Torta al limone.



La torta al limone è una torta soffice dal sapore delicato di limone, ideale per una dolcissima merenda o per una festa di Compleanno. Come quasi tutte le mie ricette, la torta al limone è facilissima da realizzare con e senza Bimby.
Ingredienti:
  • 3 uova intere
  • 200 g. di zucchero
  • 300 g. di farina “00”
  • 1 limone bio grande serve il succo
  • 1 bicchiere di latte
  • 90 ml. di olio di semi
  • 1 limone la buccia grattugiata
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
Per la glassa al limone
  • 150 g. di zucchero a velo
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • 3 cucchiai di acqua calda
Procedimento: Con un frullatore sbattete le uova con lo zucchero e la buccia del limone grattugiata, unite l’olio e un po’ di farina setacciata insieme al lievito, di seguito mettete il latte e mescolate; poi aggiungete ancora la farina e il succo del limone. Ora versate il composto in uno stampo da cm 26 imburrato ed infarinato. Quindi infornate la vostra torta al limone a 180°C. per 30/35 minuti. Nel frattempo preparate la glassa unendo il succo di limone e l’acqua allo zucchero, mescolate per benino, dopodiché quando la torta sarà uscita dal forno e raffreddata, versateci sopra la glassa. Poi fatela riposare un paio di ore prima di servire.
Procedimento con il Bimby: Mettete nel boccale lo zucchero la scorza di limone pulita e asciutta e fate andare a velocità 8 per 10 secondi. Ora versate nel boccale le uova lo zucchero e l’olio e fate andare a velocità 5. Poi unite la farina il succo di limone e il lievito, impastate a velocità 5 per 40 secondi. Ora versate il composto in uno stampo da cm 26 imburrato ed infarinato. Quindi infornate la vostra torta al limone a 180°C. per 30/35 minuti. Nel frattempo preparate la glassa unendo il succo di limone e l’acqua allo zucchero e mescolate per benino, dopodiché quando la torta sarà uscita dal forno e raffreddata versateci sopra la glassa. Poi fatela riposare un paio di ore prima di servire.
Vedi anche:

Commissione Ue: Italia fonte di potenziali ricadute sull'Eurozona.

Commissione Ue: Italia fonte di potenziali ricadute sull'Eurozona


"Le debolezze strutturali continuano a frenare la capacità di crescere", si legge nel report. Il Mef replica: "Ora più forti, non siamo più un rischio"


Juncker-Renzi: "Stop all'austerity e sì alla flessiblità"


 - L'Italia "è fonte di potenziali ricadute sugli altri Stati membri dell'Eurozona". E' quanto emerge dal rapporto della Commissione Ue sugli squilibri macroeconomici dello Stivale. "Le debolezze strutturali continuano a frenare la capacità dell'Italia di crescere e reagire agli shock economici", e quindi "la ripresa modesta e le debolezze strutturali del Paese influiscono negativamente sulla ripresa e sul potenziale di crescita dell'Europa".

"Spesa in costante crescita e sbilanciata" - Una spesa pubblica in "costante crescita, sempre più sbilanciata" a favore degli anziani e sulla quale pesano costi del servizio del debito "molto maggiori" rispetto al resto della zona euro, sottolinea la Commissione Ue. "Resta pressante - si legge nel documento - la sfida della sostenibilità del debito": per rispettare la regola del Patto di stabilità "sarà necessario un avanzo primario molto elevato, nell'ordine del 4%".

Tutti questi elementi "rischiano di incidere sull'anemica crescita potenziale del Paese". Da qui la necessità di "attuare pienamente le riforme delle pensioni, specie quella del 2012, e procedere a una revisione sistemica della spesa a tutti i livelli di governo" che possa accrescerne l'efficienza e renderla più orientata alla crescita. 

"Fuga di cervelli può compromettere la crescita" - L'aumento di emigrazione - sottolinea ancora il rapporto - riflette le migliori opportunità e condizioni di lavoro all'estero. I sondaggi indicano che, rispetto ai loro omologhi che lavorano in Italia, i giovani laureati italiani che lavorano all'estero non solo guadagnano di più ma sono più spesso assunti con contratti a tempo indeterminato e ritengono che la loro qualifica ufficiale sia più idonea per il lavoro che svolgono. 

In particolare, tra gli italiani in possesso di un dottorato, quelli che lavorano all'estero affermano di avere migliori opportunità di lavoro e retribuzioni molto più elevate. Ciò spiega la loro bassissima propensione a voler tornare in Italia. Di conseguenza questo fenomeno non rientra nella definizione di "circolazione di cervelli", cioè quando persone si recano temporaneamente all'estero per studiare o lavorare, ma poi tornano nel Paese d'origine.

