giovedì 30 novembre 2023

Incisioni di giraffa. - David Attenborough

 

Incisioni di giraffa di 7.000 anni nel deserto del Sahara 🦒
Più sulle fantastiche giraffe Dabous, i più grandi petroglifi animali conosciuti:

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PHILADELPHIA 1 DI 5. - Minerva Elidi Wolf

La vicenda dell'esperimento Philadelphia affonda le sue origini nel lontano 1955. Nell'ottobre di quell'anno il dott. Morris K. Jessup , residente a Coral Gables , Florida, ricevette una strana lettera proveniente dalla Pennsylvania. Jessup, che era un astrofisico dai molteplici interessi, aveva da poco pubblicato un libro" The Case For The UFO", in cui metteva a confronto gli enigmi del passato con i più recenti avvistamenti di UFO , coniugando così i suoi studi in astronomia e la passione per le civiltà scomparse. La lettera, scritta a mano in uno stile bizzarro e irrispettoso dell'uso corretto della punteggiatura e delle maiuscole, proveniva da un tale che si firmava " Carlos Miguel Allende". Costui sosteneva di essere stato testimone oculare di uno straordinario esperimento, condotto dalla marina statunitense nel porto di Philadelphia nel 1943, finalizzato ad ottenere la completa invisibilità di una nave da guerra e del suo equipaggio. L'esperimento si basava sulla teoria del "Campo Unificato" di Albert Einstein, che metteva in relazione i campi magnetici e gravitazionali con altri fenomeni subatomici. Secondo una libera interpretazione di questa teoria, applicando un violentissimo campo magnetico ad un corpo se ne provocherebbe la sparizione. In base a quanto sostenuto da Allende , la nave scomparve gradualmente dal molo di Philadelphia, circondata da una nebbiolina verdastra, ricomparendo instantaneamente a migliaia miglia di distanza, nel porto di Norfolk, Virginia. Dopo appena qualche minuto la nave scomparve di nuovo per poi rimaterializzarsi a Philadelphia, nello stesso punto di partenza. Tuttavia , aggiungeva Allende nella sua nota, l'esperimento ebbe degli imprevisti quanto devastanti effetti collaterali sull'equippagio. Alcuni marinai scomparvero totalmente, altri impazzirono, mentre altri ancora furono ritrovati parzialmente fusi con il metallo, della struttura della nave. Gli uomini che riuscirono a sopravvivere non furono più gli stessi, avendo riportato danni irreparabili al sistema nervoso centrale. Jessup , incuriosito dalla vicenda, chiese ulteriori dettagli al suo misterioso interlocutore. Dopo molti mesi Allende si fece vivo con una lettera nuova( firmata questa volta Carl Allen), dichiarandosi disposto a sottoporsi all'ipnosi, per ricordare meglio i dettagli della sua storia. Solo in un secondo tempo il cacciatorpediniere "invisibile " venne identificato dal ricercatore William Moore nell' USS Eldridge , codice DE 173. IN SEGUITO Jessup sembrò dimenticare lo strano episodio e non vi diede più peso. 

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2 di 5 https://www.facebook.com/photo?fbid=122122230350051537&set=a.122100098678051537

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Questo è il DAVID di MICHELANGELO! - Simone Terreni

 

Cari genitori americani,
che avete licenziato la preside che aveva mostrato ai suoi allievi questa statua e avete definito il David di Michelangelo “Pornografia”, certo il David mostra al mondo da 500 anni le sue grazie. Quindi avete pensato che fosse osceno e non adatto ai vostri figli minorenni.
Invece secondo me non avete ben chiaro né il significato del David, nè perché il David è nudo. Ascoltate la sua storia.
Un pezzo di marmo enorme se ne stava chiuso da anni dietro il Duomo di Firenze. Nessuno voleva scolpirlo perché era fragile e poroso. Finché un giovane di 25 anni, con il naso rotto e le mani callose, di nome Michelangelo Buonarroti, accettò la sfida.
Scolpì il David!
Divenne il simbolo della piccola Repubblica Fiorentina che sfida i grandi nemici come il Papato e l’Impero (il Gigante Golia). Lo sguardo fiero e concentrato, guarda il nemico senza paura, prima di colpirlo.
Il David è FIRENZE!
E come Firenze non ha paura!
Per questo la statua DOVEVA essere nuda! Ma non non lo capite? David è nudo perché è vestito solamente della Grazia di Dio! Non ha bisogno di nulla per sconfiggere i suoi nemici perché Dio lo protegge.
Non solo doveva essere nudo ma doveva anche essere BELLO! A Firenze nel 500 c’era in atto il RINASCIMENTO. Artisti, pittori, scultori, eruditi riscoprirono la bellezza e l’armonia classica della cultura greca, liberarono l’uomo dalle superstizioni del Medio Evo, lo rimisero al centro (nudo!) e lo portarono nella modernità. Il David era figlio di Policleto, di Fidia, del Canone Greco, del Classicismo, del Verrochio e di Donatello. Altro che Pornografia!
Michelangelo lo finì nel 1504, dopo tre anni di lavoro. Quando i fiorentini lo videro, capirono subito che era la statua più bella del mondo. Sapevano che sarebbe stato il simbolo eterno della bellezza maschile, come la Venere di Botticelli (nuda!) di quella femminile. Nacque subito una disputa su dove collocarlo. Fu creata addirittura una commissione di esperti di cui facevano parte Botticelli e Leonardo da Vinci. Il problema per i fiorentini di allora NON era nascondere le nudità ma trovare il luogo migliore per mostrare il David al mondo!! Mica come voi bigotti americani di oggi.
Alla fine fu scelto Palazzo Vecchio.
Per portarlo dal Duomo a Piazza della Signoria ci misero 4 giorni. Il David per quattro giorni “camminò” per Firenze. E per i Fiorentini fu una festa! Se potessi scegliere un giorno, un solo giorno, per tornare indietro nel tempo, sceglierei proprio quel momento là. Quando il David, nudo, camminò per le strade di Firenze.
Anche oggi il David cammina.
E ci ricorda che il mondo va riempito di Bellezza e Armonia. Siete voi, voi americani, voi Golia, che avete inventato l’industria pornografica, che avete inondato di immagini oscene tv, cinema, pubblicità e web. Noi invece abbiamo inventato il Rinascimento! E sfideremo sempre, senza paura, chi come voi, vuole tenere l’uomo nell’ignoranza e nelle tenebre.

