perché "il fatto di essere poliziotti rende ancora più concreto il pericolo di reiterazione", trattandosi di due persone incapaci di "contenere le loro pulsioni violente". Incapacità per loro "facilmente occultabile". Stando alle indagini, infatti, i due - che sono accusati di concorso in lesioni gravissime, falso ideologico e calunnia - dopo aver aggredito con una "reazione fredda ma bestiale" l'anziano, lo hanno anche denunciato scrivendo nella relazione di servizio che era stato lui ad aggredirli e poi era caduto "di faccia". A inchiodarli però, come scrive il gip, è stata "una intuizione, uno scrupolo derivante dall'esperienza del pm", che ha letto nei referti medici un'espressione, "fracasso di faccia", che riassumeva la quarantina di fratture che l'uomo, Luigi Vittorino Morneghini, aveva nel volto.
E a incastrarli è stato soprattutto un video, quello di una telecamera di sorveglianza che ha registrato tutto ciò che è successo nella notte fra il 20 e il 21 maggio, verso le 3, in viale Gorizia (zona Darsena): "La telecamera non mente", scrive il gip, e mostra una "violenza inspiegabile oltre che disumana". Pochi minuti, spiega il pm nella richiesta, di "drammatiche immagini rese ancor più crude dalla indifferenza del mondo circostante". Era tardi sì, ma quella è una zona di divertimento e perciò nel video si vedono alcune persone che camminano e non si fermano. Il pm chiarisce anche che quella sera tra i due agenti e l'uomo, che era assieme alla sua compagna, c'è stato "un incontro casuale". La vittima ha messo a verbale che i due "tenevano in mano dei fiori che agitavano continuamente davanti alle ragazze che passavano" e per questo lui si sarebbe innervosito.
Le immagini mostrano i due agenti che a un certo punto stanno per andarsene dopo aver parlato con l'anziano e "attraversano la strada". L'uomo, "certamente alterato da assunzione di alcol", compie un "gesto tanto insensato quanto risibile", si "toglie la giacca" e segue i due, "rimanendo poi fermo al centro della carreggiata". Per il pm non si può sapere cosa l'anziano "abbia detto, possiamo ipotizzare che fossero le frasi sconclusionate e, perché no?, provocatorie di un ubriaco un po' molesto". Quello che "nemmeno un pubblico ministero con anni di esperienza, quale chi scrive, avrebbe mai potuto immaginare è la reazione fredda ma bestiale dei due", che dovrebbero essere "rappresentanti dell'ordine". Prima un "pugno" quando l'uomo è ancora in mezzo alla strada, poi "un calcio in pieno volto di violenza inaudita" da parte dell'altro poliziotto.
"Nel lieve sobbalzo del corpo - si legge ancora nella richiesta - le cui immagini la telecamera impietosamente ci trasmette, sembra poter percepire il rumore delle ossa che si frantumano". L'uomo "esanime" viene "trascinato" dall'altro lato della strada, sempre nell'indifferenza generale. I due, chiarisce il gip, dopo l'accaduto mettono anche in atto "condotte che potrebbero definirsi in senso lato intimidatorie" nei confronti della compagna. Che in una prima versione del suo verbale non dice la verità, "intimorita dalla presenza dei due agenti". Due poliziotti che secondo il gip hanno agito come delinquenti "da strada", abusando della "loro divisa". Soggetti, conclude, che "potrebbero esplodere" ancora "per un nonnulla nei confronti di chiunque".
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/29/news/poliziotti-38204792/
Stefano Rodotà sul caso cucchi. rainews 24.
Che persona meravigliosa, avremmo tanto bisogno di persone come lui al governo.
VICEMINISTRO INGLESE UMILIATA IN DIRETTA TV DA UN VERO GIORNALISTA
Gb, la viceministro ''umiliata'' in diretta tv: ''Sa di essere un'incompetente?''
Brutta figura per la trentenne Chloe Smith, responsabile economica del governo di Cameron. La funzionaria, invitata alla trasmissione Newsnight, sostituisce George Osborne, capo del dicastero delle Finanze. Argomento del talk show è l'aumento dell'accisa sul carburante di tre pence al litro appena introdotto dallla sua maggioranza. La parlamentare dei Tories, incalzata e sbeffeggiata dal ''mastino della Bbc'', il giornalista Jeremy Paxman, dimostra la sua più totale ignoranza in materia. "Quando è stata presa la decisione? Se lo ricorda? Non può venire qui a difendere una misura approvata dal governo se non sa quando è stata fatta. Quando avete deciso? Oggi? Prima o dopo pranzo? - risponde Paxman - Si è mai svegliata la mattina, chiedendosi: Dio mio, cosa dovrò raccontare oggi?". Infine la la stoccata finale: "Sa di essere un'incompetente?"
Esaù e il piatto di lenticchie.
Oggi un pensierino lo dedichiamo ad Esaù ed il piatto di lenticchie, ossia Bersani, ex sinistra, che si allea con Casini ex DC, ora UDC, il partito che non sta a destra, non sta a sinistra, sta dove gli pare a seconda delle tendenze del momento e, per individuarlo meglio, il partito che risulta tra i partiti di maggioranza ma ha solo un misero 6 % di preferenze, il partito che annoverava nelle sue file un Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato a cosa nostra.
E perchè Bersani, ex sinistra, dopo aver scaricato tutti i partiti di estrema sinistra, ora anche SEL e Idv, ora si allea con UdC? La risposta ce la fornisce lo stesso Bersani: perchè Di Pietro è bastian contrario!
- "Sel e Idv lanciano un aut aut: se i democratici si alleano con l'Udc cade il patto di Vasto. Il governatore pugliese protegge l'ex pm facendo valere il suo ultimo successo alle amministrative. La replica del segretario del Pd: "In un momento di crisi bisogna rivolgersi anche al centro" - (ilFQ)
A questo punto c'è da aspettarsi di tutto, anche che il PD si allei con il PdL, o con la Lega, o con Fli....pur di battere cassa ed ingollarsi il piatto di lenticchie.
