lunedì 4 gennaio 2016

Messico. Sindaco Gisela Mota, 33 anni, uccisa poche ore dopo l’insediamento. Aveva giurato guerra ai narcotrafficanti.

Messico. Sindaco Gisela Mota, 33 anni, uccisa poche ore dopo l’insediamento. Aveva giurato guerra ai narcotrafficanti

La donna era stata da poco eletta primo cittadino a Temixco, nello stato di Morelos, 85 km a sud della capitale, e aveva prestato giuramento sabato. Poco più tardi nella sua abitazione si sono presentati quattro uomini armati che l'hanno freddata. In campagna elettorale aveva promesso che avrebbe "ripulito" la cittadina dalla criminalità organizzata. Tra il 2012 e il 2015 è stata deputato federale nel Partito della Rivoluzione Democratica.

Uccisa poche ore dopo l’insediamento, nella città di cui era diventata sindaco. Si chiamava Gisela Mota Ocampo, aveva 33 anni. Era stata da poco eletta primo cittadino di Temixco, nello stato di Morelos, 85 km a sud di Città del Messico, e aveva prestato giuramento sabato. Una manciata di ore più tardi nella sua abitazione si sono presentati quattro uomini armati che l’hanno uccisa, ingaggiando un conflitto a fuoco con la polizia, che ne ha uccisi a sua volta due e ne ha arrestati altri due. Altre versioni indicano che la sparatoria è avvenuta quando gli assalitori, fuggiti in un furgone, si sono imbattuti in una pattuglia della polizia di Stato che ha sparato.
Mota era membro del gruppo di sinistra del Partito della Rivoluzione Democratica (Prd), vicino all’ex candidato presidenziale Andres Manuel Lopez Obrador. Dopo la sconfitta di Lopez, Mota è entrata a far parte del gruppo indipendente vicino a Graco Ramirez, vincendo le elezioni. Tra il 2012 e il 2015 è stata deputato federale e ha ricoperto diversi incarichi nel Prd. In campagna elettorale aveva promesso che avrebbe “ripulito” la cittadina industriale di circa 90.000 abitanti afflitta da forti problemi di crimine organizzato e narcotraffico, come gran parte del Messico.
L’assassinio arriva all’indomani del varo da parte del governo dello stato di Morelos dell’operazione Delta, che prevede il dispiegamento di 600 agenti federali e statali per garantire la sicurezza a Cuernavaca, circa 86 chilometri a sud della capitale.

Capodanno, gli esperti: "Depurare fegato e intestino dopo le abbuffate". -

Capodanno, gli esperti: "Depurare fegato e intestino dopo le abbuffate"

Andid: "Integratori e tisane non servono senza una buona dieta a base di frutta, verdure e cibi poco conditi."


 - Pranzi e abbuffate di Natale e Capodanno non si traducono solo in chili di troppo, ma anche nell'aumento di colesterolo e trigliceridi, intestino irritato e affaticamento del fegato. Secondo gli esperti, "è bene quindi iniziare l'anno con una dieta e un periodo di depurazione dalle tossine accumulate". 

Tuttavia "integratori e tisane non servono senza una buona dieta a base di frutta, verdure e cibi poco conditi, possibilmente accompagnata dalla giusta attività fisica".
"L'eccesso di un'alimentazione particolarmente grassa, e a Natale non si tratta solo di un giorno ma di un periodo prolungato provoca aumento di colesterolo e trigliceridi e affatica in particolare il fegato", sottolinea Giovanna Cecchetto, dell'Associazione Nazionale Dietisti (Andid).

I consigli: "No al digiuno, cibi semplici" - I troppi condimenti e l'alcol comportano un sovraccarico digestivo che irrita le mucose e nuoce sia allo stomaco che all'intestino. "Per riabilitarlo - spiega la Cecchetto - non serve il digiuno ma un periodo di disintossicazione, con molta acqua e condimenti semplici, a base di olio di oliva a crudo". Fondamentale "ridurre al massimo grassi, zuccheri semplici e bevande alcoliche, ma anche introdurre più cereali integrali e fonti proteiche vegetali come i legumi al posto di carne o formaggi". Via libera, infine, alle verdure ma "crude, bollite o cotte al vapore, non ripassate nell'olio".