mercoledì 29 novembre 2023

Auto ad idrogeno - Luciano Atzeni

Mentre da noi si cercano le ultime gocce di petrolio, in Australia viene commercializzata la prima auto ad idrogeno, con tanto di stazioni per la ricarica in soli 5 minuti.

L’auto percorre 900 chilometri con un pieno e mentre si muove purifica l’aria.

Per la prima volta la tecnologia del fuel cell ad idrogeno viene applicata di serie su un’autovettura commercializzata e che soprattutto permette di avere un’autonomia così significativa, con tempi di ricarica bassissimi.
Si tratta della Hyundai Nexo un auto di piccola cilindrata che batte tutti i produttori di auto mondiali e stabilisce un record di sostenibilità, con un carico di 6,27 chilogrammi di idrogeno purifica 449.100 litri di aria durante il tragitto (quanto il consumo del respiro di 33 persone per un giorno intero) e dal suo tubo di scarico emette solo acqua. Questa automobile non produce CO2, nè altre emissioni inquinanti; basti pensare che un veicolo equivalente, con motore a combustione tradizionale, sulla stessa distanza emette circa 126 kg di CO2.

Il motore ad idrogeno entra così nel mercato delle auto e punta ad affiancarsi a quello elettrico tra le soluzioni di mobilità sostenibile che il mondo sta adottando. La Hyunday diventa così la prima casa automobilistica mondiale a produrre un veicolo a celle a combustibile a idrogeno per il mercato.
L’auto monta un sistema di celle a combustibile a idrogeno che per generare elettricità fa passare il gas attraverso una struttura membranosa dove incontra l'aria presa dall’ambiente esterno, un processo che alimenta un motore elettrico. L'elettricità generata in eccesso, compresa l'energia accumulata durante la frenata, viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio. Il rifornimento della Nexo impiega 5 minuti.

La prima nazione dove l’auto è stata messa in vendita è l’Australia, dove sono state costruite anche le prime stazioni di rifornimento.
Una vera visione di futuro sostenibile.

#autoidrogeno #idrogeno #savetheplanet 

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Ogni giorno riescono a fare sempre peggio rispetto al giorno prima. - Giuseppe Salamone

 

Adesso hanno deciso di consegnare tra le grinfie del mercato dell'energia 5 milioni e mezzo di famiglie italiane.

Il regime di mercato tutelato è resistito perfino con Renzi e Draghi, ma non ce l'ha fatta con il governo Meloni, quello patriota e sovranista che minacciava multinazionali, banche e "burocrati de Bruxelas" in campagna elettorale per poi diventare la loro sostenitrice e curatrice dei loro interessi più accanita che Thatcher spostati!

Dopo aver fatto zero per inflazione, caro prezzi e caro carburante, con la scelta di eliminare appunto il mercato tutelato dell'energia lasciando campo libero alle multinazionali, si lava le mani anche sulle bollette facendo in modo che decine di milioni di italiani vengano inghiottiti nella voragine dei grandi fondi finanziari senza uno straccio di sensibilizzazione e salvaguardia.

Questo perché aziende come ad esempio Iren, Acea, Estra, A2a, ed Hera che sono società quotate in borsa e detenute in larga parte dai grandi fondi finanziari, avranno carta bianca sulle bollette della luce e del gas. Ovviamente l'unica cosa a cui penseranno è a come spennare per bene i cittadini italiani consegnati loro da Meloni e Company come se fossero agnelli sacrificali.

Io mi chiedo e chiedo soprattutto a chi l'ha votata: l'avete votata per fare queste robe qua?

T.me/GiuseppeSalamone

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Menroe: le prove di una tecnologia avanzata. - Minerva Elidi Wolf

 

