venerdì 19 gennaio 2018

Gentiloni vuole l'ex sottosegretario di Monti a Segretario generale del Cnel. La destra attacca: "Lottizzazione a Camere sciolte". - Claudio Paudice


L'ente che il Pd voleva abolire verso la ricomposizione. Ma centrodestra e Confimprenditori attaccano.


C'è vita al Cnel. Il "vituperato" Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro ha un nuovo presidente da maggio e 48 consiglieri già scelti a fine agosto, la cui nomina è stata firmata dalla sottosegretaria Maria Elena Boschi, madrina della riforma costituzionale che voleva abolirlo. 
A breve avrà anche un nuovo Segretario generale: si tratta di Paolo Peluffo, ex sottosegretario all'Editoria e alle Comunicazioni del Governo Monti e storico portavoce di Ciampi. Paolo Gentiloni, premier del governo in carica per gli affari correnti, ha inviato una lettera al presidente di Villa Lubin Tiziano Treu - pubblicata da LabParlamento - informandolo "dell'intendimento di proporre il cons. Paolo Peluffo per la nomina a Segretario generale" dell'organo costituzionale. Dopo la scampata abolizione con la vittoria del No al referendum che ha bocciato la riforma Boschi, il Consiglio si rimette quindi a nuovo nel giro di pochi mesi.
Ma il nuovo look non piace affatto al centrodestra né ad alcuni esponenti del mondo imprenditoriale che, insieme a quello del lavoro, delle categorie e delle libere professioni, forma il Consiglio. La notizia della nomina di Peluffo da diversi giorni gira nei Palazzi e c'è chi, annusata la nomina, ha subito storto il naso perché si tratta pur sempre di una scelta fatta "a Camere sciolte" da parte di un governo dimissionario se non nella forma (Gentiloni non ha mai rassegnato le dimissioni ma ha dichiarato "esaurito" il suo mandato) almeno nella sostanza. Come Daniele Capezzone, esponente della "quarta gamba" di Noi con l'Italia: "Se non parlassimo di cose serie, ci sarebbe perfino da sorridere. Un governo in articulo mortis pronto a nominare, occupare, lottizzare il Cnel (che voleva abolire). Spero sia uno scherzo, un pesce d'aprile anticipato...".
Anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, qualche giorno fa, aveva lanciato sottili moniti contro la scelta che Palazzo Chigi si appresta a fare: "Dopo le nomine scandalose del Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, gira voce che il Governo stia per nominare i nuovi vertici del Cnel, lo stesso Cnel che Renzi e il Pd volevano abolire perché ritenuto inutile e che ora si trasforma in un prezioso strumento di abolizione del potere". Meloni annuncia quindi battaglia: "Se è vero, a Camere sciolte e con un governo in carica solo per l'ordinaria amministrazione sarebbe un'altra dimostrazione del disprezzo che questa gente nutre verso le istituzioni e i cittadini. Speriamo sia solo una diceria, perché se fosse vero lo denunceremmo a ogni livello possibile".
Come detto, ci sono anche le proteste delle imprese riunite in Confimprenditori, l'unica associazione datoriale che si era schierata per il No al referendum del 4 dicembre 2016. "In queste ore - si legge in una nota - sta emergendo come il governo Gentiloni, in carica solo per l'ordinaria amministrazione, si stia affrettando a nominare un nuovo segretario generale dell'ente di Palazzo Lubin". L'associazione critica anche il decreto di rinnovo per il quinquennio 2017-2022: "Il governo si sta preparando a respingere i 19 ricorsi presentati dagli esclusi del nuovo consiglio del Cnel - nominato per cooptazione con criteri di assoluto arbitrio - per blindare le nomine attuali", puntando il dito contro la "selvaggia lottizzazione".
La nomina di Peluffo riporta così il Cnel al centro dell'agone proprio mentre inizia la campagna elettorale. Allievo della Normale di Pisa, ex giornalista del Messaggero, pur non avendo mai legato la sua figura ad un partito politico gode di un cursus honorum di tutto rispetto: diventa, a soli 29 anni Capo ufficio stampa del Governo Ciampi nell'aprile del 1993, nel dicembre del '98 viene nominato dirigente generale al ministero dell'Economia. Pochi mesi dopo ottiene l'incarico di Consigliere per la Stampa e l'Informazione del Presidente della Repubblica, sempre con Carlo Azeglio Ciampi. A marzo del 2006, ancora, approda alla Corte dei Conti come consigliere. Nel 2011 è consulente per Palazzo Chigi per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia e infine viene scelto da Mario Monti come sottosegretario alle Comunicazioni e poi, dopo le dimissioni di Malinconico, anche all'Editoria nel Governo tecnico dopo la crisi dello spread.
Ultimo appunto sulle peripezie del Cnel: l'ente considerato inutile dalla maggioranza uscente e dal Pd in particolare si era adoperato con un ricorso contro il Governo perché lasciato dal 2015 senza "diritto al rimborso delle spese per la partecipazione alle riunioni e all'indennità". Ragione che aveva indotto diversi consiglieri "fuori sede" a dimettersi. Ma con l'ultima legge di Bilancio il Cnel è stato accontentato grazie a una norma che autorizza rimborsi viaggi per i membri, ovviamente con le risorse del budget a disposizione per il funzionamento dell'ente. La norma che ha accolto le richieste dei membri del Consiglio è stata presentata dal Partito Democratico.

