domenica 9 luglio 2017

Strumenti precolombiani.

 

Qui sopra potrete osservare questo coltello risalente, pare, a circa 6000 anni fa, ritrovato in Colombia.

E' composto da lidite, una roccia compatta e molto dura da lavorare e si presume sia un coltello da cordone ombellicale.
Infatti rappresenterebbe la mamma in alto, il bimbo al centro con il capo avvolto nel cordone ombellicale, sotto il coltello.


    

Qui è rappresentato uno strumento a forma di cucchiaio che potrebbe essere servito per estrarre il bimbo in caso di parto difficile. 
In alto si può notare il volto sofferente della madre, al centro il corpo della madre con la testa del bimbo che esce dalla vagina e, sotto, il cucchiaio che sarebbe potuto servire per accompagnare ed agevolare l'uscita del bambino. 

Nel retro si potrà notare in alto l'incavo ove è possibile inserire solo un dito, il che fa presupporre che utilizzando solo un dito fosse possibile esercitare solo una leggera pressione, utile per aiutare ed agevolare l'uscita del nascituro senza danneggiarlo.

La manifattura è estremamente minuziosa e perfetta.



Qui sopra vediamo strumenti che si suppone di uso medico.
La particolarità degli oggetti è che sono ergonomici al massimo e si adattano ad ogni tipo di mano permettendone l'uso a tutti con una presa eccellente.




Questo oggetto, sempre in lidite, è stato ritrovato con gli altri oggetti. Scherzosamente gli è stato dato il nome di: "la sedia del dentista", ma non se ne conosce il vero significato.

Ciò che incuriosisce è anche la forma dei visi e dei lineamenti difficilmente compatibili con le razze umane conosciute.

Fonte: https://www.bibliotecapleyades.net/ciencia/esp_ciencia_life89.htm

Il Disco Genetico: un oggetto fuori dal tempo.

Lato A
disco genetico
Lato A
Quello che segue è ben lontano da ciò che si trova nei libri scolastici e nei libri di storia moderna. Molte delle grandi scoperte archeologiche non sono mai state presentate al grande pubblico e difficilmente lo hanno fatto i media.
Uno tra i più misteriosi artefatti è il Disco Genetico (Genetic Disc)
Il merito di questa straordinaria scoperta va al signor Klaus Dona, ricercatore indipendente che per primo rese pubblica l’immagine del disco.
 Il Disco Genetico è un reperto archeologico unico e straordinario, un disco in pietra di epoca precolombiana che sulle sue due facce racchiude i “segreti della vita”.
Su questo Disco ritrovato in Colombia ed ora esposto al Museo di Scienze Naturali di Vienna, che misura circa 27 centimetri di diametro, ed ha un peso di 2 Kg vi sono ancora molti enigmi da risolvere.
Il materiale di cui è composto risulta essere lidite, una pietra nera. per quanto riguarda la sua datazione, anche essendo di pietra non è stato possibile assegnarlo ad un periodo storico ben preciso, comunque sembra risalire a circa 6000 anni fa.
La particolarità del disco consiste nelle incisioni che sono presenti sulle sue due facciate che sembrano contenere informazioni genetiche.
Secondo Klaus Dona, queste incisioni rappresenterebbero il processo evolutivo che porta dalla rana all’uomo.
Lato B
disco genetico
Altri dettagli che si possono notare sulle due facce del disco genetico sono la visibile presenza di organi genitali, spermatozoi, ovuli, e perfino la fecondazione dell’ovulo che si trasforma in embrione fino ad arrivare alla formazione del feto.  Nella parte inferiore del disco vi sono raffigurati un uomo ed una donna, con i genitali in evidenza; sul lato destro un bambino, un uomo ed una donna, ma con tratti somatici, diversi dall’uomo moderno. Una vera e propria rappresentazione della fecondazione, che parte dalla fecondazione dell’ovulo, ai vari stadi della crescita, del feto, all’embrione, arrivando alla nascita di due creature, forse gemelli.
L’aspetto interessante del disco genetico riguardo il campo biologico, sono le piccole immagini su di esso, note a noi per via dell’uso dei microscopi, ma stiamo parlando di un oggetto che ha migliaia di anni.
Esso mostra le immagini di un ovulo, spermatozoi, feti, e anche l’organo sessuale femminile.
Osservando le immagini, viene da pensare che l’uomo antico poteva sapere qualcosa, che a noi è profondamente noto tecnologicamente.
Questo ci porta a chiederci come hanno fatto a crearlo, e sopratutto chi lo ha creato ?
Quanto era avanzata l’antica conoscenza della genetica?