L' incisione sulla pietra a Meroe, nella Nubia, sembra rappresentare un missile pronto al decollo o un'antenna, certamente copiata come era uso degli Egizi da un altra ancora più antica, ci porta indietro nel tempo quando Thot abitava la terra e annientava i suoi nemici "sputando fiamme" con l'Occhio di Ra.
Thot ritenuto l'inventore della lingua, della scrittura, e della matematica anche considerato astronomo fu considerato il dio della Saggezza, della Scienza, e dell'Energia. I testi dicono che gli antichi egizi lo chiamavano "Dehuti", cioè "quello di Dehut". Si dice provenisse da una terra d'occidente che aveva due enormi vulcani, dove il sole un giorno si oscurò e tutti fuggirono attraverso il mare.
Era forse originario di Atlantide? Il papiro magico 500 lo definisce "..babbuino di sette cubiti ( 3 metri ) il cui occhio è d'oro, il cui labbro è di fuoco..." Praticamente un gigante. Thot il "tre volte grande", il Trismegisto. Nel testo sembra sia arrivato dal cielo sceso su un tumulo di terra noto come la "collina primordiale".
Nel tempio di Meroe, si trova la raffigurazione di un cono, la camera celeste che somiglia ad una capsula spaziale, con la quale Thot sarebbe atterrato, insieme a otto compagni, sull'isola delle due fiamme a Ermopoli.
I sacerdoti di quella città, in onore di questi uomini, la chiameranno "Chemenu": la città degli otto. Anche nel Nihongi, i più antichi testi del Giappone, formato da trenta volumi storici, ci raccontano di otto persone che scesero dal cielo e atterrarono "con fragore assordante" in mezzo ad una nuvola di fumo.
A Ecbatana, antica capitale dei Medi, sconosciuti esseri discesero dal cielo su "destrieri di metallo". Sembra che l'oggetto in grado di scendere sulla terra si trovava a Eliopoli e il suo nome era: "Ben Ben".Un testo di Abido ci dice che avesse la forma conica. Dai testi delle piramidi sappiamo dove veniva custodito e che sei edifici, come quello di Eliopoli, furono eretti dalla quinta dinastia (2480-230 a.C.) per ricordare gli dèi del cielo e per custodire i loro "Occhi". Le città di Dendera, Edfu, Abido vengono indicate, in alcuni testi, come luoghi di ricovero degli occhi volanti. Alcune zone dei loro templi erano interdette ai profani e considerate sacre.
L'ingegnere tedesco Hans Herbert Beier seguendo le indicazioni fornite da Ezechiele ha ricostruito un tempio che presenta una rampa di manutenzione a diversi piani, che si allarga verso l'alto, con officine e alloggi per gli equipaggi e consente l'accesso ad un veicolo dalla curiosa forma a trottola, come quello elaborato dall'ex progettista della NASA Josef Blumrich, sempre seguendo le dettagliate descrizioni del profeta Ezechiele.
Nelle città di cui sopra vi sono delle rampe considerate "scale rituali". Il Dio Ptah fece costruire una struttura particolare, dove da una finestra si poteva ammirare la barca con la quale Ra era giunto sulla terra, ossia il Ben Ben. La stele funeraria del Faraone Pi-Ankhi recita: "...s'inerpicò sulla scala per raggiungere la grande finestra e vedere il dio Ra dentro il Benben. Da solo spostò la leva e aperte le duplici porte, scorse suo padre Ra nello splendido santuario Het-Benben. Vide Maad, la barca di Ra e Sektet il vascello di Aten."

martedì 28 novembre 2023

TRE INVENZIONI "MODERNE DAL PASSATO. - Minerva Elidi Wolf

 

Esistono prove che dimostrano come le civiltà preistoriche fossero evolute quanto la nostra o forse anche di più. Queste prove potrebbero rimettere in discussione le nostre certezze scientifiche. Non sarebbe la prima volta: la storia, del resto, dimostra che la scienza si è sbagliata di grosso in moltissime occasioni. I cambiamenti sono accompagnati da numerose polemiche. Le seguenti scoperte sono state contestate, ma alcuni scienziati hanno sostenuto che si tratta della prova inconfutabile che decine di migliaia, se non addirittura molti milioni di anni fa, l’uomo viveva sulla Terra con le stesse conoscenze e la stessa cultura dell’uomo moderno.
1. Un reattore nucleare risalente a 1 miliardo e 800 milioni di anni fa. Nel 1972, una fabbrica francese importò uranio grezzo dalla miniera di Oklo, nella Repubblica del Gabon in Africa. Per sua sorpresa, scoprì che l’uranio era stato già estratto. Si scoprì che il sito di origine era un reattore su larga scala altamente avanzato, esistito 1 miliardo e 800 milioni di anni fa e rimasto in funzione per circa 500 mila anni. Gli scienziati si sono riuniti per studiare il caso e molti di loro lo hanno indicato come un fenomeno sorprendente, eppure naturale. Il dottor Glenn T. Seaborg, ex capo della Commissione per l’Energia atomica degli Stati Uniti e vincitore del premio Nobel per il suo contributo sulla sintesi dei materiali pesanti, ha spiegato per quale motivo non si tratta assolutamente di un fenomeno naturale, bensì di un reattore nucleare artificiale. Perché l’uranio ‘bruci’ in una reazione, occorrono condizioni molto precise. Prima di tutto, l’acqua deve essere estremamente pura. Molto più pura di quella che esiste in qualunque parte del mondo. Il 235U è l’elemento necessario per la fissione nucleare. È uno degli isotopi naturali presenti nell’uranio. Diversi specialisti di ingegneria nucleare hanno affermato che l’uranio di Oklo non poteva contenere quantità di 235U sufficienti a innescare una reazione naturale. Inoltre, sembrava un reattore più avanzato di qualsiasi congegno che potremmo costruire oggi. Si estendeva per interi chilometri e l’impatto termico sul territorio circostante era limitato a un raggio di 40 metri. I rifiuti radioattivi sono trattenuti ancora dagli elementi geologici e non hanno superato il sito minerario.
2. Una pietra peruviana raffigurante un antico telescopio e abiti moderni. Si ritiene che Galileo Galilei abbia inventato il telescopio nel 1609. Una pietra che sembra risalire a 65 milioni di anni fa, tuttavia, mostra una figura umana intenta ad osservare le stelle con un telescopio. Circa 10 mila pietre conservate nel Museo Cabrera di Ica, in Perù, raffigurano uomini preistorici che indossano copricapi, abiti e scarpe. Alcune pietre mostrano scene simili a trapianti di organi, parti cesarei e trasfusioni di sangue; altre rappresentano incontri con i dinosauri. Sebbene alcuni affermano che si tratta di falsi, il dottor Dennis Swift, che ha studiato archeologia presso l’Università del New Mexico, nel suo libro Secrets of the Ica Stones and Nazca Lines [I segreti delle Pietre di Ica e delle Linee di Nazca] ha fornito le prove che le pietre risalgono alle civiltà precolombiane. Swift sostiene che uno dei motivi per cui le pietre furono considerate false negli anni 60 è che, all’epoca, si credeva che i dinosauri camminassero trascinando la coda, mentre le pietre raffigurano i dinosauri con la coda alzata, pertanto non sono state ritenute attendibili. Studi successivi, tuttavia, hanno dimostrato che i dinosauri probabilmente camminavano con la coda alzata, così come sono rappresentati sulle pietre.
3. Cultura avanzata nelle pitture rupestri. Le grotte di La Marche nella Francia Centro-Occidentale contengono raffigurazioni di oltre 14 mila anni fa di esseri umani con i capelli corti, le barbe curate e abiti su misura, a cavallo e vestiti con indumenti moderni. Tutt’altra cosa rispetto agli abiti in pelle di animale che immaginiamo di solito. Questi dipinti sono stati riconosciuti autentici nel 2002. Studiosi come Michael Rappenglueck dell’Università di Monaco sostengono che questi importanti repertivengono semplicemente ignorati dalla scienza moderna. Rappenglueck ha studiato le avanzate conoscenze astronomiche delle civiltà paleolitiche e ha scritto: «Per alcuni anni è stata la stampa (con il supporto di materiale cartaceo e audiovisivo, strumenti elettronici e programmi per planetari) ad occuparsi di promuovere la conoscenza della protoastronomia (così come della protomatematica e di altre protoscienze) durante il Paleolitico». Alcune pietre delle grotte di La Marche sono in mostra al Museo dell’Uomo di Parigi, ma quelle che ritraggono chiaramente gli uomini primitivi con un pensiero e una cultura non sono esposte. Quando nel diciannovesimo secolo furono scoperte delle pitture risalenti a più di 30 mila anni fa in alcune grotte europee, queste sfidarono il comune concetto di preistoria. Uno dei più grandi critici della scoperta, Emile Cartailhac, subentrò dopo qualche decennio e diventò un punto di riferimento nella dimostrazione che le pitture erano autentiche e nella valorizzazione della loro importanza. Le prime pitture furono scoperte nel 1879 da Don Marcelino Sanz de Sautuola, un nobile spagnolo e da sua figlia Maria nelle Grotte di Altamira. Le pitture mostravano un’inaspettata raffinatezza. La scoperta è stata respinta fino agli inizi del ventesimo secolo, quando Cartailhac ha pubblicato uno studio su questi dipinti.

