Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 14 ottobre 2012
Attentato di Brindisi, Sallusti censurato dall’Ordine dei giornalisti.
Censura per il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. E’ questa la sanzione stabilita dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia a seguito della pubblicazione in prima pagina di una minorenne seminuda, accasciata a terra e ferita nell’attentato diBrindisi. La decisione è arrivata a seguito di un esposto di G.i.u.l.i.a., la rete nazionale delle giornaliste unite libere autonome presentato lo scorso maggio e il procedimento si è concluso a ottobre.
“Il Consiglio ha ritenuto che la pubblicazione della fotografia de qua sulla prima pagina de Il Giornale abbia trasceso il diritto- dovere di informare il pubblico e abbia leso la dignità della persona ritratta – si legge nella notifica arrivata a Giulia-. Nello stesso tempo è stata proposta al pubblico una immagine impressionante”. Secondo il presidente dell’Ordine Letizia Gonzales “la pubblicazione dell’immagine ha amplificato le conseguenze dell’attentato a danno della ragazza ritratta. A tutti, infatti, è stato dato modo di coglierla in un momento di estrema vulnerabilità, mentre la sua condizione avrebbe richiesto maggiore riguardo e pudore”. In particolare “l’umiliazione che la ragazza ha subito nel rimanere a terra, inerte, con il corpo parzialmente scoperto è stata enormemente accresciuta dalla pubblicazione dell’immagine sulla prima pagina di un quotidiano”.
Sallusti, peraltro, è stato condannato dalla Cassazione a 14 mesi di carcere per diffamazione, sentenza sospesa dalla Procura di Milano. Nonostante questo, il consigliere e coordinatore milanese del Pdl Giulio Gallera lo ha candidato all’Ambrogino d’oro, importante onorificenza meneghina.
Marocchino salva famiglia finita nel canale ma poi fugge perché clandestino.
AVEZZANO - Un giovane marocchino si è tuffato in acqua e ha salvato una famiglia, padre, madre e un figlio, che stava annegando dopo essere finita in un canale della piana del Fucino a causa di un incidente stradale: l'autore dell'eroico gesto, probabilmente perché clandestino, una volta arrivati i soccorsi, si è allontanato facendo perdere le proprie tracce.
È accaduto ieri sera lungo la Provinciale 20 fra Avezzano e San Benedetto dei Marsi. Stando alle testimonianze di alcuni passanti, dopo aver assistito all'incidente, l'immigrato non ci ha pensato neanche un istante: si è tolto i vestiti e si è lanciato nell'acqua gelida, riuscendo a estrarre dall'abitacolo gli occupanti feriti. I tre sono stati accompagnati all'ospedale di Avezzano. L'uomo, il più grave, si trova ricoverato in prognosi riservata.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/marocchino_eroe_incidente_auto_canale/notizie/225443.shtml
Fmi, allarme Lagarde: "Nelle economie avanzate il debito è il più alto dalla seconda guerra mondiale".
Christine Lagarde (Xinhua)
L’allarme è del direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde: "Una lezione è chiara dalla storia, ridurre il debito pubblico è incredibilmente difficile senza crescita. Di contro un debito alto rende più difficile crescere”.
Tokyo, 12 ottobre 2012 - E’ il debito pubblico “il maggiore ostacolo” sulla strada della ripresa dell’economia globale.
L’allarme è del direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che con queste parole ha aperto la sessione plenaria dell’assemblea in corso a Tokyo.
Nelle economie avanzate, ha sottolineato la numero uno dell’Fmi, il debito ha raggiunto in media il 110% del Pil, “il livello più alto dalla seconda guerra mondiale”.
Secondo Lagarde, “una lezione è chiara dalla storia, ridurre il debito pubblico è incredibilmente difficile senza crescita. Di contro un debito alto rende più difficile crescere”.
E' il cane che si morde la coda. Se la politica non smette di sottostare alle imposizioni delle lobby della finanza e delle banche che immobilizzano i paesi, non ci sarà ricrescita, ma un continuo aumento del debito e un collasso economico.
Cetta.
Bimbo Padova, minacce all'agente del video Fornero: tutelare di più i bambini
ROMA - Insulti e minacce di morte sono stati rivolti, attraverso siti web e con chiamate anonime al 113, all'ispettrice dell'ufficio minori della Questura di Padova che ha eseguito con altri colleghi il prelievo del bambino di 10 anni sottratto alla potestà della madre a Cittadella.
La poliziotta, molto provata ed in stato di stress, ha scelto di restare comunque al lavoro ma ha deciso assieme al marito, anch'egli poliziotto, di tenere i figli a casa da scuola per qualche giorno. Una decisione, riferiscono le stesse fonti, che la responsabile dell'ufficio minori della Questura - definita un agente estremamente professionale, dotata di competenza e umanità - ha assunto anche per il clima percepito nella scuola dei figli, dove insegnanti e genitori conoscono il mestiere che svolge.
Il video girato dalla Polizia sul blitz di Cittadella - ora in mano alla Procura di Padova - illustrerebbe inoltre in modo diverso e completo le circostanze del crudo scambio verbale tra la donna e la zia del bambino prelevato a scuola. In particolare l'affermazione «...lei non è nessuno», che nelle immagini del video choc girato dai parenti del minore l'ispettrice rivolge alla zia del bimbo, sarebbe solo la conclusione di una frase di senso compiuto più ampia, con cui l'agente rispondeva alla richiesta dei presenti di mostrare l'atto di respingimento della sospensiva al giudizio di annullamento della patria potestà per la madre del piccolo. Documento che le forze dell'ordine non avrebbero in alcun modo potuto esibire se non ai genitori del bambino.
