Stoccare e conservare l’energia elettrica è un problema che la scienza sta affrontando dai tempi della rivoluzione industriale. Le batterie al litio degli ultimi anni hanno rappresentato un enorme passo avanti, perché ci permettono di utilizzare strumenti complessi come pcportatili o smartphone senza il bisogno di un cavo costantemente collegato alla rete.
Questo metallo, più leggero dell’acqua, permette anche il funzionamento delle batterie delle automobili elettriche, che in molti oramai vedono come il futuro della mobilità mondiale. Nel caso delle auto, il problema finora era stata la capacità di garantire un’autonomia sufficiente per molti km e la durata delle stesse batterie.
E QUESTE LE CONOSCETE? Nuove ricerche sulle batterie: ad aerogel e ad acqua e iodi di sodio
Gli scienziati del Zentrum für Sonnenenergie- und Wasserstoff-Forschung (ossia il Centro per la ricerca sull’energia solare e l’idrogeno) del Baden-Württemberg in Germania hanno ovviato a quest’ultimo problema sviluppando dellebatterie a ioni di litio in grado di conservare la propria efficienze per ben 27 anni.
Gli esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che dopo 10.000 cicli di carica e scarica completa, l’equivalente medio di 27,4 anni di utilizzo, le batterie conservavano l’85% della capacità iniziale. Inoltre, la potenza di tali apparecchiature consentirebbe ad un veicolo maggiori prestazioni e tempi di ricarica più veloci.
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L’unico problema è forse quello della scarsità del litio che è sì abbondante sulla crosta terrestre ma non nella forma utile all’industria elettronica. La metà dei giacimenti attuali sono poi situati nelle Ande boliviane, specialmente nel deserto di sale del Salar de Uyuni, ma il presidente Evo Morales non è più disposto a svendere le enormi risorse locali alle compagnie minerarie straniere.
Speriamo che la ricerca scientifica, la cui avanguardia è rappresentata dalla fisica quantistica, riesca ad ovviare ai problemi politici e di scarsità con soluzioni atte a garantire una più equa e abbondante distribuzione delle risorse.