E non venitemi a parlare di ideologie...di partito dei lavoratori....o chessò io!
A questi, l'unica cosa che interessa, è mantenere il posto fisso in Parlamento!
A questo punto c'è da aspettarsi di tutto, anche che il PD si allei con il PdL, o con la Lega, o con Fli....pur di battere cassa ed ingollarsi il piatto di lenticchie.
E non venitemi a parlare di ideologie...di partito dei lavoratori....o chessò io!
A questi, l'unica cosa che interessa, è mantenere il posto fisso in Parlamento!
Cetta.
LA CELIACHIA NON E' UNA MALATTIA; MA IL RISULTATO DI UNA MODIFICAZIONE GENETICA DEL FRUMENTO. - Claudia Benatti
E’ mai possibile che la diffusione pressoché «epidemica» della celiachia, cioè dell'assoluta intolleranza al glutine che può innescare anche gravi patologie conseguenti, possa essere dovuta ad una modificazione genetica approntata sul frumento? Questa ipotesi non è nuova e su di essa si sono spesso avventati, smentendola con ferocia, i sostenitori delle biotecnologie e dei cibi Ogm. Ma ora, grazie all'intuizione di uno scienziato di esperienza pluridecennale in campo medico, pare possa arricchirsi di ulteriori dettagli, chiarendosi all'opinione pubblica.
Un frumento nanizzato
Il professor Luciano Pecchiai, storico fondatore dell'Eubiotica in Italia e attuale primario ematologo emerito all'ospedale Buzzi di Milano, ha avanzato una spiegazione di questa possibile correlazione causa-effetto su cui occorrerebbe produrre indagini scientifiche ed epidemiologiche accurate. «E’ ben noto che il frumento del passato era ad alto fusto - spiega Pecchial - cosicchè facilmente allettava, cioè si piegava verso terra all'azione del vento e della pioggia. Per ovviare a questo inconveniente, in questi ultimi decenni il frumento è stato quindi per così dire “nanizzato” attraverso una modificazione genetica».
Appare fondata l'ipotesi che la modifica genetica di questo frumento sia correlata ad una modificazione della sua proteina e in particolare di una frazione di questa, la gliadina, proteina basica dalla quale per digestione peptica-triptica si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l'enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento caratteristico della celiachia.
«E’ evidente - ammette lo stesso Pecchiai - la necessità di dimostrare scientificamente una differenza della composizione aminoacidica della gliadina del frumento nanizzato, geneticamente modificato, rispetto al frumento originario. Quando questo fosse dimostrato, sarebbe ovvio eliminare la produzione di questo frumento prima che tutte le future generazioni diventino intolleranti al glutine». E non è da escludere che sia proprio questo uno degli scogli più difficili da superare.
400.000 malati in Italia
La riconversione della produzione, una volta che questa sia entrata a regime e abbia prodotto i risultati economici sperati, diviene impresa assai ardua e incontrerebbe senza dubbio molte resistenze. Di qui la probabile mancanza di interesse ad approfondire una simile ipotesi per trovarne l'eventuale fondamento.
D'altra parte, nessuno ancora ha trovato una spiegazione al fatto che l'incidenza della celiachia è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni e l'allarme non accenna a rientrare. «Mentre qualche decennio fa l'incidenza della malattia era di 1 caso ogni mille o duemila persone, oggi siamo giunti a dover stimare 1 caso ogni 100 o 150 persone», spiega Adriano Pucci, presidente dell'Associazione Italiana Celiachia. «Siamo dunque nell'ordine, in Italia, di circa 400 mila malati, di cui però soltanto 55 mila hanno ricevuto una diagnosi certa e seguono una dieta che può salvare loro la vita».
In molti sostengono che l'aumento dei casi di celiachia sia una conseguenza del miglioramento delle tecniche diagnostiche, ma la spiegazione non convince, appare eccessivamente semplicistica e riduttiva. Fatto sta che, anziché cercare spiegazioni sulle cause, cosa che permetterebbe di provvedere poi alla loro rimozione, la ricerca oggi percorre direzioni opposte, ipotizzando e sperimentando ulteriori modificazioni genetiche del frumento stesso per «deglutinare», cioè privare del glutine, ciò che ne è provvisto o «immettere» nel frumento caratteristiche proprie di cereali naturalmente privi di glutine.
Il mistero del Creso
A proposito torna alla mente una questione dibattuta qualche anno fa alla quale non è mai stata fornita risposta e che rimane a tutt'oggi un problema apertissimo e attuale: il cosiddetto grano Creso. Nel 1974, all'insaputa dei più, viene iscritto nel Registro varietale del grano duro il Creso. Nove anni dopo, la superficie coltivata a Creso in Italia era passata da pochi ettari a oltre il 20% del totale, con 15 milioni di quintali l'anno per un valore, di allora, di circa 600 miliardi di vecchie lire.
Da una pubblicazione del 1984 si ricavò poi che quel grano era stato «inventato» e sviluppato presso il centro di studi nucleari della Casaccia. Nel lavoro, come ricordò nel 2000 anche il fisico Tullio Regge su Le Scienze, si sottolineava l'efficacia della mutagenesi e l'introduzione di nuovo germoplasma e di ibridazioni interspecifiche.
In sostanza, il Creso era il risultato dell'incrocio tra una linea messicana di Cymmit e una linea mutante ottenuta trattando una varietà con raggi X. Per altre varietà in commercio erano stati utilizzati neutroni termici. In che misura, per esempio, il consumo continuativo di questo frumento può avere influenzato l'organismo di chi lo ha ingerito? Non si sa, né pare che alcuno voglia scoprirlo. Lo stesso Regge si limitò ad affermare che comunque «lo hanno mangiato tutti con grande gusto».
