domenica 22 settembre 2013

Differenze comportamentali...



La differenza di comportamento sta nel fatto che la Merkel non ha paura di ritorsioni, governa bene e il popolo lo sà, la Finocchiaro è in parlamento solo per curare i propri interessi e quelli del partito in cui milita.

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Violento nubifragio isole Eolie.



Dopo il violento nubifragio di stamattina, le isole Eolie sono nell'inferno. Quasi nessun telegiornale nazionale ne ha dato notizia. Lipari è in ginocchio. Strade devastate . Isolani "sequestrati" in casa. I bambini senza scuola. Nella martoriata zona di Calandra è sceso a valle un fiume di detriti di pomice e anche un bus carico di passeggeri con qualche turista è rimasto travolto. Allagati negozi e abitazioni. Una situazione mai vista che non si ricorda a memoria d'uomo. Faccio appello affinché qualcuno possa sensibilizzarsi e aiutare le nostre sorelle e i nostri fratelli siciliani. E mi rivolgo soprattutto a quelle 200.000 persone che frequentano le meravigliose isole solo per far vacanza. Per favore condividete e fate girare la notizia e soprattutto facciamo in modo che anche questo dopo l'alluvione del messinese, non sia un disastro di serie B. Grazie (Roy Paci)

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Trapani, “cimice” nella Procura che indaga sui rapporti tra mafia e politica. - Rino Giacalone


Il microfono non collegato scoperto all'ingresso del tribunale riservato ai magistrati, aperta un'inchiesta. Intanto si moltiplicano le scritte minacciose contro i pm impegnati nelle inchieste delicate sull'area grigia intorno al boss Messina Denaro. Persino nell'ascensore di casa del procuratore Viola.

Una cimice, inattiva, rinvenuta all’ingresso del Palazzo di Giustizia riservato a pm e e giudici, nuovi anonimi indirizzati ai magistrati dal contenuto tenebroso accompagnati da proiettili inesplosi, graffiti e scritte minacciose comparsi anche in luoghi non frequentati dai pm ma ad alcuni di essi destinati. Tutto questo accade a Trapani e già da qualche tempo. In questi giorni ci sono state alcune “repliche”. Intimidazioni che paiono finalizzati a creare tensione in questo ufficio giudiziario storicamente esposto nella lotta alla criminalità fatta dai “colletti bianchi”.
Intimidazioni che sembrano collocarsi nel puzzle di una serie di inchieste in corso, come quelle relative a malefatte nel mondo della sanità, a compravendita di voti ad Alcamo e a un maxi ammanco nella Diocesi di Trapani, dalle quali viene fuori l’esistenza di raffinate regie che per anni tra politica e mafia hanno mosso in modo illecito interessi pubblici e privati. Inchieste per le quali è alto il numero degli indagati, tra questi politici e professionisti.
Sui nuovi episodi intimidatori c’è l’assoluto “no comment” del procuratore Viola e dei magistrati. La scoperta della cimice collocata all’ingresso riservato a pm e giudici risale a luglio scorso ma la notizia si è appresa solo oggi. Su questo episodio indaga la Procura di Trapani e viene mantenuto il più completo segreto anche su chi abbia scoperto la microspia. Escluso che si tratti di un carabiniere come riportato da alcune agenzie di stampa. Una cimice che non poteva funzionare perché priva di un alimentatore.
Sul resto delle “intimidazioni” indaga invece la Procura di Caltanissetta. Nuove scritte minacciose sono comparse ancora nell’ascensore dell’abitazione palermitana del procuratore Viola. In parte scritte con un pennarello, altre scritte con un punteruolo, la cosa che inquieta un po’ è quella che è anche uno scritto fatto con qualcosa di appuntito quello scoperto domenica scorsa all’interno di un supermercato di Castelvetrano, la città del boss Matteo Messina Denaro. Un “graffito” molto simile a quello comparso nei luoghi frequentati dal procuratore Viola, e però il destinatario del messaggio minaccioso era in questo caso il pm Tarondo, il magistrato che si sta occupando di sequestri e confische di beni, di processi delicati, come quello contro il senatore D’Alì e i contatti con la mafia dei Messina Denaro.
Non è una novità scoprire che poteri forti e occulti riescono a muoversi bene negli ambienti giudiziari a Trapani. Nel tempo periodicamente ci sono state indagini che hanno fatto scoprire l’esistenza di ” terminali” negli uffici giudiziari a contatto con soggetti mafiosi o comunque appartenenti alla cosiddetta “area grigia”. Forse le indagini oggi in corso a Trapani si stanno nuovamente avvicinando a questi contesti e c’è chi perciò cerca di mettere paura a chi indaga.
Siamo, ormai, governati dalla mafia, grazie ai compromessi di politici corrotti.

CHIUDONO LIBRERIE ,LOCALI ,CIRCOLI E NEGOZI E APRONO SALE SLOT.



CHIUDONO LIBRERIE ,LOCALI ,CIRCOLI E NEGOZI E APRONO SALE SLOT!!!BENVENUTI NEL PAESE DEL GIOCO D'AZZARDO L'ITALIA!!
Hanno passato oramai il limite del sopportabile il governo del malaffare continua senza vergogna IL SUO PIANO CRIMINALE , sta cancellando senza alcun ripensamento la cultura e la dignita' di un popolo dando spazi sempre maggiori alle societa' del malaffare!Mi chiedo PERCHE'? Hanno capito che quando un popolo lo si riduce alla fame ed e' sull'orlo della disperazione questi esercizi esercitano sulle menti di un poloplo una certa dipendenza!!!!Perche' non hanno applicato la multa 96 miliardi di euro invece penano ad un condono???Con 96 miliardi di euro potevano fare 10 anni di reddito di cittadinanza oppure diminuire il cuneo fiscale sulle aziende oppure regolarizzare i precari della scuola insomma potevano servire ad dare una bella scossa al nostro sistema fiscale ......BISOGNA FERMARLI MANDARLI A CASA VIA TUTTI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ANCHE SE GIA' LO E'...


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GRECIA PARALIZZATA / SCIOPERI GENERALI A CATENA, SCUOLE CHIUSE, UFFICI CHIUSI, TRASPOSTI FERMI. LO STATO CROLLA.


ATENE - Anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, la Grecia e' paralizzata a causa dello sciopero proclamato dall'Adedy, uno dei due maggiori sindacati del Paese che raggruppa i dipendenti del settore pubblico, contro la misura di messa in mobilita' di migliaia di dipendenti statali decisa dal governo conservatore del premier Antonis Samaras.
Sabato 21, intanto, si riunira' di nuovo il Consiglio direttivo del sindacato per decidere il futuro delle mobilitazioni in base alle decisione che scaturiranno dalle assemblee dei lavoratori. Da parte sua, la Gsee, l'altro maggiore sindacato che rappresenta i lavoratori del settore privato, ha invitato gli aderenti ad avanzare le loro proposte a riguardo in attesa della riunione della direzione della Confederazione, in programma per la fine del mese, che dovra' decidere sulle modalita' della lotta.
Intanto, sul fronte delle scuole, comincia oggi una nuova tornata di assemblee generali degli insegnanti delle scuole medie e superiori chiamati a decidere sul futuro delle loro mobilitazioni mentre per domani e' in programma una riunione dei rappresentanti delle organizzazioni di base (Elme) per prendere le decisioni finali, mentre gli insegnanti delle scuole elementari, da ieri in sciopero, decideranno in merito sabato prossimo. Nel frattempo, in una lettera inviata ai genitori degli alunni, hanno chiesto solidarieta' nella loro battaglia. (ANSA).