lunedì 27 novembre 2023

Rilevata misteriosa particella ultra energetica proveniente dallo spazio. - Angelo Petrone

 

Su Science pubblicato uno studio su raggio cosmico “precipitato” dallo spazio sul nostro pianeta, senza che sia chiaro da dove provenga o cosa sia esattamente

Una nuova particella è stata scoperta dai ricercatori dell’Università Metropolitana di Osaka e dello Utah e sta intrigando gli scienziati. La ragione? La sola particella è un milione di volte più energetica dell’energia prodotta nei più potenti acceleratori di particelle mai realizzati. Le è stato dato il soprannome di Amaterasu, come la divinità del sole nella mitologia giapponese – e proprio come quella figura, anche la particella ha un’origine avvolta nel mistero. Toshihiro Fujii, ricercatore dell’Università Metropolitana di Osaka, ha spiegato che ancora non si sa da dove provenga la particella né quali processi ne abbiano portato la creazione. Amaterasu è stata rilevata nel 2021 dall’esperimento Telescope Array, composto da più di 500 rilevatori in un’area di 700 km², posizionati per identificare raggi cosmici ultraenergetici. La sua energia è tale che, inizialmente, il team ha rifatto i calcoli, perché pensavano che il rilevamento fosse un errore strumentale. La particella ha un’energia di 224 exa-elettronvolt (Eev), dove ogni Eev equivale a 10¹⁸ elettronvolt. In altre parole, Amaterasu ha un livello energetico paragonabile ai 320 EeV della particella chiamata Oh My God, rilevata nel 1991 nei raggi cosmici più energetici conosciuti.

I raggi cosmici provengono dagli eventi più energetici dell’universo e sono costituiti da particelle con diversi livelli di energia. Quando raggiungono l’atmosfera terrestre, si scontrano con altre particelle e formano una pioggia di nuove particelle, che possono essere rilevate da strumenti come il Telescope Array. Secondo Fujii, Amaterasu è il frutto di qualche fenomeno estremamente energetico nell’universo, ma per scoprirlo è necessario prima determinarne l’origine. “Una possibilità è che sia stato accelerato da fenomeni estremamente energetici, come un lampo di raggi gamma o un getto proveniente da un buco nero supermassiccio che si è diretto al centro di un nucleo galattico attivo“, ha suggerito. Il team di ricercatori ha analizzato le caratteristiche di questo raggio cosmico e ha concluso che, forse, proveniva da qualche fenomeno fisico sconosciuto alla scienza. “Nel caso della particella Oh My God e di questa nuova, si ricostruisce la traiettoria fino alla sua origine e non c’è nulla di abbastanza energetico per produrla. Questo è il mistero: cosa sta succedendo?“, ha osservato il coautore John Matthews.

https://www.scienzenotizie.it/2023/11/24/rilevata-misteriosa-particella-ultra-energetica-proveniente-dallo-spazio-1474534

Chrysina limbata. - David Attenborough

 

No, non è cromo, è una meraviglia naturale di un insetto originario del Costa Rica.

Chrysina limbata è una specie di scarabeo che si trova in Costa Rica e nelle foreste pluviali tropicali del Messico e del Sud America.