E se la celiachia fosse il risultato di decenni di ripetuti e differenti interventi sulle varietà di grano che sta alla base della maggior parte del cibo che mangiamo? Chissà se a qualcuno, prima o poi, verrà voglia di capirlo.
Note
«Il miglioramento genetico dei frumento duro: bilancio di un ventennio di attività» su L’informatore Agrario, Verona 40, n. 29, 1984, di Bozzini, Mosconi, Rossi, Scarascia-Mugnozza.
Fonte: Disinformazione.it
http://www.free-italy.info/2012/06/la-celiachia-non-e-una-malattia-ma-il.html
venerdì 29 giugno 2012
Finlandia: Colosseo a garanzia di bond.
(ANSA) - BRUXELLES, 28 GIU - Dopo avere proposto il Partenone come garanzia per gli aiuti alla Grecia, la Finlandia propone a Italia e Spagna di emettere 'covered bond', titoli ad alta garanzia e a basso rischio, in funzione anti-spread. Lo riferiscono fonti finlandesi a Bruxelles. La proposta non prefigurerebbe per ora un ruolo di garanzia da parte del fondo salva stati Efsf e Esm, ma la messa in campo di attivi, asset e patrimoni (anche il Colosseo e la Sagrada Familia?) da parte dei singoli stati nazionali.
Tagli, auto blu ridotte dell’80% scure sulle società pubbliche.
Governo, lunedì il decreto sulla spesa. Per gli statali in esubero possibile pensione anticipata.
ROMA - Taglio dei consigli di amministrazione delle società pubbliche e soppressione di quelle create dagli enti locali (spesso doppioni di assessorati ed altre strutture); drastico ridimensionamento della spesa per auto blu; stretta anche su permessi e distacchi sindacali nell’ambito del pubblico impiego; possibilità di pensionamento con le regole precedenti alla riforma Fornero per i dipendenti pubblici in esubero. Il decreto sulla spending review si arricchisce di nuovi interventi, in attesa del confronto con parti sociali e con Regioni e Comuni che precederà il Consiglio dei ministri in calendario per l’inizio della prossima settimana.
Cda pubblici. È evidente la volontà dell’esecutivo di estendere a tutte le appendici della pubblica amministrazione norme rigorose in tema di assunzioni e remunerazioni. Si dovrebbe partire dai vertici: è previsto così che i consigli di amministrazione delle società non quotate a totale partecipazione pubblica, diretta e indiretta, siano composti da non più di tre persone: due rappresentanti dell’amministrazione che ha in portafogli la partecipazione ed una figura unica di presidente-amministratore delegato. In questa formulazione ampia la norma si applicherebbe anche a colossi come Poste o Fs.
Società locali. Esiste anche una miriade di società più piccole create dalle amministrazioni pubbliche (spesso locali) con l’obiettivo di fornire servizi in house, non all’utenza ma alle amministrazioni stesse. Queste entità, di fatto in molti casi una fabbrica di poltrone, dovranno essere sciolte entro il 31 dicembre 2013, oppure cedute tramite gara. Inoltre alle società che dal punto di vista contabile fanno parte del perimetro della pubblica amministrazione si applicano le norme sulle limitazioni delle assunzioni e il congelamento delle retribuzioni già in vigore per il resto del pubblico impiego.
Auto blu. Il tema, che ovviamente ha una forte valenza simbolica, è già stato affrontato in precedenti provvedimenti. Ma stavolta il governo sembra intenzionato a calare la scure: è previsto infatti che il prossimo anno la spesa complessiva sia ridotta al 20 per cento di quella sostenuta nel 2011, per acquisto, noleggio, esercizio, manutenzione ed anche per i buoni taxi. Il taglio è dunque dell’80 per cento. Le uniche deroghe potranno riguardare i contratti già in essere. Un intervento così drastico avrà ovviamente conseguenze anche sul personale: gli autisti dovranno essere assegnati a mansioni differenti.
Pubblico impiego. La riduzione degli organici dovrà essere del 20 per cento per i dirigenti e del 10 per il resto del personale. I dipendenti che risulteranno in soprannumero potranno essere riassorbiti oppure pensionati con le regole precedenti alla riforma Fornero (ma in questo caso la liquidazione sarà loro riconosciuta solo al conseguimento dei nuovi e più e più stringenti requisiti). Per coloro che non potranno essere salvati con queste soluzioni scatterà la messa in mobilità e dopo due anni la risoluzione del rapporto di lavoro. È confermato fino al 2014 ed esteso a tutta la pubblica amministrazione il vincolo in base al quale la spesa per nuove assunzioni non potrà superare il 20 per cento di quella sostenuta per i dipendenti in uscita. Come già previsto per il ministero dell’Economia, le assunzioni si concentreranno su personale munito di laurea. Altre novità riguardano l’obbligo per i dipendenti di fruire delle ferie, senza possibilità di percepire trattamenti economici sostitutivi.
Sindacati. È previsto un nuovo taglio di permessi e distacchi sindacali nella pubblica amministrazione, dopo quello già applicato da Brunetta: dovranno essere ridotti del 20 per cento.
Cda pubblici. È evidente la volontà dell’esecutivo di estendere a tutte le appendici della pubblica amministrazione norme rigorose in tema di assunzioni e remunerazioni. Si dovrebbe partire dai vertici: è previsto così che i consigli di amministrazione delle società non quotate a totale partecipazione pubblica, diretta e indiretta, siano composti da non più di tre persone: due rappresentanti dell’amministrazione che ha in portafogli la partecipazione ed una figura unica di presidente-amministratore delegato. In questa formulazione ampia la norma si applicherebbe anche a colossi come Poste o Fs.