L’albero dai 40 frutti di Sam Van Aken. - Laura Cannarella

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Il risultato del progetto The Tree of 40 Fruit dell’artista-agricoltore americano Sam Van Aken è un’opera d’arte che è sia un museo vivente che un esperimento di botanica fuori dall’ordinario: “l’Albero dai 40 frutti”.
L’incredibile albero capace di produrre quaranta diversi tipi di frutta a nocciolo, tra cui pesche, prugne, albicocche, nettarine, ciliegie e mandorle, è stato realizzato senza interventi genetici ma esclusivamente tramite una lunga serie di innesti.

Albero dai 40 frutti Sam Van Aken
La sua incredibile storia non è solo la realizzazione di una scommessa di un eclettico artista dal pollice verde ma è il frutto del salvataggio di alcune varietà native di frutti con nocciolo in pericolo, alcune delle quali avevano alle spalle una storia di più di 150 anni.
Un antico frutteto da salvare
Nel 2008 Sam Van Aken, professore d’arte alla Syracuse University, era alla ricerca di esemplari per creare un albero in fiore a più colori per un progetto artistico e ha deciso di acquisire un antico frutteto urbano di 3 acri dalla Experiment Station di New York State Agricultural che stava per chiudere e salvare così centinaia di varietà autoctone di alberi da frutta con nocciolo dalla storia centenaria dal rischio di andare perdute per sempre.
Quaranta frutti in un unico albero.
Dopo 5 anni, diversi tentativi e fallimenti, l’albero dai 40 frutti è diventato realtà!
Van Aken, figlio di agricoltori con ottime conoscenza di botanica, ha lavorato su 250 diverse specie di frutti con nocciolo e ne ha selezionate solo qualche decina.
Il primo abbozzo per l’albero dai 40 frutti era una sorta di tabella con l’analisi dei tempi di fioritura e di maturazione delle drupacee per poter programmare con precisione unacatena di innesti su un singolo albero da frutto, con tecniche complesse come quella del sovrainnesto, chiamata “chip-budding”, per consentire di far germogliare sui rami diverse gemme di differenti varietà.
Si parte prendendo un pezzo di un albero da frutto che includa delle gemme e viene inserita in una incisione corrispondente in un albero ospite che abbia almeno tre anni.
Albero dai 40 frutti Sam Van Aken fioritura