Fornero. «La vera vittima è il bambino. Non amo cercare e attribuire subito colpe. È una situazione difficile e molto delicata». Lo dice il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ai microfoni di Sky Tg24, riferendosi alla vicenda del bambino di Padova. «Dovremmo fare in modo anche con interventi meno crudeli di tutelare di più i bambini».
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/bimbo_preso_con_forza_padova_agente_poliziotta_minacciata_fornero/notizie/225307.shtml
Di certo c'è solo che il bambino sta pagando le conseguenze degli atteggiamenti sbagliati di coloro che dovrebbero definirsi adulti e che, in effetti, hanno solo dimostrato di essere inadeguati a svolgere i loro compiti. I genitori per pri
mi combattendosi tra di loro e le forze dell'ordine in seguito perché hanno eseguito in malo modo il loro compito. Oltretutto, c'è da chiarire la inopportuna presenza del padre durante l'esecuzione dell'ordinanza del giudice.
Per quanto riguarda le minacce all'agente che ha pronunciato la frase alquanto fastidiosa: "io sono un'ispettore di polizia, lei non è nessuno", un po' se l'è cercate, va da sè che se metti una paletta in mano ad un deficiente, il risultato che se ne ottiene è l'arroganza del vigliacco con il distintivo.
Per quanto riguarda le minacce all'agente che ha pronunciato la frase alquanto fastidiosa: "io sono un'ispettore di polizia, lei non è nessuno", un po' se l'è cercate, va da sè che se metti una paletta in mano ad un deficiente, il risultato che se ne ottiene è l'arroganza del vigliacco con il distintivo.
Cetta.
Fischi a Formigoni: "Vai ad Hammamet" domani sit-in di protesta al Pirellone. - Massimo Pisa
Contestazione a Lecco, città natale e feudo del governatore. Cori e contestazioni e fronteggiamento tra oppositori e amici.
Nemmeno il ritorno nella celeste Lecco, città natale e feudo naturale (ma da maggio il sindaco è del Pd), è stato immune alle contestazioni al celeste governatore Formigoni. E così anche il convegno organizzato venerdì sera dal Pdl locale su "Una buona politica è possibile", occasione per presentare il suo libro "Il buon governo", è stato bersaglio di cori e contestazioni. Da una parte le urla di una trentina di militanti di Rifondazione, Movimento 5 stelle e Qui Lecco libera, riuniti dietro lo striscione che citava Franco Battiato sui versi di "Povera patria". Dall'altra la claque del partito, che tentava di rispondere coi cori "Roberto, Roberto " agli strilli "Vergogna, vergogna " e "Vai ad Hammamet come Craxi". In mezzo, un robusto cordone di poliziotti e carabinieri che ha negato l'ingresso nella sala ai contestatori. Ne è nata una trattativa dai toni aspri, ripresa dai cellulari e finita su Youtube. E un livido Formigoni, all'uscita, è schizzato via non prima di aver ribattuto muso a muso ad alcuni militanti che lo avevano atteso.
L'assedio delle opposizioni a Palazzo Lombardia, dopo i terremoti giudiziari sui legami con Daccò e Simone e gli arresti per voto di scambio con la 'ndrangheta, si rinnoverà fisicamente domani sera sotto i vetri del nuovo Pirellone. L'appuntamento è per le 20.30 in viale Melchiorre Gioia a Milano dove Pd, IdV, SeL, Psi e ApI riuniranno le loro bandiere sotto lo slogan "Formigoni dimettiti, tempo scaduto". L'appello, pubblico, è ad ammini-stratori, associazioni e società civile. Lo hanno già raccolto parte della giunta Pisapia, mezzo consiglio comunale e la Cgil milanese, i sindaci di Monza, Lodi e Lecco, Roberto Vecchioni, Giorgio Gori. "La maggioranza uscita dal voto del 2010 non c'è più" sottolinea il segretario regionale Pd, Maurizio Martina. Un altro presidio domenica 21 guidato da Alessandra Kustermann mentre Libertà e Giustizia sta organizzando per il 24 novembre una grande manifestazione per parlare di corruzione.
L'assedio delle opposizioni a Palazzo Lombardia, dopo i terremoti giudiziari sui legami con Daccò e Simone e gli arresti per voto di scambio con la 'ndrangheta, si rinnoverà fisicamente domani sera sotto i vetri del nuovo Pirellone. L'appuntamento è per le 20.30 in viale Melchiorre Gioia a Milano dove Pd, IdV, SeL, Psi e ApI riuniranno le loro bandiere sotto lo slogan "Formigoni dimettiti, tempo scaduto". L'appello, pubblico, è ad ammini-stratori, associazioni e società civile. Lo hanno già raccolto parte della giunta Pisapia, mezzo consiglio comunale e la Cgil milanese, i sindaci di Monza, Lodi e Lecco, Roberto Vecchioni, Giorgio Gori. "La maggioranza uscita dal voto del 2010 non c'è più" sottolinea il segretario regionale Pd, Maurizio Martina. Un altro presidio domenica 21 guidato da Alessandra Kustermann mentre Libertà e Giustizia sta organizzando per il 24 novembre una grande manifestazione per parlare di corruzione.