venerdì 22 luglio 2016

L'istrione.



Avete notato che quando sa di essere ripreso dalle telecamere assume pose strane? Lo fa per accentrare l'attenzione su di sè e rubarla agli interlocutori e/o altri personaggi suoi "antagonisti", specialmente se questi ultimi godono di un prestigio maggiore del suo agli occhi del mondo.
E' una tattica priva di ogni etica, ma sempre molto efficace.
D'altronde da un personaggio creato a tavolino come lui non c'è da aspettarsi altro, è un guitto istrionico.


By me.

Scoperta una matrioska cosmica.

Rappresentazione artistica della matrioska cosmica. I tre dischi concentrici sono stati prodotti dall'esplosione di una supernova (fonte: Gabriel Pérez/SMM, IAC)
Rappresentazione artistica della matrioska cosmica. I tre dischi concentrici sono stati prodotti dall'esplosione di una supernova 
(fonte: Gabriel Pérez/SMM, IAC)


Ha 3 gusci concentrici, generati dall'esplosione di una supernova.


Scoperta una matrioska cosmica: è fatta di tre enormi bolle concentriche create dal materiale espulso dall'esplosione di una supernova. A scoprire questa spettacolare struttura è stato un gruppo di ricerca dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie, con uno studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. E' un risultato che potrà dare importanti nuove informazioni per capire come le stelle, dopo la morte, disperdano i loro materiali nelle galassie.

Quando giungono nella fase finale della loro esistenza, le grandi stelle (con una massa di almeno una decina di volte quella del Sole) esplodono in modo molto violento, emettendo grandi quantità di radiazioni e scagliando nello spazio i materiali di che le costituiscono. I gas e le polveri espulsi creano una sorta di guscio che si espande nello spazio e gli elementi che lo compongono finiscono per andare ad alimentare la formazione di nuove stelle. 

Puntando uno dei grandi telescopi dell'osservatorio delle Canarie verso la galassia M33 e usando un particolare software per il riconoscimento di eventuali gas interstellari in espansione, i ricercatori spagnoli hanno scoperto per la prima volta un guscio 'triplo'. I dati mostrano la presenza di 3 distinti fronti costituiti dai materiali espulsi dalla stella. Secondo i ricercatori non si tratterebbe di 3 esplosioni distinte, ma di una sola i cui materiali sono 'scivolati' dividendosi in 3 sfere concentriche. 

Il diametro dei gusci va dai pochi anni luce del più piccolo ai circa 1.000 del più grande. A 'scomporre' il guscio iniziale sarebbe stata l'interazione tra i gas e le polveri con la rarefatta e sfuggente materia che permea le galassie, il cosiddetto mezzo interstellare, e la scoperta dei ricercatori spagnoli potrebbe aiutare a capire proprio la sua composizione e come interagisca con i materiali espulsi dalle stelle.


http://www.ansa.it/scienza/notizie/ragazzi/primopiano/2016/07/22/scoperta-una-matrioska-cosmica_2d722e09-a29a-4a6d-a8a6-e37f4983793f.html

Cellule trasformate in computer viventi.

Rappresentazione grafica della cellula trasformata in un computer vivente, al suo interno il circuito fatto di enzimi e geni (fonte: Lu et al, MIT)
Rappresentazione grafica della cellula trasformata in un computer vivente, al suo interno il circuito fatto di enzimi e geni (fonte: Lu et al, MIT)

Programmate per 'ricordare' e reagire, aiuteranno ambiente e medicina.


Le cellule viventi diventano come computer, capaci di 'ricordare' e reagire agli stimoli: le hanno programmate così gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (Mit), sfruttando complessi circuiti biologici fatti con geni ed enzimi. Presentate sulla rivista Science, potranno essere utilizzate come sensori ambientali, oppure come 'cimici' per studiare il differenziamento delle cellule o per monitorare l'evoluzione delle malattie come il cancro.

''La possibilità di registrare e rispondere non solo a una combinazione di eventi biologici, ma anche al loro ordine temporale, apre a numerose applicazioni'', spiega il coordinatore dello studio, Nathaniel Roquet. ''Conosciamo molto bene i fattori che regolano il differenziamento di specifici tipi di cellule o la progressione di certe malattie - sottolinea il ricercatore - ma sappiamo ben poco della loro tempistica: questa è una nuova area di indagine in cui adesso possiamo tuffarci grazie a questi dispositivi''.

Le nuove cellule-computer sono semplici batteri Escherichia coli programmati per ricordare, nel giusto ordine, fino ad un massimo di tre stimoli esterni (ma in futuro potrebbero diventare molti di più). Una volta che la cellula viene risvegliata dall'input, al suo interno si genera una serie di reazioni a catena che coinvolgono due enzimi (chiamati ricombinasi) che agiscono sul Dna memorizzando l'evento e scatenando l'eventuale risposta. 

La versione più semplice del sistema, quella che risponde a due input, è dotata di un circuito biologico che può assumere cinque configurazioni: nessun segnale, segnale A, segnale B, segnale A seguito da B e segnale B seguito da A. I ricercatori hanno realizzato anche circuiti biologici più complessi che ricordano e reagiscono a tre input assumendo 16 possibili configurazioni, tutte facilmente riconoscibili se nel Dna si inseriscono geni per la produzione di proteine fluorescenti che fanno illuminare le cellule come dei semafori.