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I MISTERIOSI TECNICI DEL SUONO PREISTORICI.

 

La struttura che vedete in questo post esisteva già nel 3600 a.C. Ha quindi almeno 5.600 anni. Si trova a Malta, nella zona di Hal Saflieni, ed è completamente sotterranea. Basterebbe questo per renderlo un vero mistero. Si tratta infatti di una superficie di 500 metri quadri, disposta su 3 livelli, interamente situata sottoterra. Se si pensa che i costruttori di questo gioiello sono vissuti almeno 1.000 prima dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, e circa 3.500 anni prima della regina Cleopatra, ci si rende conto di che “anomalia” stiamo parlando. Ma questo non è nulla, se paragonato al “segreto” dell’Oracolo contenuto in questa struttura. Il mistero “dell’Oracolo”, insieme a Nan Madol e alla Grande Piramide, forse, è il mistero più indecifrabile della storia.

Di cosa si tratta? Tenetevi forte. Come abbiamo detto, in questa struttura completamente sotterranea esiste la “stanza dell'Oracolo” di forma rettangolare, ed è una delle più piccole stanze laterali. Su una delle sue pareti è presente un foro. Se un uomo (inteso come genere maschile) parla in questo foro, la sua voce viene amplificata in maniera “naturale” fino a 10 volte. Si avete capito bene, il foro amplifica in maniera naturale la voce emessa e questa si sente in tutto l'ipogeo, come se si parlasse in un microfono dotato di impianto acustico. La voce femminile, invece, non provoca lo stesso effetto. Se una donna parla in quel foro, la sua voce non viene in nessun modo alterata. Il “foro”, quindi, è adatto a certe frequenze d’onda, e non ad altre.

Questo vuol dire che 5.600 anni fa esistevano “tecnici del suono” ed ingegneri che conoscevano la differenza delle frequenze emesse da uomini e donne, e riuscivano ad “amplificare” enormemente alcune di queste frequenze semplicemente usando la forma e il tipo di rocce del posto? Ma quanto erano all’avanguardia questi ingegneri? Sinceramente, quanti tecnici del suono del XXI secolo conoscete che riuscirebbero a realizzare qualcosa del genere, senza il ferro, senza la ruota, con la tecnologia che secondo noi avevano gli “uomini delle caverne” di 5.600 anni fa? Oppure, 1.000 anni prima dei faraoni, esistevano civiltà in grado di costruire degli auditorium coi fiocchi, senza usare cavi e amplificatori? La scienza è ammutolita di fronte a questa meraviglia, a cui si evita di fare troppa pubblicità, per ovvi motivi…

Se tutto questo non vi basta, allora sembra che in questa “buca del mistero” siano stati rinvenuti dei “Teschi allungati” come quello della statua di Akhenaton e figlia. Cosa vuol dire tutto questo?

L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

Puoi trovare una copia del libro a questo link
https://www.amazon.it/dp/B0BLYBDF69 

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Derinkuyu - Cappadocia.

Un'antica e sorprendente città sotterranea dove vivevano migliaia di persone.

Sebbene il complesso sotterraneo di Derinkuyu, situato nella Cappadocia turca, abbia guadagnato popolarità negli anni '70, quando il ricercatore e autore svizzero Erich Von Däniken lo rivelò al mondo attraverso "L'oro degli dei", Derinkuyu sollevava da tempo interrogativi. soprattutto tra gli archeologi del suo paese.

È stato scoperto accidentalmente quando un uomo ha abbattuto il muro della sua cantina. All'arrivo gli archeologi rivelarono che la città era profonda 18 piani e aveva tutto il necessario per la vita sotterranea, comprese scuole, cappelle e persino stalle.

Derinkuyu, la città sotterranea della Turchia, ha quasi 3.000 anni e un tempo ospitava 20.000 persone.

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Resti di una razza perduta di giganti sono stati scoperti in Nevada. Sono i biblici Nephilim?

 

Ci sono un certo numero di racconti menzionati dalle tribù dei nativi americani su giganti alti e forti dai capelli rossi, che abitavano la regione del Nevada migliaia di anni fa. Nelle storie, sono descritti come una razza crudele, cannibale ed estremamente barbarica, i giganti umanoidi.

Questa tribù nativa americana si chiamava The Paiute e il nome di questa razza di giganti era Si-Te-Cah. Nel nord di Paiute, secondo la leggenda, questi giganti arrivarono da un’isola lontana attraversando l’oceano sulle zattere costruite usando la pianta fibrosa di tule.

Nel XVI secolo, il conquistatore spagnolo Pedro Cieza de León in Crónicas del Perú trova una storia sull’origine dei giganti sudamericani. Secondo la storia, “arrivarono via mare in zattere di canne, robuste come le grandi navi; alcuni di questi erano così alti che dal ginocchio in giù erano grandi quanto un normale uomo di taglia normale. ”

Secondo la leggenda, questa antica tribù di giganti intraprese una guerra contro il Paiute e tutte le altre tribù del loro vicinato. La guerra fu terribile per le tribù native, e alla vigilia del loro annientamento, unirono le loro forze tutte insieme contro Si-Te-Cah, quindi riuscirono ad attirarli all’interno di una grotta. Una volta arrivati ​​all’interno, le tribù hanno appiccato un incendio all’ingresso della grotta che ha provocato il soffocamento e la morte di tutti i giganti.

L’ingresso della caverna fu sigillato dalle tribù fino al 1886 quando John T. Reid, un ingegnere minerario, incuriosito dalle storie delle tribù native, entrò nella caverna e, diffuse la storia.