Società locali. Esiste anche una miriade di società più piccole create dalle amministrazioni pubbliche (spesso locali) con l’obiettivo di fornire servizi in house, non all’utenza ma alle amministrazioni stesse. Queste entità, di fatto in molti casi una fabbrica di poltrone, dovranno essere sciolte entro il 31 dicembre 2013, oppure cedute tramite gara. Inoltre alle società che dal punto di vista contabile fanno parte del perimetro della pubblica amministrazione si applicano le norme sulle limitazioni delle assunzioni e il congelamento delle retribuzioni già in vigore per il resto del pubblico impiego.
Auto blu. Il tema, che ovviamente ha una forte valenza simbolica, è già stato affrontato in precedenti provvedimenti. Ma stavolta il governo sembra intenzionato a calare la scure: è previsto infatti che il prossimo anno la spesa complessiva sia ridotta al 20 per cento di quella sostenuta nel 2011, per acquisto, noleggio, esercizio, manutenzione ed anche per i buoni taxi. Il taglio è dunque dell’80 per cento. Le uniche deroghe potranno riguardare i contratti già in essere. Un intervento così drastico avrà ovviamente conseguenze anche sul personale: gli autisti dovranno essere assegnati a mansioni differenti.
Pubblico impiego. La riduzione degli organici dovrà essere del 20 per cento per i dirigenti e del 10 per il resto del personale. I dipendenti che risulteranno in soprannumero potranno essere riassorbiti oppure pensionati con le regole precedenti alla riforma Fornero (ma in questo caso la liquidazione sarà loro riconosciuta solo al conseguimento dei nuovi e più e più stringenti requisiti). Per coloro che non potranno essere salvati con queste soluzioni scatterà la messa in mobilità e dopo due anni la risoluzione del rapporto di lavoro. È confermato fino al 2014 ed esteso a tutta la pubblica amministrazione il vincolo in base al quale la spesa per nuove assunzioni non potrà superare il 20 per cento di quella sostenuta per i dipendenti in uscita. Come già previsto per il ministero dell’Economia, le assunzioni si concentreranno su personale munito di laurea. Altre novità riguardano l’obbligo per i dipendenti di fruire delle ferie, senza possibilità di percepire trattamenti economici sostitutivi.
Sindacati. È previsto un nuovo taglio di permessi e distacchi sindacali nella pubblica amministrazione, dopo quello già applicato da Brunetta: dovranno essere ridotti del 20 per cento.
Anne Sinclair dice addio a Strauss-Kahn, separazione dopo 20 anni di matrimonio.
Parigi - (Adnkronos/Dpa) - La notizia giunge a oltre un anno dall'inizio dello scandalo che vide coinvolto Strauss-Kahn, accusato di violenza sessuale ai danni di una cameriera di un albergo di New York.
Parigi, 29 giu. - (Adnkronos/Dpa) - Dominique Strauss-Kahn e la moglie Anne Sinclair si separano dopo 20 anni di matrimonio. Lo scrive il periodico francese Closer, in un servizio esclusivo, nel quale riferisce che Sinclair, attualmente alla guida dell'edizione francese dell'Huffington Post, ha chiesto al marito, circa un mese fa, di lasciare la loro abitazione nel centro di Parigi. "Tutto è finito tra i due", scrive il periodico, che definisce l'ex direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale "depresso" e "scosso" dalla separazione.
La notizia giunge a oltre un anno dall'inizio dello scandalo che vide coinvolto Strauss-Kahn, accusato di violenza sessuale ai danni di una cameriera di un albergo di New York. La vicenda costrinse l'ex ministro delle Finanze ad abbandonare la guida del Fmi e le sue ambizioni di correre per la Presidenza della Repubblica, quale candidato del Partito socialista.
“Libero” e “Il Giornale” vincono gli europei di giornalismo trash – Guarda le foto.
Mentre sul campo gli Azzurri battono la nazionale tedesca con stile e spirito sportivo nelle redazioni di Libero e del Giornale si lavora alacremente alle prime pagine con i pessimi risultati che potete vedere nelle foto in basso. Il registro è sempre quello: l’insulto, lo sfottò sulle caratteristiche fisiche della Merkel che viene definita “culona”. Ora, nemmeno a noi sta simpatica la Merkel ma questo modo di etichettarla non dà una bella immagine dell’Italia. Il giornale tedesco “Bild”, dal canto suo, ha definito “cretini” i direttori dei due quotidiani. Ecco le prime pagine di Feltri e Belpietro:
http://violapost.it/?p=9426
Cattivella, ma non troppo...
ITALIA IN FINALE, BUFFON ARRABBIATISSIMO.
IRONIA WEB: "AVEVA SCOMMESSO SUL 2-0"
Contributo di solidarietà. (Salasso)
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011. Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale)
Msg. 26-6-2012 n. 10717
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.
Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Msg. 26 giugno 2012, n. 10717 (1).
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.
(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Premessa
Con Circ. 14 marzo 2012, n. 35 sono state illustrate le nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici introdotte dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione con modificazioni del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201.
Con il presente messaggio si forniscono le istruzioni applicative e le informazioni di dettaglio circa i criteri e le modalità per l'applicazione del contributo di solidarietà, a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel FPLD e del fondo di previdenza per il personale di volo, introdotto dall'art. 24, comma 21 della norma sopra citata ed illustrato al punto 12 della Circ. 14 marzo 2012, n. 35.
Tale contributo è previsto per le pensioni di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo e sarà in vigore per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.
1. Platea dei destinatari
I fondi interessati sono quelli di seguito elencati:
-·ex fondo elettrici;
-·ex fondo telefonici;
-·ex fondo autoferrotranvieri;
-·fondo volo;
-·ex INPDAI.
Le pensioni interessate sono quelle di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo.
Sono altresì escluse dall'applicazione di tale contributo le pensioni di invalidità, gli assegni di invalidità e le pensioni di inabilità.
