venerdì 4 ottobre 2013

Senato, Giunta vota sì alla decadenza di Berlusconi.


Polemica per alcuni tweet dei senatori del M5S ma il presidente Grasso non blocca la seduta a porte chiuse.

 - Dopo sette ore di discussione, anche a porte chiuse, la giunta per le Immunità del Senato ha votato sì alla decadenza per Silvio Berlusconi, condannato in terzo grado a quattro anni di reclusione per evasione fiscale. Secondo il presidente della giunta, Dario Stefano, è stata una scelta fatta "a maggioranza". Ora la parola entro 20 giorni passa al Senato.

16:53 - Stefano: "Crimi? Non era un motivo per sospendere la Giunta" - "Non era un motivo sufficiente per sospendere la seduta". Il presidente della Giunta per le Immunità, Dario Stefano, risponde così a chi gli chiede come mai non sia stata sospesa la seduta della Giunta dopo i tweet ed i post su Facebook di Vito Crimi (M5S).

16:46 - Stefano: "Entro 20 giorni parola al Senato" - "La relazione scritta recante le motivazioni della decisione sarà sottoposta alla giunta nella prossima seduta onde poter essere presentata al Senato entro il previsto termine di venti giorni dall'adozione della decisione". Lo ha detto il presidente della giunta del Senato Dario Stefano, al termine della seduta. 

16:42 - Schifani: "Copione già scritto" -
 "Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani commentando la decisione della Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. 


16:36 - GIUNTA VOTA SI' ALLA DECADENZA DI BERLUSCONI


16:25 - Grasso: "Istruttoria su possibili violazioni"
 - "Ogni comportamento dei componenti della Giunta che esorbiti dalle funzioni istituzionali, a tal punto da incidere sul regolare andamento dei lavori, richiede attenta e approfondita istruttoria su eventuali violazioni del Regolamento, da sottoporre agli organi competenti sotto profilo disciplinare che regolamentare". Dice Piero Grasso. 

16:20 - Grasso: "Inqualificabile post di Crimi"
 - E' "del tutto inqualificabile e gravemente offensivo quanto scritto dal senatore Vito Crimi nei confronti del senatore Berlusconi durante la fase pubblica della seduta della Giunta. Tale comportamento verrà sicuramente valutato dagli organi competenti del Senato". Lo scrive in una nota il portavoce del presidente Piero Grasso. 

13:10 - Schifani: "Sospendere i lavori!" 
- Il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, ritiene che l'attacco di Vito Crimi a Silvio Berlusconi via Facebook, mentre è in corso la riunione della giunta, "infici" la decisione della stessa. Pertanto ha chiesto al presidente del Senato, Pietro Grasso, e al presidente della giunta, Dario Stefano, "la immediata sospensione dei lavori" dell'organo parlamentare

12:51 - Schifani: "Crimi viola regole" - 
"Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle Elezioni è in Camera di Consiglio, l'esponente del M5S Vito Crimi sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato". Lo dice il capogruppo Pdl Renato Schifani in una nota. 

11:14 - Avvocati Berlusconi: "Giunta viola il diritto, ricorreremo" - 
"Nessuna acquiescenza può essere offerta a chi non solo non è, ma neppure appare imparziale come la giunta del Senato. Non vi è dubbio che anche questa ulteriore violazione dei diritti costituzionali e dei principi della Convenzione Europea troverà adeguato rimedio nelle sedi competenti". Così gli avvocati di Berlusconi".

11:08 - Legali Berlusconi: "Impossibile difendersi" - 
"Non vi è possibilità alcuna di difesa né vi è alcuna ragione per presentarsi di fronte a un organo che ha già anticipato, a mezzo stampa, la propria decisione". Gli avvocati di Berlusconi Franco Coppi, Piero Longo e Niccolò Ghedini definiscono un "obbligo" non presentarsi davanti alla giunta, in quanto "non imparziale". 

11:01 - Giunta in Camera di Consiglio -
 La Giunta per le Immunità del Senato si è riunita ora in camera di consiglio per decidere sulla decadenza del mandato di parlamentare di Berlusconi. La seduta pubblica è durata poco più di un'ora visto che i difensori del leader del Pdl non si sono neanche presentati. 

Madagascar, linciati tre stranieri accusati di traffico di organi.


I disordini iniziati mercoledì dopo la scomparsa di un bambino di 8 anni, ritrovato poi morto.

Sono tre le persone linciate nell'isola di Nosy Be da parte di una folla inferocita che li aveva accusati di traffico d'organi. La gendarmeria del Madagascar ha identificato due di loro comecittadini francesi. "Si chiamavano Sèbastien e Roberto", ha fatto sapere la gendarmeria nazionale. I disordini erano scoppiati già mercoledì dopo la scomparsa di un bambino di 8 anni, ritrovato poi morto.

Organi ritrovati nel palazzo degli stranieri - Mercoledì a Hell-Ville, capoluogo della piccola isola, erano scoppiati degli scontri subito dopo la denuncia della scomparsa del piccolo. La polizia aveva immediatamente arrestato una persona e subito dopo c'era stato un assalto al commissariato di polizia. Negli scontri una persona era rimasta uccisa. 

Poi questa mattina il tragico ritrovamento del corpo del piccolo, senza genitali e senza lingua, seguito dal linciaggio degli stranieri occidentali. I media locali riferiscono che sarebbero stati trovati organi umani all'interno di un frigorifero nel palazzo dove abitavano le vittime di linciaggio.



Madagascar: Farnesina conferma, italiano tra uccisi.


E' italiano uno dei due europei uccisi in Madagascar dalla folla perché sospettati di traffico di organi. Lo conferma la Farnesina.


Uno dei due europei linciato dalla folla ieri mattina a Nosy Be, in Madagascar, perche' sospettato di traffico d'organi, avrebbe un passaporto italiano. Lo ha detto alla Afp il capo del distretto Malaza Ramanamahafahy. "Ho visto il suo passaporto, ha la nazionalità italiana", ha assicurato.

Il capo del distretto non ha confermato se l'uomo, come dichiarato ieri dalla polizia, avesse anche la nazionalità francese. Ma ha precisato che il suo visto era scaduto e si trovava quindi in situazione irregolare in Madagascar. Sébastien Judalet l'altro uomo ucciso ieri, era invece entrato in Madagascar il 15 settembre con un visto turistico per 60 giorni, secondo il capo del distretto, che ha visto il suo passaporto. Il documento mostra che l'uomo ha fatto frequenti visite nel paese. L'identità delle due vittime è stata confermata anche dalla polizia.

Terribili verità. - Tancredi De Lisi



Fatta nel 2005 a bordo della piattaforma sea explorer quando lavoravo nelle piattaforme. 
Gli immigrati si aggrappavano e salivano sulla piattaforma, quando capivano di essere in acque territoriali libiche si buttavano letteralmente dalla piattaforma... 

Questa era la nave di supporto alla piattaforma che cacciava le barche di naufraghi per non farli salire. 
Lavoravo nel canale di Sicilia, era agosto, passavano 4-5 imbarcazioni l'ora (circa 100 persone l'ora)... E chissà quanti morivano... I sopravvissuti venivano portati in Libia, ed il nostro amico Gheddafi, con il benestare dei nostri governanti e dell'Europa intera, li portava nel deserto e li abbandonava li...senza acqua...oltre che il mare anche il deserto è pieno di queste povere vittime!...
Cari politici siete veramente degli ipocriti...non avete dignità...fate finta di non sapere... Da semplice cittadino conosco questa realtà da circa 10 anni...e voi non ne sapevate niente?


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