Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 22 marzo 2012
L'accozzaglia al potere.
Ma tutti questi politicanti da strapazzo che non hanno saputo fare altro che gozzovigliare in Parlamento da una trentina d'anni a questa parte, facendo leggi per mantenersi il posto, per rubare senza essere processati, che hanno stravolto democrazia e Costituzione, che si fanno un baffo delle leggi, hanno ancora la spudoratezza di parlare, di fare osservazioni, di esprimere opinioni, che nessuno peraltro gli ha mai richiesto, su tutto e su tutti? In altri tempi, quando ancora l'onore era un segno di distinzione, sarebbero spariti dalla circolazione, si sarebbero nascosti,....ma siamo in Italia dove essere corrotti e ladri è il nuovo modo di apparire, è dimostrazione di furbizia.
E noi italiani? Abbiamo perso il lume della ragione, ancora li sopportiamo e supportiamo pagandogli anche stipendi da nababbi che loro arrotondano con altri privilegi, oltre agli appartamenti e ville che acquistano a loro insaputa, e con mazzette. Non disdegnano neanche di avvalersi dei voti di scambio della mafia alla quale hanno consegnato il paese!Non so a questo punto se la colpa di ciò che sta avvenendo è loro oppure nostra.A nostra insaputa abbiamo perso ogni diritto sancito dalla Costituzione, ci sono garantiti solo i doveri, quelli di mantenerli ad oltranza e senza la nostra approvazione!
A loro insaputa. - Carlo Di Figlia Pignatello.
Il caro leader Oliviero Diliberto si è fatto fotografare con un’ammiratrice sulla cui maglietta stava scritto «Fornero al cimitero», ma lui non se n’era accorto e ha detto che gli dispiace. Avrebbe potuto aggiungere che quello slogan macabro era una vergogna, però non se l’è sentita di infierire contro l’indossatrice. Era già troppo occupato a crogiolarsi nel suo dispiacere. L’ultima vocazione dei politici, infatti, consiste nel giocare d’anticipo e definirsi cretini da soli.
Il sindaco barese Emiliano, quello che riceveva pesci vivi in dono dagli affaristi e teneva le seppioline «allievi di Molfetta» nella vasca da bagno, prima ha dato la colpa della sua disinvoltura nientemeno che al «ventennio berlusconiano» (ma Silvio nella vasca avrebbe almeno preteso delle allieve) e poi ha concluso: «Datemi del fesso, non del ladro». Se ci tiene tanto. Anche Rutelli, pur di salvarsi la reputazione, preferisce passare per un sempliciotto che si è fatto soffiare sotto il naso venti milioni di euro dal suo tesoriere. Come se in politica la dabbenaggine fosse meno grave della disonestà. E Podestà, il presidente della provincia di Milano che ieri ha scritto un messaggio contro Pisapia su Twitter e oggi ha detto di aver cliccato il pulsante del telefonino per sbaglio? Tutti allievi di mastro Scajola. Vivono a loro insaputa e lo ribadiscono con orgoglio. Illudendosi che noi, come è accaduto per troppi anni, continueremo a votarli a nostra insaputa.
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Il progetto COORDOWN per la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down - 21 Marzo 2012
L'innovativo progetto di comunicazione di CoorDown e Saatchi&Saatchi per promuovere l'importanza dell'integrazione delle persone con Sindrome di Down.