I trattamenti pensionistici interessati sono quelli di vecchiaia, anzianità, ai superstiti, nonché quelli di pensione anticipata e di vecchiaia introdotti dall'art. 24 della L. n. 214/2011.
Relativamente alle pensioni ai superstiti si precisa che, in caso di presenza di contitolari, l'importo da valutare ai fini dell'applicazione del contributo è la quota di spettanza di ciascun contitolare.
2. Misura del contributo
La misura del contributo è definita dalla Tabella A di cui all'allegato 1 della predetta norma e prevede aliquote crescenti in rapporto al periodo di iscrizione antecedente all'armonizzazione conseguente alla L. 8 agosto 1995, n. 335 (allegato 1).
I criteri utilizzati per la determinazione dell'importo del contributo sono i seguenti:
- ai fini della quantificazione dell'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 sono state utilizzate tutte le contribuzioni di natura obbligatoria, figurativa, da ricongiunzione, riscatto o riconoscimento gratuito che hanno concorso alla determinazione delle quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995 e calcolate secondo la normativa previgente all'armonizzazione dei vari Fondi.
- sulla base dell'anzianità contributiva individuata come sopra specificato, si è provveduto ad applicare l'aliquota, stabilita in base alla tabella A, all'imponibile di riferimento, costituito dalle quote di pensione maturate entro il 31 dicembre 1995.
- nell'ipotesi che, a seguito del calcolo del contributo, la misura della pensione scenda sotto il limite di 5 volte il trattamento minimo, la stessa viene posta in pagamento nel rispetto del limite di legge e l'importo del contributo è rappresentato dalla differenza tra tale limite e l'importo della pensione a calcolo.
Per le pensioni a carico dei soppressi fondi elettrici e telefonici e del fondo volo l'imposizione ha riguardato tutte le quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995.
Per quanto riguarda le pensioni del fondo volo l'imponibile di riferimento comprende anche la quota di pensione capitalizzata al momento del pensionamento.
Per le pensioni a carico del soppresso fondo autoferrotranvieri le quote di pensione assoggettate al contributo sono quelle maturate fino al 31 dicembre 1995 con l'esclusione delle quote liquidate nell'assicurazione generale obbligatoria, in quanto calcolate secondo le regole vigenti nel regime generale, e non secondo il parametro più favorevole vigente in tali ordinamenti prima della soppressione.
Con il presente messaggio si comunica che si è provveduto a elaborare le pensioni delle categorie EL, TT, ET e VL interessate dal predetto contributo.
Le pensioni di categoria ex INPDAI saranno oggetto di una successiva elaborazione che sarà illustrata con apposito messaggio.
3. Ricostituzione automatica delle pensioni
Il nuovo importo di pensione viene erogato dal mese di luglio 2012; il contributo mensile dovuto è contraddistinto dal codice 689.
I conguagli a debito, calcolati fino al 30 giugno 2012, saranno recuperati in 7 rate mensili da luglio a dicembre 2012, tredicesima compresa, contraddistinte dal codice 690.
L'elenco delle pensioni ricostituite può essere ottenuto con la procedura Diario, selezionando il codice azione "0372" - "calcolo contributo di solidarietà - L. n. 214/2011" e le date dal 29 maggio al 1° giugno 2012.
Agli interessati è stata già inviata la comunicazione che si allega (allegato 2).
Le pensioni che presentavano anche altre tipologie di conguagli sono state scartate dall'elaborazione; per tale tipologia di pensioni si fa riserva di fornire ulteriori istruzioni.
4. Aggiornamento del data base delle pensioni
La procedura di ricostituzione ha provveduto a memorizzare la movimentazione nel segmento GP1 del data base delle pensioni.
In particolare, sono stati memorizzati:
- nel campo GP1CMPNTIP il valore DB;
- nel campo GP1CPRD il valore CSL214.
L'informazione relativa alla percentuale di pensione assoggettata al contributo di solidarietà è indicata al campo GP2BL 10E del data base.
L'importo annuale del contributo è indicato al campo GP3CUD EDISP9F. Tale importo è già stato detratto dall'imponibile indicato al campo GP3CUD EIMP.
Sia la percentuale di pensione assoggettata al contributo che l'importo dello stesso sono dati dinamici, che possono variare per effetto di una ricostituzione contributiva che cambi i dati elementari di calcolo per le quote di pensione ante 1995.
5. Procedure di prima liquidazione e di ricostituzione
Le procedure che consentono la liquidazione delle pensioni sono state già aggiornate. Quelle relative alla ricostituzioni a cura delle sedi sono invece in corso di aggiornamento e saranno oggetto di un prossimo imminente rilascio.
Allegato 1
Tabella A
Contributo di solidarità
Anzianità contributive al 31 dicembre 1995
da 5 a fino a 15 anni
oltre 15 fino a 25 anni
Oltre 25 anni
Pensionati
Ex Fondo trasporti
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Fondo elettrici
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Fondo telefonici
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Inpdai
0,3%
0,6%
1,0%
Msg. 26-6-2012 n. 10717
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.
Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Msg. 26 giugno 2012, n. 10717 (1).
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.
(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Premessa
Con Circ. 14 marzo 2012, n. 35 sono state illustrate le nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici introdotte dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione con modificazioni del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201.
Con il presente messaggio si forniscono le istruzioni applicative e le informazioni di dettaglio circa i criteri e le modalità per l'applicazione del contributo di solidarietà, a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel FPLD e del fondo di previdenza per il personale di volo, introdotto dall'art. 24, comma 21 della norma sopra citata ed illustrato al punto 12 della Circ. 14 marzo 2012, n. 35.
Tale contributo è previsto per le pensioni di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo e sarà in vigore per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.
1. Platea dei destinatari
I fondi interessati sono quelli di seguito elencati:
-·ex fondo elettrici;
-·ex fondo telefonici;
-·ex fondo autoferrotranvieri;
-·fondo volo;
-·ex INPDAI.