Da tavolozza di colori a frutteto in miniatura

In primavera l’Albero dai 40 frutti fiorisce in molte tonalità di bianco, rosa e viola e in estate comincia a dare frutti in successione e ha inizio la raccolta di decine di varietà di frutta: prugne, pesche, noci, albicocche, ciliegie, mandorle.
L’agenda perfettamente sincronizzata da Van Aken permette che venga prodotta una corretta quantità di frutti, con la giusta alternanza e senza esagerare, per variare spesso e contenere gli sprechi.
Albero dai 40 frutti Sam Van Aken raccolta frutti

Non uno ma tanti “alberi dai 40 frutti”

Non esiste un solo albero ma più di una decina di “alberi dai 40 frutti” ibridati da Sam Van Aken e innestati in diversi luoghi degli Stati Uniti; ogni albero è adatto all’ambiente in cui è stato piantato perché innestato con varietà locali.
16 esemplari creati finora sono conservati presso vari musei, istituzioni e collezioni d’arte con l’obiettivo di prolungare la discendenza di specie di drupacee che non rispondono alle leggi commerciali della grande distribuzione e che altrimenti sparirebbero.

ReTuna: il primo centro commerciale del mondo dedicato solo al riciclo e al riuso. - Francesca Mancuso

ReTuna

Un centro commerciale dove ogni cosa è già stata usata ma può tornare a nuova vita. La Svezia crede davvero alla filosofia del riciclo e riuso. Ne è la prova ReTuna, un grosso shopping center che vende solo prodotti riciclati ed è il primo centro commerciale al mondo di questo tipo.
Nelle nostre città, i centri commeciali sono sempre più numerosi. Luoghi affollati, a volte caotici, dove ci si affanna alla ricerca di abiti, scarpe, accessori e dove l'economia circolare non è di certo di casa.
La città di Eskilstuna si sforza di essere un modello di riferimento ecologico. Nel suo lavoro di sviluppo legato all'ambiente, è nata così l'idea di aprire un centro commerciale con negozi veri e propri ma con una gamma di prodotti riutilizzati.
Nella ReTuna Återbruksgalleria si possono trovare solo prodotti riciclati. Al suo interno ospita 14 negozi, un ristorante, un'area espositiva e ha all'attivo un programma educativo in modo che gli svedesi interessati possano imparare a riciclare ancora di più.
ReTuna Återbruksgalleria è il primo centro commerciale di riciclaggio al mondo e promette di rivoluziore lo shopping in modo intelligente per l'ambiente. Qui i vecchi oggetti tornano a una nuova vita attraverso la riparazione e l'upcycling. Inoltre, tutto ciò che viene venduto è riciclato o riutilizzato o ancora è stato prodotto in modo sostenibile.
Il centro commerciale ha aperto i battenti nell'agosto del 2015 e si trova vicino al centro di riciclaggio Retuna Återvinningscentral. È gestito dall'azienda municipale Eskilstuna Energi och Miljö (EEM).
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I visitatori possono portare nel deposito del centro commerciale, chiamato "Returen", ciò che non usano, da giocattoli a mobili, vestiti, oggetti decorativi e dispositivi elettronici. Nel deposito, il personale esegue una prima raccolta di ciò che è utilizzabile e ciò che non lo è. Gli articoli vengono poi distribuiti ai negozi del centro commerciale. Il personale di ogni negozio esegue quindi una seconda selezione, in cui sceglie ciò che desidera riparare, convertire, perfezionare e, infine, vendere. In questo modo, i materiali hanno una nuova vita.
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E l'idea sta funzionando: nel 2016, ReTuna Återbruksgalleria ha venduto 8,1 milioni di corone svedesi di prodotti riciclati, pari a 830mila euro.
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"ReTuna è più di un semplice mercato. Vuole anche essere un momento educativo. Organizza eventi, workshop, conferenze, giornate tematiche e altro, il tutto incentrato sulla sostenibilità. Ci sono anche sale conferenze. Il Café Returama propone pranzi e cene biologici" si legge sul sito ufficiale.
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Non ultimo. Il centro commerciale ReTuna ha generato oltre 50 nuovi posti di lavoro. Ce ne vorrebbe uno in ogni città, non credete?

