venerdì 26 agosto 2016

Francesco, i vescovi e i cardinali.

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E sia ben chiaro, appena leggo che Francesco ed i suoi sottoposti si limitano a pregare per i terremotati, scateno l'inferno!

Li faccio arrosto! 

Che sgancino la moneta!!!!!!!!!!!!!

Cetta

Le passerelle.



E' disgustoso vedere le passerelle dei politici nel luogo del disastro e non leggere, al contempo, che abbiano fatto donazioni personali in favore dei terremotati.
Ma forse, in virtù dei possibili guadagni che scaturiranno dalla ricostruzione del disastro causato dal terremoto, come ha precisato Bruno Vespa supportato da Del Rio nella "sua" trasmissione prodotta con i "nostri soldi", preferiscono mettersi in mostra per "ricavare" essi stessi un utile economico o, quanto meno, di facciata.


Cetta

La daga di Tutankhamon viene dallo Spazio. - Simone Valesini

(foto: Daniella Comelli/University of Pisa)
(foto: Daniella Comelli/University of Pisa)

Una ricerca italo-egiziana ha dimostrato che la lama scoperta nella tomba dell’antico faraone è composta di ferro proveniente da un meteorite. Gli egizi conoscevano già l’origine extraterrestre di queste pietre.

La tomba di Tutankhamon continua a riservare sorprese. Tra gli oggetti scoperti nel luogo di sepoltura del faraone bambino vi è infatti una daga di ferro risalente al XIV secolo a.C. (come il resto della tomba), che secondo una nuova ricerca italo-egiziana sarebbe stata realizzata con materiali provenienti da un meteorite. La scoperta, pubblicata sulla rivista Mereoritics and Planetary Science, indicherebbe che gli antichi egizi avevano imparato a sfruttare questa fonte di metalli nativi, e che avrebbero potuto conoscerne l’origine celeste quasi due millenni prima delle popolazioni occidentali.
La daga in questione fu scoperta nel 1922, quando la tomba (praticamente inviolata) fu esplorata per la prima volta. Per decenni, gli archeologi hanno sospettato che potesse essere stata prodotta utilizzando materiali meteorici: nell’antico Egitto infatti il ferro era un materiale più raro dell’oro. Non che mancasse la materia prima, spiegano gli autori della nuova ricerca, ma i procedimenti necessari per ottenere questo metallo a partire dai minerali ferrosi (la forma in cui si trova il ferro sulla superficie del nostro pianeta) erano probabilmente sconosciuti, o poco utilizzati.
Nei meteoriti invece il ferro è spesso presente in forma metallica, e per questo gli archeologi sospettavano fosse una possibile fonte del materiale con cui è stata realizzata l’antica daga di Tutankhamon. Per confermarlo, i ricercatori hanno analizzato la composizione chimica della lama, rivelando una precisa firma molecolare: ferronikel e cobalto. Analizzando poi i database di meteoriti scoperti sul nostro pianeta, i ricercatori hanno avuto la conferma che i livelli delle tre sostanze indicano una probabile origine extraterrestre per il ferro utilizzato.
La scoperta d’altronde è compatibile con un altro indizio proveniente dalla storia dell’antico Egitto. Nel tredicesimo secolo a.C., il geroglifico con cui veniva indicato il ferro venne modificato, passando dalla parola “bi-A”, che indicava tutti i materiali densi, duri e di aspetto simile al ferro, alla parola “bi-A-n-pt”, che oggi viene tradotta con “ferro caduto dal cielo”.
I due indizi portano i ricercatori a ritenere che il ferro meteorico fosse ritenuto un materiale sacro ed estremamente prezioso dagli antichi egizi, collegato con i cerimoniali religiosi, il cielo, e per questo presente nel corredo funebre del giovane faraone.
Queste scoperte – scrivono i ricercatori nello studio –suggeriscono che gli antichi egizi, al pari di altre antiche popolazioni del mediterraneo, fossero consapevoli che questi rari pezzi di metallo precipitavano dal cielo già nel tredicesimo secolo avanti Cristo. Quasi due millenni prima che le culture occidentali ne riscoprissero l’origine celeste”.
http://www.wired.it/scienza/spazio/2016/06/06/daga-meteorite-tutankhamon/

Il clown.

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Ho incontrato una mia amica carissima che avevo perso di vista, non vedevo bene il suo viso, ma l'ho riconosciuta subito avvertendo il suo calore, la sua presenza. 
La invito a salire a casa per un caffè; camminiamo assieme sul marciapiede che mi sembra quello della casa di nonna, anche se molto diverso. Arriviamo al portone che è più piccolo di come lo ricordavo, entrando si intravede il corridoio di una casa piena di mobili vecchi che ne riducono lo spazio, Dico alla mia amica che casa mia non è quella, ma è al piano di sopra. 

Arriviamo sul pianerottolo e non faccio in tempo ad avvisare i miei che non sono sola e pregare mia figlia di trattenere il cagnolino, che lui, l'oggetto del mio assillo si presenta, come sempre, ad occupare gran parte del pianerottolo e della scena.

Indossa un maglione scuro che gli viene stretto e tira spesso giù per coprire la pancia che ricompare imperterrita ad ogni suo movimento; i suoi capelli bianchi allungati formano onde sul suo capo, tanto da sembrare un'aureola fluorescente. 
La sua presenza è ingombrante, occupa tutta la scena, cattura l'attenzione su di se, è un guitto istrionico.
Con lui non è possibile avere una vita propria, si deve vivere ai margini, si diventa inesistenti, si diventa automaticamente un oggetto suppellettile, un corollario della sua scena, un oggetto da utilizzare all'occorrenza, se necessario.

Avverto la meraviglia della mia amica alla vista del personaggio e non so come spiegarle che non so come si sia potuto accadere che fosse ritornato. Ero riuscita, finalmente a liberarmene, ed ora era li, di nuovo ad occupare tutto il mio spazio, a vuotarmi l'anima, ad isolarmi dal mondo.

Mi sono svegliata sudata con il cuore che mi batteva forte....fortunatamente, era stato solo un sogno.

Cetta

Notare come nel sogno il subconscio si avvale di grandi affetti, quello della nonna, dell'amica, e della figlia per affrontare ciò che rappresenta il pericolo di un ritorno ad uno stato da dimenticare perchè non gradito.
Anche l'aspetto del tizio, rappresentato a guisa di un clown, e probabilmente non corrispondente alla realtà, è la trasposizione della vergogna alla quale si era stati sottoposti e il conseguente, probabile, autoisolameto.