Foto: 1 Immagini gratis di Sicilia Isola Delle Femmine - pixabay |
La fondazione del Comune di Isola delle Femmine risale al 1854. In quell’anno la borgata di pescatori che viveva nei pressi della Tonnara appartenente al Comune di Capaci divenne un Comune indipendente.
La città prende il nome dall'omonimo isolotto. Riguardo al toponimo (cioè al nome del luogo), ed in particolare all'espressione delle Femmine, vi sono diverse ipotesi e leggende. Secondo una nota ipotesi sull’ isolotto vi era un carcere femminile. Tale ipotesi era giustificata dalla presenza di un edificio che si erge sull’isolotto. Dai reperti storico-archeologici è emerso the tale edificio non è mai stato né una prigione, né un castello, bensì una torre difensiva. In epoca romana Plinio il Giovane in una lettera a Traiano racconta che sull'isolotto risiedevano bellissime fanciulle che si offrivano in premio al vincitore della battaglia.
Secondo un’altra leggenda vicino all’'isolotto dimorano alcune sirene, poiché il rumore di una fortissima corrente marina proveniente da Nord–Ovest ricorda i sibili di queste mitologiche creature. Infine, la leggenda più famosa racconta di 13 donne ottomane, che dopo aver commesso gravi colpe, furono abbandonate dai propri mariti su una barca (senza marinaio) e lasciate alla deriva. La corrente marina le trasportò sull'isolotto dove vissero felici per poco meno di un decennio. Tuttavia i mariti, pentiti del loro gesto, le cercarono e le ritrovarono dopo 7 anni. Fecero pace e inizialmente rimasero sull’isolotto. Successivamente si spostarono sulla terraferma dove in onore della pace fatta fondarono il Comune di Capaci (per la pace).
Secondo un’altra ipotesi toponomastica l’espressione delle Femmine è la storpiatura, l’italianizzazione del nome del governatore bizantino Eufemio, che cercò di rendere autonomi i siciliani dal governo di Costantinopoli. Infine un'altra ipotesi è che il toponimo abbia avuto origine dalla parola araba fim, che significa imboccatura, alludendo all’imboccatura esistente tra la costa e l'isolotto. Gli archeologi hanno rilevato la presenza umana fin dal Neolitico. Tuttavia i reperti archeologici (sia terreni che subacquei) più rilevanti riguardano l'età punico-romana. Fin dai tempi più antica la principale attività di sussistenza della popolazione locale è sempre stata la pesca. Infatti negli anni ‘80 è stata attestata sull'isolotto la presenza di vasche, appartenenti ad un stabilimento per la lavorazione del pesce e dove gli antichi romani preparavano il garum, una gustosa salsina di pesce.
Nel XII secolo i pescatori fondarono un borgo marinaro avente una tonnara, vicino alla quale sorse una chiesa, destinata al culto di questi ultimi. Il Re Guglielmo II donò tale tonnara al vescovo di Monreale, e successivamente divenne proprietà e sede della famiglia Bologna. Oggi è la sede municipale. Ad Isola vi sono due torri di avvistamento: la Torre di dentro, e la Torre di fuori. La torre di dentro, situata sulla terraferma, ha una pianta circolare e risale al 1388. Essa probabilmente è stata edificata preesistente. Infatti da alcuni documenti storici è emerso che nel 1176 vi era una torre, chiamata Tonnarella monta a leva, destinata alla difesa della tonnara situata nel golfo di Capaci. Tale torre venne donata dal re Guglielmo II alla chiesa di Monreale. L’odierna torre in terra avente una pianta circolare è stata edificata in tufo ed è dotata di due piani, raggiungibili attraverso una scala. Al piano di sotto vi trovava una cisterna che raccoglieva l'acqua piovana, il piano superiore venivano utilizzato come deposito per le armi. La torre sull'isolotto, detta torre di fuori, è stata i edificata nel ‘600 dall'architetto Camillani, che divenne famoso per aver realizzato la fontana di piazza Pretoria a Palermo. Cosi come la terra di dentro, anche la terra di fuori fu realizzata in tufo e su 2 piani, ma essa ha una pianta quadrata.
Di tale torre oggi rimane solo un rudere. Infatti dai raccanti e dalle fotografie degli abitanti locali è emerso che nel ’43 tale torre fu utilizzata come bersaglio durante gli allentamenti militari dagli alleati. La torre fu bombardata sia dai cannoni, che i soldati azionavano sulla terra, sia dagli aerei militari. Quando venne fondato il comune di Isola, la popolazione nativa era di circa 1000 abitanti. Dopo la sua fondazione ci fu un incremento demografico. Tuttavia, agli inizi del Novecento molti isolani emigrarono in America a bordo di alcune barche dette Capaciote, e fondarono un nuovo borgo nei pressi di San Francisco. La popolazione riprese a crescere dal 1965, quando i palermitani presero l'abitudine di trasferirsi ad Isola per le vacanze estive.
Agli inizi negli anni Sessanta i palermitani presero l'abitudine di trasferirsi ad Isola per le vacanze estive. Inoltre, ancor prima della seconda guerra mondiale le famiglie avevano l'abitudine di fare dei pic-nic domenicali sull'isolotto e di saliere sul terrazzo nella torre di fuori per danzare. Tale isolotto si trova a circa 800 metri di distanza dalla terra ferma. Esso è un’attrazione presenta un’elegante forma più o meno ovale a causa delle attività erosive dell’acqua e del vento. Su tale isolotto i pastori in età moderna portavano le loro pecore a pascolare. Secondo la popolazione locale esse producevano dell’ottimo latte da cui si produceva una squisita ricotta. Per tutelare, proteggere e valorizzare il patrimonio paesaggistico di tale città.
Nel 1997 fu istituita dalla Regione Siciliana la riserva naturale orientata di Isola delle Femmine gestita dalla LIPU; nel 2003 il ministero dell’ambiente istituisce l'area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine. Oltre alla valorizzazione ed alla tutela del patrimonio paesaggistico e delle specie di animali presenti sul territorio, lo scopo di tali istituti è anche promuovere il territorio dal punto di vista economico e le attività di ricerca scientifica.