Quanto ai danni sociali, il rapporto osserva che la "fuga dei cervelli" comporta un duplice costo finanziario: in primo luogo la spesa pubblica sostenuta per l'istruzione di studenti che poi lasciano definitivamente il Paese, e, in secondo luogo, in termini di futura perdita di gettito da imposte contributi sociali che i migranti altamente qualificati avrebbero pagato lavorando in Italia.

La replica del Mef: "Italia più forte, no rischi"
 - Fonti del Mef, commentando il rapporto Ue sugli squilibri macroeconomici, replicano che "grazie alle politiche economiche del governo orientate alla crescita e alle riforme strutturali approvate e implementate, oggi l'Italia è un Paese più forte". "Il rischio che le sue debolezze possano ripercuotersi sulla zona euro è sicuramente più contenuto di quanto fosse prima dell'avvio del ciclo riformatore".

"Nulla di nuovo, trascurato il fisco" - "I problemi evidenziati dalla Commissione Ue nel rapporto sugli squilibri macroeconomici affliggono l'Italia da molto tempo e sono presenti da ben prima della crisi. Nulla di nuovo quindi su debito e competitività", aggiungono. Nell'elenco di misure riconosciute da Bruxelles, inoltre, l'Ue "trascura" il fisco: la cancellazione della componente lavoro dal calcolo dell'Irap e la riforma dell'amministrazione fiscale che sta favorendo un migliore livello di adempimento spontaneo.


TISANA FAI DA TE ALLO ZENZERO: PER DIMAGRIRE E TENERE LONTANO IL RAFFREDDORE!



Una tisana fai da te ricchissima di sapore: zenzero e limone bruciano i grassi e si alleano per darvi la carica giusta per non prendersi i malanni di stagione!

La tisana fai da te allo zenzero è tra tutte la più saporita: piccante al punto giusto, darà una mano alla vostra dieta nella lotta contro i chili di troppo! Lo zenzero attiva infatti il metabolismo ma è anche un prezioso aiuto per tenere lontano i malanni che arrivano con i primi sbalzi di temperatura.

Portate a ebollizione l’acqua necessaria per la vostra tisana e immergeteci tre fettine di zenzero fresco, uno cornetto di peperoncino, il succo e la buccia di mezzo limone. Lasciate in infusione per almeno 10 minuti:  versate nella tazza, addolcitela con due cucchiaini di miele e bevetela ancora caldissima!

Immagini: iStockphoto

Banca Popolare di Vicenza finisce sotto inchiesta. - Claudio Torre



Un'altra banca fa tremare i risparmiatori. In questo caso si tratta della Banca Popolare di Vicenza. Di fatto, secondo quanto racconta Repubblica, la Banca popolare di Vicenza sarebbe nel mirino della procura con tre inchieste.

Di fatto, secondo quanto racconta Repubblica, la Banca popolare di Vicenza sarebbe nel mirino della procura con tre inchieste. Tra le varie accuse ci sarebbe quella di truffa per estorsione ai danni di diversi risparmiatori che avrebbero subito pressioni per acquistare azioni dell'istituto di credito sotto la minaccia della revoca dei fidi o dei mutui. Di fatto i clienti che avevano esigenza di liquidità, ovvero di denaro, sarebbero stati spinti a comprare circa un miliardo di euro di azioni da Banca Popolare di Vicenza.

Un'operazione che secondo la procura sarebbe vietata e che sarebbe stata condotta "in assoluto spregio della buona amministrazione". I risparmiatori colpiti sarebbero friulani e pratesi. Fra loro ci sono artigiani, pensionati ma anche piccoli imprenditori. "Non vorremmo che queste indagini si fermassero all'esecutore materiale (ovvero i dipendenti delle filiali che hanno materialmente processato le sottoscrizioni, ndr) che così diventerebbe il capro espiatorio, lasciando impuniti coloro che realmente hanno implicazioni su scala nazionale", ha spiegato Barbara Puschiassis della Federconsumatori del Friuli.


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/banca-popolare-vicenza-finisce-sotto-inchiesta-1229965.html

Per quanti anni ancora dovremo subire il deficit economico imposto da chi gestisce il potere e ha come unico scopo smerciare la spazzatura immessa in circolo dagli USA per recuperare le perdite delle sue incaute banche?