lunedì 9 giugno 2014

Elezioni Bagheria, il candidato M5S Patrizio Cinque è il nuovo sindaco. - Giuseppe Pipitone

Patrizio Cinque

Il candidato del Movimento di Grillo, 28 anni, trionfa col 69 per cento delle preferenze sul Pd. Voti triplicati rispetto al primo turno. Alta l'astensione nel Comune siciliano: è andato a votare appena il 44,8 per cento degli aventi diritto.

È Bagheria, 50mila abitanti in provincia di Palermo, l’undicesimo comune conquistato dal Movimento Cinque Stelle in Italia. Qui il nuovo sindaco, neanche a farlo apposta, si chiama Patrizio Cinque, ha appena 28 anni e al ballottaggio ha sbaragliato l’avversario del Pd Daniele Vella, che di anni ne ha 32. “Sta succedendo” twittava Cinque, subito dopo l’inizio dello spoglio, quando era chiaro già chiaro l’epilogo: sono più di 14mila i voti del neo sindaco pentastellato, pari al 69 per cento e a più del triplo delle preferenze raccolte al primo turno, contro i 6mila andati invece allo sfidante democratico. Una vittoria netta che regala al Movimento Cinque Stelle il secondo sindaco siciliano (l’altro è Federico Piccitto eletto l’anno scorso a Ragusa), in un turno elettorale dove ad imporsi è stato soprattutto il partito dell’astensione: a Bagheria infatti è andato a votare appena il 44,8 per cento degli aventi diritto.
“Hanno vinto i bagheresi che hanno creduto nel cambiamento” esulta Cinque, raggiunto al telefono da ilfattoquotidiano.it, mentre per festeggiare sfilava per le vie del centro insieme ai suoi sostenitori: tra questi anche i deputati regionali Giancarlo Cancelleri, Salvo Siragusa, Valentina Zafarana e Matteo Mangiacallo. “Si lavora per la città perché quando si costruisce si fa il lavoro più nobile che c’è. Indipendentemente dai nostri orientamenti facciamo sempre così. Grazie, è stata una esperienza fantastica e io ci credo sul serio che Bagheria, lavorando duro ed insieme,#saràmigliore e #diventeràbellissima”, è invece il messaggio pubblicato su facebook da Vella, l’avversario battuto, accolto tra gli applausi dal comitato elettorale dei Cinque Stelle, piazzato nello stesso palazzo in cui i democratici avevano fissato la propria base.
Passata la sbornia dei festeggiamenti, per Cinque arriverà il momento di rimboccarsi le maniche: Bagheria, un tempo nota soprattutto come la città delle ville che diede i natali a Renato Guttuso e Peppuccio Tornatore, è oggi il comune più indebitato della Sicilia. Il 20 maggio scorso il commissario straordinario, nominato dopo che l’ex sindaco Vincenzo Lo Meo era stato sfiduciato dal consiglio comunale, ha firmato lo stato di dissesto finanziario: all’ultima conta i debiti fuori bilancio del comune hanno raggiunto quota 43 milioni di euro. “In realtà – spiega Cinque – i debiti sono anche di più: cercheremo di recuperare i residui attivi, l’obiettivo è non aumentare le tasse comunali ai singoli cittadini”. Dopo la dichiarazione di dissesto finanziario, a Bagheria arriveranno tre commissari per affiancare la nuova giunta nel processo di risanamento del Comune, che non potrà contrarre mutui e dovrà tagliare tutto il tagliabile, inclusi gli esuberi nel personale. Una sorta di vittoria mutilata per il nuovo sindaco dei Cinque Stelle, che nei prossimi anni dovrà tirare la cinghia per rimettere in sesto i disastrati bilanci del Comune.