Le pensioni interessate sono quelle di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo.
Sono altresì escluse dall'applicazione di tale contributo le pensioni di invalidità, gli assegni di invalidità e le pensioni di inabilità.
I trattamenti pensionistici interessati sono quelli di vecchiaia, anzianità, ai superstiti, nonché quelli di pensione anticipata e di vecchiaia introdotti dall'art. 24 della L. n. 214/2011.
Relativamente alle pensioni ai superstiti si precisa che, in caso di presenza di contitolari, l'importo da valutare ai fini dell'applicazione del contributo è la quota di spettanza di ciascun contitolare.
2. Misura del contributo
La misura del contributo è definita dalla Tabella A di cui all'allegato 1 della predetta norma e prevede aliquote crescenti in rapporto al periodo di iscrizione antecedente all'armonizzazione conseguente alla L. 8 agosto 1995, n. 335 (allegato 1).
I criteri utilizzati per la determinazione dell'importo del contributo sono i seguenti:
- ai fini della quantificazione dell'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 sono state utilizzate tutte le contribuzioni di natura obbligatoria, figurativa, da ricongiunzione, riscatto o riconoscimento gratuito che hanno concorso alla determinazione delle quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995 e calcolate secondo la normativa previgente all'armonizzazione dei vari Fondi.
- sulla base dell'anzianità contributiva individuata come sopra specificato, si è provveduto ad applicare l'aliquota, stabilita in base alla tabella A, all'imponibile di riferimento, costituito dalle quote di pensione maturate entro il 31 dicembre 1995.
- nell'ipotesi che, a seguito del calcolo del contributo, la misura della pensione scenda sotto il limite di 5 volte il trattamento minimo, la stessa viene posta in pagamento nel rispetto del limite di legge e l'importo del contributo è rappresentato dalla differenza tra tale limite e l'importo della pensione a calcolo.
Per le pensioni a carico dei soppressi fondi elettrici e telefonici e del fondo volo l'imposizione ha riguardato tutte le quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995.
Per quanto riguarda le pensioni del fondo volo l'imponibile di riferimento comprende anche la quota di pensione capitalizzata al momento del pensionamento.
Per le pensioni a carico del soppresso fondo autoferrotranvieri le quote di pensione assoggettate al contributo sono quelle maturate fino al 31 dicembre 1995 con l'esclusione delle quote liquidate nell'assicurazione generale obbligatoria, in quanto calcolate secondo le regole vigenti nel regime generale, e non secondo il parametro più favorevole vigente in tali ordinamenti prima della soppressione.
Con il presente messaggio si comunica che si è provveduto a elaborare le pensioni delle categorie EL, TT, ET e VL interessate dal predetto contributo.
Le pensioni di categoria ex INPDAI saranno oggetto di una successiva elaborazione che sarà illustrata con apposito messaggio.
3. Ricostituzione automatica delle pensioni
Il nuovo importo di pensione viene erogato dal mese di luglio 2012; il contributo mensile dovuto è contraddistinto dal codice 689.
I conguagli a debito, calcolati fino al 30 giugno 2012, saranno recuperati in 7 rate mensili da luglio a dicembre 2012, tredicesima compresa, contraddistinte dal codice 690.
L'elenco delle pensioni ricostituite può essere ottenuto con la procedura Diario, selezionando il codice azione "0372" - "calcolo contributo di solidarietà - L. n. 214/2011" e le date dal 29 maggio al 1° giugno 2012.
Agli interessati è stata già inviata la comunicazione che si allega (allegato 2).
Le pensioni che presentavano anche altre tipologie di conguagli sono state scartate dall'elaborazione; per tale tipologia di pensioni si fa riserva di fornire ulteriori istruzioni.
4. Aggiornamento del data base delle pensioni
La procedura di ricostituzione ha provveduto a memorizzare la movimentazione nel segmento GP1 del data base delle pensioni.
In particolare, sono stati memorizzati:
- nel campo GP1CMPNTIP il valore DB;
- nel campo GP1CPRD il valore CSL214.
L'informazione relativa alla percentuale di pensione assoggettata al contributo di solidarietà è indicata al campo GP2BL 10E del data base.
L'importo annuale del contributo è indicato al campo GP3CUD EDISP9F. Tale importo è già stato detratto dall'imponibile indicato al campo GP3CUD EIMP.
Sia la percentuale di pensione assoggettata al contributo che l'importo dello stesso sono dati dinamici, che possono variare per effetto di una ricostituzione contributiva che cambi i dati elementari di calcolo per le quote di pensione ante 1995.
5. Procedure di prima liquidazione e di ricostituzione
Le procedure che consentono la liquidazione delle pensioni sono state già aggiornate. Quelle relative alla ricostituzioni a cura delle sedi sono invece in corso di aggiornamento e saranno oggetto di un prossimo imminente rilascio.
Allegato 1
Tabella A
Contributo di solidarità
Anzianità contributive al 31 dicembre 1995
da 5 a fino a 15 anni
oltre 15 fino a 25 anni
Oltre 25 anni
Pensionati
Ex Fondo trasporti
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Fondo elettrici
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Fondo telefonici
0,3%
0,6%
1,0%
Ex Inpdai
0,3%
0,6%
1,0%
Fondo volo
0,3%
0,6%
1,0%
Allegato 2
Città, data .........................
Al/la Signor/ra ..................................................
Nome ......................... Cognome ......................
Indirizzo .........................
Cap ......................... Città .........................
Gentile Signore/a,
La informiamo che la L. n. 214/2011 ha istituito un contributo di solidarietà a carico di alcune categorie di pensioni, limitatamente al periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.
Il contributo si applica sulle pensioni di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo ed è rapportato ai contributi maturati prima del 31 dicembre 1995, come riportato nella tabella che segue.
La Sua pensione rientra tra quelle soggette al contributo.
