Nel 2014 patteggia una condanna a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in seguito al crack di "MediaItalia", società da lui presieduta, indebitata per oltre 1 milione di euro. Oltre a tale ammanco, si aggiunge un'elusione fiscale per un valore di centosessantaduemila euro.[2][12][13]
Nel 2018 ha dichiarato di non aver mai conseguito la laurea in scienze politiche che gli è stata attribuita in diverse occasioni in passato da almeno il 2004.[14][15][16][17][18]
Il 18 aprile 2019, trapela la notizia che il sottosegretario ai Trasporti della Lega e consigliere economico di Matteo Salvini è indagato per corruzione. Armando Siri è accusato di aver accettato denaro per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella manovra. Tutto ruota intorno a una presunta tangente da 30mila euro, "data o promessa" a Siri in cambio di un “aggiustamento” al Def 2018 sugli incentivi al mini-eolico. L’esponente del Carroccio respinge “categoricamente” ogni accusa: "Non ho fatto niente di male, non mi dimetto dal governo". Salvini lo difende a spada tratta. Ma Luigi Di Maio invoca il passo indietro e Danilo Toninelli ritira le deleghe al sottosegretario. Nello scontro tra i due partiti di governo s’inserisce il premier Giuseppe Conte, che vuole un "chiarimento" e prende tempo. Il 2 maggio il premier Conte in una conferenza stampa annuncia che proporrà in Cdm la "revoca della nomina" per Siri. (wikipedia)
Affidereste il compito di far parte del governo del paese ad un tizio che ha una condanna definitiva, dichiara il falso ed è sospettato di corruzione?