lunedì 19 agosto 2013

Giustizia choc: tunisino scarcerato perché aveva stuprato una donna in modo “attenuato”.

Giustizia choc: tunisino scarcerato perché aveva stuprato una donna in modo “attenuato”
Nonostante il parere negativo della Procura generale della Cassazione, la Suprema Corte – con la sentenza 34945 – ha dato il via libera alla sospensione dell’esecuzione della pena (beneficio previsto per chi ha condanne inferiori ai tre anni), e dunque all’uscita dal carcere se non detenuti per altra causa, ai condannati per violenza sessuale che hanno commesso stupri in vicende di “minore gravità”, come le definisce l’art. 609bis del codice penale che prevede già, in simili ipotesi non meglio specificate, forti riduzioni sull’entità della condanna.
A beneficiare di questa decisione, emessa dalla Sezione feriale della Suprema Corte, è stato un tunisino di 28 anni, Bilel B.,condannato per violenza sessuale, nella fattispecie definita “attenuata”, a un anno e otto mesi di reclusione. All’imputato, la Corte di Appello di Roma – giudice dell’esecuzione – aveva negato la sospensione dell’esecuzione del residuo pena pari a dieci mesi e 23 giorni di carcere, tolto quanto già scontato in cella, sostenendo che proprio la natura del reato commesso, indipendentemente dalla sua gravità o tenuità, era “ostativa alla sospensione dell’esecuzione della pena”. Ma la Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Monica Schipani, legale di Bilel B., ha sottolineato che “il condannato per violenza sessuale, di riconosciuta minore gravità, non è soggetto a limitazione nell’accesso ai benefici penitenziari, diversamente dai condannati per altri delitti in materia di libertà sessuale e per lo stesso reato di violenza sessuale, ove non attenuato”. Anche in questi altri casi, rilevano i supremi giudici, la sospensione della pena può essere concessa ma “solo sulla base dell’osservazione scientifica della personalità condotta collegialmente per almeno un anno” anche con la “partecipazione di esperti”.

L'esplosione stellare di agosto, ben visibile dall'Italia.


La Nova del Delfino fotografata dal Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project 2.0)

Nuova luce in costellazione del Delfino, diretta dalle 22,00. (19.8)

E’ ben visibile dall’Italia l’esplosione stellare di agosto: una nuova luce si è accesa nella costellazione del Delfino, distante circa 97 anni luce dalla Terra e si può osservare a destra di Vega, una delle stelle più brillanti del cielo di agosto ed uno dei vertici del cosiddetto Triangolo Estivo insieme ad Altair e Deneb. Approfittando della graduale uscita di scena delle stelle cadenti, la stella è la nuova protagonista delle notti di agosto. 

La scoperta, fatta dall’astrofilo giapponese Koichi Itagaki, è stata immediatamente confermata da più gruppi nel mondo e descritta in dettaglio dal gruppo italiano del Virtual Telescoper, coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi e del quale fanno parte Francesca Nocentini e Patrick Schmeer. ‘’Si tratta di una Nova – spiega Masi – e attualmente brilla intorno alla magnitudine 4 - 4.5, dunque è visibile già ad occhio nudo, purché si osservi da fuori città''. Ma anche con il disturbo delle luci, aggiunge, è sufficiente un binocolo per vederla. Appassionati del cielo e associazioni di astrofili la stanno già fotografando.
Per localizzarla più facilmente sono di aiuto le mappe celesti pubblicate dall'Unione Italiana Astrofili (Uai) e le mappe del Virtual Telescope.

A differenza di una Supernova, che è l’esplosione devastante che distrugge definitivamente una grande stella (o un sistema di due stelle) giunta alla fine della sua vita, una Nova come quella visibile in questi giorni è il frutto di un’esplosione non distruttiva. Le osservazioni condotte dall’Italia, spiega Masi, hanno permesso di capire che ''l’esplosione della Nova del Delfino è stata generata da un sistema di due stelle, una delle quali è una nana bianca''. Quest’ultima è stata gradualmente rifornita di idrogeno dalla compagna e ciò ha generato una forte instabilità che ha portato all’esplosione''. Contrariamente a quanto accade nell’esplosione delle Supernovae, in questo caso non è avvenuta nessuna distruzione irreparabile e il 'cuore' del sistema stellare è rimasto intatto. 

La comparsa della stella di agosto non è solo una curiosità estiva: ''fenomeni di questo tipo – rileva Masi – permettono di vedere al lavoro meccanismi altrimenti impossibili da osservare, come quelli che permettono di comprendere nel dettaglio un’esplosione stellare''.

Per saperne di più è possibile seguire l’osservazione della Nova del Delfino condotta da Gianluca Masi in diretta streaming sul canale ANSA Scienza e Tecnica con il Virtual Telescope. L’evento, in italiano e in inglese, è in programma lunedì 19 agosto alle ore 22,00 e la durata prevista è di 90 minuti.