Leggo molti commenti del tipo: “Ma l’hai sentito Travaglio sul green pass? Non ti vergogni di non pensarla come lui?”. E giù insulti.
Ovviamente chi ragiona così è un cretino ignorante e violento, infatti è un no vax e no pass (non tutti sono così, lo so bene, ma tale tipologia non manca da quelle parti). In primo luogo Travaglio non è no vax e no pass, ma contesta l’obbligo del green pass per lavorare. Una posizione che non condivido, ma pertinente e motivata. Come lui, tra i no pass, ce ne sono purtroppo pochissimi. Soprattutto in Rete, dove il sottosviluppo neuronale è spaventoso.
In secondo luogo, l’idea che in un giornale tutti la debbano pensare in maniera uguale è terrificante. È un ragionamento idiota da tifoso cieco, che mi fa schifo. Per fortuna il Fatto Quotidiano contiene pareri diversissimi tra loro. Menomale!
Io e Marco la pensiamo in maniera diversa sul green pass. E quindi? È così anche dentro al Fatto: Montanari e Truzzi la pensano come Marco, Padellaro e Sommi come me. Eccetera.
Io e Marco siamo simili su tante cose e diversi su altre. Esempi? Marco è stato pienamente convinto dall’operato politico di Raggi, io ni. Marco è astemio, io no. Marco fuma, io no (a parte qualche sigaro). Marco è sorcino e ama la dance dei Settanta, io no. Marco non stravede per De André, io sì. Marco ha stima di Meloni (pur non condividendola quasi mai), io no. Marco adora il karaoke, io no. Marco pensa che Pantani sia stato punito giustamente, io no. Marco è filo Israele, io filo Palestina. Marco viene da una destra liberale in stile Giolitti o Merkel, io da una sinistra pertiniana e berlingueriana Eccetera.
E ciò nonostante, anzi proprio per questo, Marco è un amico. Un professionista esemplare. Uno dei più grandi giornalisti di sempre (per distacco). E una persona di rara correttezza e onestà, a cui devo e dovrò sempre moltissimo. È così difficile da capire?
Imparate a ragionare senza tifare, ragazzi. L’idea che un giornalista, un intellettuale, un artista eccetera sia da stimare solo quando la pensa come voi, è un’idea orribile.
Andrea Scanzi (fb)
Marco è nato sotto la scuola di Montanelli e non è mai stato un comunista convinto, anche se, tendenzialmente è di sinistra. Di lui possiamo dire che è un ottimo giornalista che ha le sue idee, delle quali alcune, tantissime, ottime e condivisibili, altre un po' meno. Tutto qui. La perfezione dicono sia degli angeli dei quali, peraltro, nessuno ha mai potuto dimostrare l'esistenza.
cetta.