lunedì 6 maggio 2019

Chi è Siri?

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Nel 2014 patteggia una condanna a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in seguito al crack di "MediaItalia", società da lui presieduta, indebitata per oltre 1 milione di euro. Oltre a tale ammanco, si aggiunge un'elusione fiscale per un valore di centosessantaduemila euro.[2][12][13]
Nel 2018 ha dichiarato di non aver mai conseguito la laurea in scienze politiche che gli è stata attribuita in diverse occasioni in passato da almeno il 2004.[14][15][16][17][18]
Il 18 aprile 2019, trapela la notizia che il sottosegretario ai Trasporti della Lega e consigliere economico di Matteo Salvini è indagato per corruzione. Armando Siri è accusato di aver accettato denaro per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella manovra. Tutto ruota intorno a una presunta tangente da 30mila euro, "data o promessa" a Siri in cambio di un “aggiustamento” al Def 2018 sugli incentivi al mini-eolico. L’esponente del Carroccio respinge “categoricamente” ogni accusa: "Non ho fatto niente di male, non mi dimetto dal governo". Salvini lo difende a spada tratta. Ma Luigi Di Maio invoca il passo indietro e Danilo Toninelli ritira le deleghe al sottosegretario. Nello scontro tra i due partiti di governo s’inserisce il premier Giuseppe Conte, che vuole un "chiarimento" e prende tempo. Il 2 maggio il premier Conte in una conferenza stampa annuncia che proporrà in Cdm la "revoca della nomina" per Siri. (wikipedia)

Affidereste il compito di far parte del governo del paese ad un tizio che ha una condanna definitiva, dichiara il falso ed è sospettato di corruzione?

Report, focus antiriciclaggio su acquisto immobile Siri.




Il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasportia Armando Siri in una recente immagine d'archivio.

Segnalato dal notaio che ha stipulato la compravendita.

Il sottosegretario Armando Siri ha acquistato per la figlia una palazzina a Bresso, vicino a Milano, con 585 mila euro provenienti da un mutuo acceso presso una banca di San Marino ed il notaio che ha stipulato l'atto ha segnalato la compravendita come operazione sospetta di riciclaggio. E' quanto si afferma in una inchiesta di Report, il programma di Sigfrido Ranucci in onda domani su Rai 3, anticipata nell'edizione del Tg3 delle 19. 
"Abbiamo scoperto - afferma Ranucci - che 600 mila euro sono partiti da una banca di San Marino, Banca agricola, e sono finiti sul conto di un notaio e sono stati utilizzati dal senatore Siri per acquistare una palazzina a Bresso intestata alla figlia. Il notaio ha pensato di segnalare l'operazione come sospetta". E alla domanda su quali siano, in genere, i casi in cui un notaio segnala un'operazione sospetta, il professionista risponde: "In generale può essere anche sicuramente la provenienza dei capitali...".
La giornalista di Report poi chiede se vi siano state delle garanzie reali per ottenere il mutuo e il notaio risponde: "Ah questo io non glielo posso dire, io posso dire che garanzie reali nell'atto o con atto successivo almeno a mio rogito non ce ne sono...". Ranucci quindi osserva che, "visto che il senatore Siri ha alle spalle un patteggiamento per bancarotta fraudolenta, ha avuto un immobile pignorato nel 2011 dall'Inpgi, ha dichiarato nel 2017 25.000 euro di reddito, ci siamo chiesti con quali garanzie sia stato erogato questo mutuo".