Purtroppo, l’attenzione è stata catturata da una compagnia fondata dai minatori David Pugh e James Hart e furono scoperti depositi di guano all’interno della caverna. Iniziarono a scavare la preziosa risorsa nel 1911, ma in quel processo, qualsiasi tipo di artefatto che potesse essere scoperto fu quasi certamente trascurato o perso.

Tuttavia, dopo che lo strato esterno di guano fu estratto, oggetti affascinanti iniziarono a emergere. Ciò ha portato a un adeguato scavo condotto nel 1912 dall’Università della California, seguito da un altro nel 1924. I rapporti parlano di un enorme numero di artefatti acquisiti, molti dei quali risultarono sbalorditivi.

Probabilmente uno dei risultati più sorprendenti all’interno di questa grotta è stato il ritrovamento di diversi sandali lunghi 15 pollici! Presumibilmente, altri oggetti straordinariamente più grandi sono stati recuperati, ma da allora sono stati messi al sicuro nei magazzini dei musei non esposti al pubblico

Enorme impronta impressa nella roccia di Lovelock.

L’unica prova a cui si può assistere attualmente è un’enorme impronta, incastonata su un masso all’interno della Grotta di Lovelock.

Teschi giganti di Lovelock

Il secondo scavo che ha avuto luogo nella grotta ha rivelato molte altre inquietanti scoperte. Nel 1931, sulla base di un articolo pubblicato nel Nevada Review-Miner, un paio di enormi scheletri furono trovati sepolti in un lago asciutto vicino a Lovelock, nel Nevada. I resti extra-large misuravano 8,5 metri, rispettivamente, e sono stati trovati su di essi capelli rossicci.

Vi sono numerose congetture che circondano le comunità scientifiche che questi giganti potrebbero, in realtà, essere i Nephilim biblici, la prole abbandonata dei “Figli di Dio” con le “figlie degli uomini”. Se questo è corretto, possiamo presumere che queste mummie saranno probabilmente nascoste al pubblico per mantenere segreta questa storia per sempre.

A cura di Hackthematrix

Nel video, MKDavis e Don Monroe scoprono un’impronta gigantesca nella grotta di Lovelock:

source

https://www.hackthematrix.it/resti-razza-perduta-giganti-stati-scoperti-nevada-biblici-nephilim/?feed_id=165888&_unique_id=6530f3b528c0d

I Re che vennero dal cielo e governarono la Terra per 241.000 anni. - Deslok

 


Recentemente è stato scoperto l’elenco dei Re Sumeri in una tavoletta di pietra arcaica . Nell’elenco dei re sumeri c’è una lista che racconta gli otto signori immortali che governarono e conquistarono il pianeta. Nel corso di più di duecentoquarantadue mila secoli fa, nella regione conosciuta oggi come l’Iraq del sud, questi eletti governavano.

La tavoletta di pietra è inscritta nella lingua sumera. L’elenco è stato tradotto da più tavolette di argilla differenti che mostrano i nomi di re diversi. Tuttavia per ora l’attenzione rimane sui primi degli otto re.

8 SIGNORI IMMORTALI GOVERNARONO LA TERRA PER 241.000 ANNI

Conosciuti come i governanti ante-diluviani, questi primi otto re in realtà governarono per un arco di 242.100 anni in totale.

L’unica cosa che gli impedì di continuare la loro lunga regola fu una grande inondazione che liberò l’area dalla vita.

Tuttavia, molti studiosi popolari oggi reprimono e confutano le informazioni a causa della convinzione che in quel periodo era “impossibile”;

Non ci sono studi archeologici che sostengano le storie provenienti dalla tavoletta di pietra arcaica, portando le persone a credere che la questa storia sia reale.

Inscritto su queste tavole ci sono però queste parole:

Dopo la regalità discesa dal cielo, la regalità era in Eridug.  Dopo Eridug, Alulim è diventato re, ed ha governato per 28800 anni”.

Le tavolette danno ulteriori informazioni, dopo la fine del primo e del secondo re, lo scettro è andato ad Alalngar.

Alalngar ha governato per 36.000 anni. A seguito di AlalngarEn-men-lu-ana ha preso il suo posto e regnò per 43.200 anni, superando il record di Alalngar di 7.200 anni.

Questo continuò lungo per i  cinque re che seguirono e il record più breve di tempo tenuto come re fu di 18.600 anni.

Tuttavia, questo è stato fermato dalla Grande Inondazione. Questo ha messo fine al regno dei re. A seguito di questa inondazione, tutto ricominciò a Kish, la città antica di Sumer. Questa è stata una delle prime città che è stata registrata nella dinastia sumera. Questi re governarono molto meno dei re prima di loro. Hanno vissuto molto a lungo oltre a quello che ci si aspettava dagli esseri umani.

L’ELENCO DEI RE SUMERI.

Gli storici hanno ancora discusso dei tempi impossibili, dicendo che tutto questo non è vero ma una finzione.

Gli scienziati e gli storici sostengono che erano semplici tecniche letterarie: l’esagerazione, la cattiva misurazione del tempo e la letteratura dell’epoca sono i veri colpevoli di questi scritti.

Gli storici respingono la maggior parte di queste informazioni, dicendo che sono solo voci.

Ancora non sappiamo come queste persone sono venute sul nostro pianeta. Apparentemente, essi si sono arrivati dai cieli sopra per completare i loro piani che avevano per questo pianeta.

Alcuni credono che abbiano imparato come viaggiare nel tempo e sono scesi perché era la loro dodicesima tappa.

Non sappiamo se questo pianeta è la loro origine, la loro destinazione finale, o semplicemente una sosta nella loro ricerca.

Questo pone un’altra domanda, era esagerazione, o era la realtà?