Abbiamo quindi provveduto a calcolare - sulla base dei parametri fissati dalla legge - il contributo a Suo carico, che risulta essere di XXXXX euro mensili.
Effettueremo il recupero di quanto dovuto con trattenuta mensile, a partire dalla rata di mese da cui parte la prima trattenuta 2012.
L'importo dovuto per il periodo da gennaio a mese antecedente quello della prima trattenuta 2012 verrà recuperato, con ulteriore trattenuta mensile, dalla rata di mese da cui parte la prima trattenuta a dicembre 2012.
Il contributo è deducibile ai fini fiscali. Il Suo trattamento pensionistico sarà quindi tassato al netto del contributo.
Anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
Aliquota contributo
da 5 a fino a 15 anni
0,3%
oltre 15 fino a 25 anni
0,6%
Oltre 25 anni
1,0%
Cordiali saluti
Il Direttore
Circ. 14 marzo 2012, n. 35
D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, art. 24
D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, Allegato 1
Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro.
Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro, mentre per la luce (dopo l'impennata del trimestre scorso) si tratta di un mini-rincaro dello 0,2%, pari ad appena 1 euro in più.
Le variazioni stabilite dall'Authority non coincidono quindi con le previsioni di Nomisma che, appena una settimana fa, aveva indicato un rincaro del 2% per il gas e dell'1-1,5% per la luce. Il positivo dato riferito all'energia elettrica, specifica l'Autorità per l'energia, si spiega in particolare con le più favorevoli previsioni di andamento del prezzo sulla borsa elettrica (PUN) nel 2012, per effetto della diminuzione delle quotazioni del petrolio. Infatti, dopo i massimi di oltre i 125 dollari al barile registrati in marzo, il greggio ha registrato un progressivo calo, attestandosi su valori inferiori ai 100 dollari. Il quadro ribassista dei prezzi degli idrocarburi, accompagnato da una riduzione della domanda elettrica, è confermato nelle aspettative per il secondo semestre dell'anno. Nonostante lo sfavorevole andamento dell'euro, la diminuzione del petrolio ha comportato una riduzione dello 0,1% della componente materia prima per la famiglia tipo. Tale riduzione, prosegue l'Autorità, è tuttavia controbilanciata dalle necessità di copertura tariffaria di alcuni oneri generali di sistema quali la promozione dell'efficienza energetica, i regimi tariffari speciali (A4) e le compensazioni economiche per le comunità che vivono in territori con impianti nucleari, che hanno comportato un incremento dello 0,3%. Quanto all'incentivazione alle rinnovabili (componente A3 della bolletta), le tariffe sono rimaste invariate, senza alcun incremento, nell'ipotesi che i decreti ministeriali sulla futura incentivazione di queste fonti tengano conto delle osservazioni avanzate dall'Autorità in maggio. Per il gas, invece, i prezzi di riferimento vengono aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, olio combustibile e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l'ultimo mese, al fine di attenuare e diluire nel tempo l'incidenza dei periodi di picco dei prezzi degli idrocarburi. Per questo motivo, i recenti cali del greggio non hanno ancora un impatto significativo sui prezzi: il 2,4% dell'incremento complessivo del 2,6% si riferisce all'aumento dei costi della materia prima. Il restante incremento dello 0,2% è riferito alla copertura del fabbisogno dei sistemi di perequazione per la distribuzione e degli oneri per la qualità dei servizi inclusi nelle tariffe di distribuzione.
Eurogruppo, raggiunto l'accordo Draghi: soddisfatto delle decisioni.
Bruxelles - (Adnkronos) - Dopo 13 ore di maratona negoziale arriva l'intesa su Patto per la crescita, ricapitalizzazione diretta delle banche e meccanismo antispread. Ci sarà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce. Monti soddisfatto: "Ci siamo battuti per queste misure ma non abbiamo intenzione di avvalercene. E' un meccanismo utile in linea di principio".Merkel: "Buona decisione". Effetti sulle Borse di tutta l'Europa, Milano +3,03 in apertura, Madrid +4,05%. Crolla il differenziale a 427 punti.
Bruxelles, 29 giu. - (Adnkronos) - Accordo a Bruxelles. Dopo una maratona negoziale durata oltre 13 ore e dopo le riserve poste da Italia e Spagna, i Paesi membri dell'eurozona hanno raggiunto un accordo sul Patto per la crescita, la ricapitalizzazione diretta delle banche ed il meccanismo antispread.
Oggi sarà il secondo giorno di lavori. Il presidente del Consiglio Mario Monti è giunto al palazzo del Consiglio europeo. Dopo la nottata negoziale è slittato di un'ora l'inizio della seconda parte del vertice Ue, al termine del quale verranno formalmente adottate le conclusioni sulla crescita su cui Italia e Spagna avevano messo la loro riserva, caduta dopo l'intesa su meccanismo anti-spread e ricapitalizzazione diretta delle banche.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Eurogruppo-raggiunto-laccordo-Draghi-soddisfatto-delle-decisioni_313454806225.html
“La compagnia dello sfascio”, di Curzio Maltese
Sulla scena cupa della crisi europea s’avanza da qualche giorno in Italia un nuovo e vecchio partito dello sfascio che gioca con gli scenari del possibile disastro.
La disfatta dell’Unione europea? Il fallimento della missione di Monti e la caduta del governo tecnico? La bancarotta di Stato e l’uscita dall’euro? Sarebbero tragedie senza rimedio per milioni di cittadini. Ma per un pugno di oligarchi, l’occasione di tornare alla ribalta e forse al potere. C’è sempre uno che ride dopo un terremoto. Ed è contro questo partito dello sfascio che il presidente Napolitano oggi è intervenuto con un paio di chiari messaggi.