Strada delle fiabe: l'itinerario sulle orme dei Fratelli Grimm.

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Un itinerario che fa sognare ad occhi aperti perché è quello che ripercorre le numerose storie raccontate dai fratelli Grimm. E’ la Deutsche Märchenstraße, ovvero la strada tedesca delle fiabe.
Sarà capitato a tutti di leggere una delle storie dei fratelli Grimm, pubblicate per la prima volta nel 1812, ma forse in pochi sanno che esiste un percorso fatto di borghi, città e villaggi che ricordano i loro personaggi.
La Deutsche Märchenstraße è stata costruita nel 1975 in Germania: 664 chilometri di paesaggi e 70 luoghi ‘da fiaba’. Lungo la via si animano rappresentazioni all’aperto e rivisitazioni di Biancaneve e i sette nani, il Principe Ranocchio, il Gatto con gli stivali e Hansel e Gretel, tanto per citarne alcuni.
Naturalmente la Strada delle fiabe va percorsa in diversi giorni, tra i percorsi preferiti c’è quello che parte da Brema e arriva ad Hanau e viceversa, ma si può liberamente scegliere da dove iniziare. Tutto l’itinerario fa sognare ad occhi aperti, è però consigliabile farlo nel periodo primaverile o estivo per evitare le rigide temperature.
I personaggi di Jacob e Wilhelm Grimm vengono messi in scena anche nell’anfiteatro delle città di Hanau e di Kessel dove si svolge un vero e proprio festival dedicato ai fratelli Grimm.

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Strada delle fiabe: le tappe da non perdere.
Quali sono le tappe da non perdere? Tutto dipende da chi volete incontrare. A Brema ci sono i quattro musicanti: un asino, un cane, un gatto e un gallo che nelle pagine dei Grimm, fuggono di casa per arruolarsi nella banda musicale di Brema e che riescono a vincere una banda di briganti.

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I quattro musicanti

Amate Cenerentola? La incontrate al castello Burg Polle dove vi accoglie una fanciulla con la scarpetta smarrita tra le possenti rovine del castello rinascimentale; Biancaneve e i sette nani, invece, assieme al Gatto con gli stivali si trovano nella regione del Reinhardswald, in località Oberweser tra boschi e ambienti da favola.
Ancora, il vero gioiello è il castello di Sababurg, dove nasce la storia della Bella Addormentata, risvegliatasi dopo un profondo sonno grazie al bacio del suo bel principe. Ai piedi del castello c’è la foresta del Reinhardswald e qui ogni sabato alle 16.30 c’è una rivisitazione ispirata alla fiaba. Poco distante, a Trendelburg, c’è la torre che ci rimanda a Raperonzolo, dove vengono organizzati spettacoli a tema.

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Castello di Sababurg

E Cappuccetto rosso? Bisogna addentrarsi nei boschi della zona di Schwalmstadt nella regione del Bergland, dove c’è un oasi verde, quella tanto amata dalla bambina con la mantellina rossa.

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Statua dei Fratelli Grimm

A Marburg, una città medievale che sorge sul fiume Lahn, c’è un castello che domina dall’alto, nei pressi di questa località, esattamente a Christenberg, sono ambientate le famose fiabe di Hansel e Gretel e quella di Madama Holle.

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Trendelburg

E come dimenticare il Pifferaio magico? Si trova ad Hameln e qui che prende vita la leggenda sulla città invasa dai topi, la situazione viene risolta grazie a un giovane che con il suo piffero allontana i ratti verso il fiume.

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I fratelli Grimm

Sempre sui fratelli Grimm:

I PAESAGGI DEI FRATELLI GRIMM NELLE FOTO DI KILIAN SCHÖNBERGER [FOTO]
I RACCONTI DEI FRATELLI GRIMM NELLE FOTO DI KILIAN SCHOENBERGER

https://www.greenme.it/viaggiare/europa/germania/26254-strada-delle-fiabe-fratelli-grimm