Le stesse cose a cui l’uomo si inchina, alle malattie e alla morte per questi esseri non era uguale loro erano invulnerabili.

L’età, la malattia, la fame e gli ostacoli nelle nostre vite potrebbero non essere niente per loro.

Quello che si sa è che nella vita nulla è sicuro e l’esistenza di questi signori immortali potrebbe essere un’altra di quelle cose che non possiamo confermare.

a cura di Hackthematrix

https://www.hackthematrix.it/scoperto-lelenco-dei-re-sumeri-tavoletta-arcaica-8-signori-immortali-governato-la-terra-240-000-anni/

L'Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni: Australia ko 2-0.

 

Sinner, Musetti, Arnaldi, Sonego e Bolelli riscrivono la storia del tennis italiano: la squadra capitanata da Filippo Volandri conquista la Coppa Davis 47 anni dopo l'ultima volta battendo l'Australia in finale. Un tie dominato dagli azzurri che hanno vinto i due singolari con Sinner e Arnaldi contro De Minaur e Popyrin.

https://sport.sky.it/tennis/2023/11/26/italia-australia-coppa-davis-risultato

lunedì 20 novembre 2023

Un’enorme struttura sepolta sotto l’Australia incuriosisce la comunità scientifica. - Angelo Petrone













Se le sue dimensioni saranno confermate, il cratere Deniliquin potrebbe superare Vredefort, in Sud Africa, il più grande finora identificato.

I ricercatori dell’Università del New South Wales (Australia) suggeriscono in un articolo pubblicato sulla rivista Tectonophysics che il più grande cratere da impatto di un asteroide al mondo potrebbe essere sepolto in profondità nel sud-est dell’Australia. Secondo Andrew Glikson, quando un asteroide colpisce la superficie terrestre si forma un cratere. La cavità risultante presenta una cupola centrale rialzata che, secondo Glikson, è caratteristica delle strutture ad alto impatto. Tuttavia, non è sempre facile, poiché tendono a erodersi nel tempo. Nel corso della storia, sia il continente australiano che il suo predecessore, noto come “Gondwana“, hanno subito numerosi impatti di asteroidi. Finora in Australia sono stati documentati 38 crateri da impatto, oltre ad altri 43 potenziali candidati di varie dimensioni.

In una recente ricerca, Glikson indica che la più grande struttura di impatto sul pianeta potrebbe essere Deniliquin, situata nel New South Wales meridionale, che misura circa 520 chilometri di diametro. Glikson precisa che il cratere Deniliquin sarebbe più grande di quello di Vredefort (Sudafrica), il più grande che sia stato finora individuato, il cui diametro è di 300 chilometri. L’esistenza della struttura Deniliquin è stata proposta per la prima volta alla fine degli anni ’90 dallo scienziato Tony Yeates, che si è basato su schemi magnetici sotto il bacino del fiume Murray nel New South Wales. Una successiva analisi, completata nel 2020, ha confermato l’esistenza di una grande struttura di impatto sotto questa regione del sud-est dell’Australia. Tuttavia, la maggior parte delle prove per il cratere Deniliquin proviene da dati geofisici di superficie, quindi è necessaria la perforazione profonda per la prova dell’impatto. Glikson ha stimato che l’impatto dell’asteroide sia avvenuto 445 milioni di anni fa, verso la fine del periodo del tardo Ordoviciano. Si ritiene che la collisione del corpo roccioso possa aver innescato un grande evento chiamato “glaciazione Hirnantiana“, che ha causato l’estinzione dell’85% delle specie del pianeta. Intanto, lo scienziato ha confermato che verranno raccolti nuovi campioni per determinare l’età esatta della struttura, che richiederà la perforazione del suo centro magnetico.

https://www.scienzenotizie.it/2023/11/18/unenorme-struttura-sepolta-sotto-laustralia-incuriosisce-la-comunita-scientifica-0072134

SULMONA: COMITATI DICONO NO A IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI CON DISSOCIATORE MOLECOLARE.

 

SULMONA – I Comitati cittadini per l’ambiente, già da anni in lotta contro la realizzazione del metanodotto Snam e della connessa centrale di spinta di casa Pente, assieme al Comitato Morrone Sulmona, si scagliano ora contro la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti e produzione energia attraverso la tecnologia del dissociatore molecolare pirolitico, un impianto di piccole dimensioni che tratta i rifiuti con un sistema termo-chimico in grado di “scomporli” grazie alla combustione in assenza di ossigeno (pirolisi) e con temperature ridotte ( 400 gradi centigradi circa). L’investimento, della Get-Energy, nel nucleo industriale di Sulmona,  ha un valore da quasi quattro milioni di euro con la presumibile occupazione di una ventina di unità tra personale tecnico specializzato e amministrativi, sostenuto dall’Arap, l’azienda regionale delle attività produttive.

LA NOTA DEI COMITATI.

Questa notizia, come è stato precisato dai quotidiani on line, è stata accolta positivamente in Comune e dall’ARAP, in quanto il nostro territorio deve risollevarsi dalla grave crisi economica che lo attanaglia: ma per Sulmona lo sviluppo può passare solo attraverso i rifiuti? E’ questo il suo futuro?

L’impianto che la società Get-Energy intende installare è un dissociatore molecolare pirolitico, che disassembla le molecole di origine organica complesse per riassemblarle in composti più semplici realizzando un gas sintetico, il SynGasper la produzione di energia elettrica ed energia termica, gas che deve essere poi purificato per la rimozione del particolato, dei gas acidi, degli asfalti ed altri idrocarburi pesanti, attraverso un sistema di filtraggio.