Non esiste in Parlamento, prende atto Napolitano, il clima, lo spirito costituente e il coraggio di fare vere riforme. Ma questo non impedisce che i partiti lavorino al programma minimo di riforme, in particolare a una legge elettorale decente. Il secondo messaggio è a chi vuole le elezioni a ottobre, ovvero Berlusconi. Il Quirinale, cui spetta il compito di sciogliere le Camere, farà il possibile per evitare la caduta anzitempo del governo Monti e il conseguente, prevedibile bagno di sangue sui mercati internazionali del Paese.
Non esiste in Parlamento, prende atto Napolitano, il clima, lo spirito costituente e il coraggio di fare vere riforme. Ma questo non impedisce che i partiti lavorino al programma minimo di riforme, in particolare a una legge elettorale decente. Il secondo messaggio è a chi vuole le elezioni a ottobre, ovvero Berlusconi. Il Quirinale, cui spetta il compito di sciogliere le Camere, farà il possibile per evitare la caduta anzitempo del governo Monti e il conseguente, prevedibile bagno di sangue sui mercati internazionali del Paese.
È il contrario di quanto vuole il partito dello sfascio, che ha affidato infatti a Fabrizio Cicchitto una querula replica. L’asse Pdl e Lega, che ha dominato il decennio, è rinato negli ultimi giorni proprio intorno alla volontà di boicottare le riforme, accorciare il più possibile la vita al governo Monti e impedire il ricambio dei vertici Rai. Questo fronte del “no” oggi conta un quarto dell’elettorato, ma è ancora maggioranza in Parlamento e intende usare fino alla fine il diritto di veto sul cambiamento. Su qualsiasi cambiamento. I gruppi dirigenti di Pdl e Lega non hanno anzitutto alcun interesse a riformare le istituzioni, sulle quali mangiano benissimo così come sono, e tantomeno a cambiare la legge elettorale. Negli incontri con Napolitano, Berlusconi e la Lega hanno sempre ribadito la volontà di cambiare il Porcellum. Ma nei fatti e con l’aria che tira, restituire ai cittadini la possibilità di scegliersi i rappresentanti significherebbe mandare via i gruppi dirigenti di quasi tutti i partiti, a cominciare da quelli del centrodestra. Il Porcellum conserva invece ai capibastone la facoltà di nominare in Parlamento le rispettive bande. L’altro vantaggio dell’attuale sistema elettorale è di produrre maggioranze fragili e quindi ben disposte a trattare con l’opposizione. Un vantaggio, s’intende, per gli sfascisti e soltanto per loro.
Sulla questione Rai la strategia di Berlusconi è altrettanto ovvia. Le aziende televisive del Cavaliere nell’ultimo decennio hanno campato del fatto di esprimere il presidente del consiglio e ora sono in caduta libera sul mercato, in Borsa e nella raccolta pubblicitaria.
Manca soltanto che il governo nomini alla concorrenza Rai un vertice capace e indipendente. Senza contare il puro panico scatenato nel sottobosco televisivo dalla possibilità che uno come Gherardo Colombo possa mettere il naso nel favoloso mondo degli appalti.
Berlusconi ha deciso di uscire dall’angolo con l’unica cosa che ha dimostrato di saper fare bene, un’altra lunga e spregiudicata campagna elettorale. Accada quel che deve accadere. La bancarotta, lo spread a mille, l’uscita dall’euro e dall’Europa. Può sembrare una strategia disperata di morti che camminano, il berlusconismo, i rimasugli di bossismo, l’asse del Nord. Ma nella terra dell’eterno ritorno tutto è possibile. Conforta l’esito del voto in Grecia, dove gli elettori sono tornati a premiare Nuova Democrazia, il partito di centrodestra che ha le maggiori responsabilità del fallimento nazionale. Quello che con Kostas Karamanlis aveva governato dal 2004, portando in soli cinque anni la percentuale del debito dal 100 al 170 per cento di Pil, truccando i bilanci di Stato, imbrogliando l’opinione pubblica sull’entità della crisi. Hanno abboccato i greci, possono ricaderci anche gli italiani, pensano ad Arcore e dintorni. Tanto alla fine, pure se italiani e greci hanno votato per anni leader impresentabili e truffatori, sarà sempre colpa della Germania.
Sulla questione Rai la strategia di Berlusconi è altrettanto ovvia. Le aziende televisive del Cavaliere nell’ultimo decennio hanno campato del fatto di esprimere il presidente del consiglio e ora sono in caduta libera sul mercato, in Borsa e nella raccolta pubblicitaria.
Manca soltanto che il governo nomini alla concorrenza Rai un vertice capace e indipendente. Senza contare il puro panico scatenato nel sottobosco televisivo dalla possibilità che uno come Gherardo Colombo possa mettere il naso nel favoloso mondo degli appalti.
Berlusconi ha deciso di uscire dall’angolo con l’unica cosa che ha dimostrato di saper fare bene, un’altra lunga e spregiudicata campagna elettorale. Accada quel che deve accadere. La bancarotta, lo spread a mille, l’uscita dall’euro e dall’Europa. Può sembrare una strategia disperata di morti che camminano, il berlusconismo, i rimasugli di bossismo, l’asse del Nord. Ma nella terra dell’eterno ritorno tutto è possibile. Conforta l’esito del voto in Grecia, dove gli elettori sono tornati a premiare Nuova Democrazia, il partito di centrodestra che ha le maggiori responsabilità del fallimento nazionale. Quello che con Kostas Karamanlis aveva governato dal 2004, portando in soli cinque anni la percentuale del debito dal 100 al 170 per cento di Pil, truccando i bilanci di Stato, imbrogliando l’opinione pubblica sull’entità della crisi. Hanno abboccato i greci, possono ricaderci anche gli italiani, pensano ad Arcore e dintorni. Tanto alla fine, pure se italiani e greci hanno votato per anni leader impresentabili e truffatori, sarà sempre colpa della Germania.
La repubblica 29.06.12