L’impianto funziona a basse temperature (tra i 300 e i 550°) e con pochissimo ossigeno, ma pur sempre di inceneritore si tratta, in quanto la normativa italiana (Dlgs 133/05) all’art. 2, comma 1, definisce come “impianto di incenerimento”: “qualsiasi unità e attrezzatura tecnica, fissa o mobile, destinata al trattamento termico di rifiuti ai fini dello smaltimento, con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione…. quali ad esempio la pirolisi, la gassificazione ed il processo al plasma…”

Con questo tipo di impianto possono essere trattati indifferentemente, rifiuti solidi urbani indifferenziati, frazione organica da rifiuti urbani, biomassa, materiali residui da confezionamento, rifiuti industriali, scarti industriali ed agricoli, pneumatici, plastiche, rifiuti ospedalieri, car fluff, scarti di macellazione, residui della lavorazione del petrolio e qualunque sostanza organica, senza necessitare di alcuna preventiva selezione e fino a 32 mila tonnellate di rifiuti all’anno (come riportato dai giornali).

Sempre dai giornali locali leggiamo che la Get-Energy ha scelto “la città ovidiana per la sua collocazione strategica tra Roma e Pescara”: dobbiamo forse prendere in considerazione la possibilità di trattare i rifiuti provenienti da tale asse “strategico” e da altre zone? Questi impianti di dissociazione molecolare hanno dimensioni generalmente ridotte e possono essere ampliati perché costruiti con una tecnologia modulare ed essere in grado di soddisfare le esigenze di piccole e grandi realtà. Non vorremmo vederli spuntare come funghi nella nostra città e nella nostra Valle accompagnati da un gran movimento di camion carichi di rifiuti!

Non abbiamo riscontro sulla diffusione di questi impianti in Italia, ma è noto il fallimento della sperimentazione di Peccioli, in Toscana dove l’impianto era in funzione all’interno della discarica di Legoli ed è stato smontato e restituito al mittente; come pure è nota l‘opposizione dei cittadini di Procida ad un dissociatore molecolare e quella degli abitanti di Cernusco sul Naviglio per un impianto simile.

Pertanto, come cittadini, riteniamo utile e urgente la convocazione, da parte del sindaco, di un’assemblea pubblica per discutere sull’argomento, visto che l’impianto della Get–Energy, come riportato dai giornali, sarà operativo per la primavera del 2024.


https://abruzzoweb.it/sulmona-comitati-dicono-no-a-impianto-trattamento-rifiuti-con-dissociatore-molecolare/

Giulia Cecchettin, riposa in pace.

 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=10228211519546914&set=a.2023564682482



domenica 19 novembre 2023

ATTACCO ALLA FAMIGLIA. - Marco Travaglio (IlFattoQuotidiano-(10.11.23)

 

Per i parenti dei potenti, l’aria si fa ogni giorno più irrespirabile.

Si sa che in un Paese meritocratico, peggio che calvinista, come l’Italia, chiunque porti un cognome famoso, anche per pura omonimia, rischia grosso.
Dalla politica all’università, dalla cultura alla tv allo sport.

Riteniamo dunque non solo giusto, ma sacrosanto, che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia promosso Geronimo Stilton La Russa nel Cda del Piccolo Teatro di Milano per sottrarlo dalle prevedibili rappresaglie dei veri privilegiati d’Italia: i figli di nessuno.

Il rampollo del presidente del Senato completa così
(solo provvisoriamente, si spera) una collezione di poltrone che Barbacetto riepiloga a pag. 11 e che possiamo immaginare con quante lacrime e quanto sangue si è conquistato malgrado il cognome che porta.

La grama esistenza dei figli di papà, ma anche di cognati, nipoti, mogli, fidanzate e amici dei Vip è nota a tutti e ogni indennizzo ai malcapitati è benvenuto.

Si pensi soltanto all’ostracismo subìto nella Pa dai congiunti di Napolitano e Mattarella o dagli allievi di Cassese e al repentino dimenticatoio in cui la dipartita di B. ha relegato i pargoli Marina e Pier Silvio presso FI e il governo.

Sfido io che Gravina, presidente di Federcalcio, ha prontamente assunto la figlia di Giorgetti e il figlio di Tajani: un gesto caritatevole per metterli al riparo dalla vita di stenti cui li avrebbe costretti l’infausta parentela.

È la stessa logica che ha issato il cognato d’Italia Lollobrigida al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare,
la sorella d’Italia Arianna Meloni a capo della segreteria politica del partito (inspiegabilmente denominato “Fratelli d’Italia”),
il cugino del ministro Fazzolari all’Iss,
la fidanzata del viceministro Cirielli a capo della segreteria tecnica del ministro Schillaci (“ma solo in base al suo curriculum”, garantisce il fidanzato),
la figlia della colf di Sgarbi nello staff del sottosegretario,
che in precedenza aveva promosso il suo ex autista rimasto senza patente assessore all’Antimafia nel comune di Salemi:
il furore parentofobico tipico dell’Italia li avrebbe fatti a pezzi.
E non perché siano legati a uomini di governo.

Nunzia De Girolamo, ex ministra forzista
del governo Letta e moglie del capogruppo Pd Boccia,
è stata risarcita per il doppio handicap con un bellissimo programma su Rai3, Avanti popolo.
Ma il popolo si sta accanendo contro di lei boicottando proditoriamente il programma a colpi di telecomando solo per farle pagare la sua incolpevole parentela.

Era già capitato al povero Cetto La Qualunque:
“Vogliono negare a mia figlia il posto di primario di chirurgia con la scusa che non è laureata.
Ma a che cazzo serve la laurea!? Mia figlia ha due mani da fata: può operare”. 

https://infosannio.com/2023/11/10/attacco-alla-famiglia/