martedì 9 luglio 2024

Natura artistica.

 

La temperatura di un fulmine può trasformare la sabbia in vetro, creando sculture come questa.
È raro, ma se il raggio giusto raggiunge la sabbia propizia, le sculture di vetro vengono create naturalmente. Gli esperti ritengono che alcuni raggi possano raggiungere la temperatura della superficie del Sole, quindi quando un raggio che supera la temperatura di 1.800 gradi Celsius raggiunge una sabbia da spiaggia ricca di silice o quarzo, causa una fusione che trasforma la sabbia in vetro di silice.
La struttura si ramifica come le radici di un albero all'interno del terreno, facendo apparire solo una punta sulla superficie.

Teatro di Palmira - II secolo d.C.

 

Un antico teatro romano che si trova nella città di Palmira, in Siria. Costruito nella prima metà del II secolo d.C. Negli anni 1950 il teatro venne liberato dai depositi sabbiosi e subì in seguito lavori di restauro.
Palmira, in ebraico e arabo Tadmōr, è uno dei siti archeologici più spettacolari della Siria e tra i più importanti di tutto il Medio Oriente; deve il suo nome alla grande oasi di palme, nelle cui vicinanze l’antica città fu costruita.
Posizionata a metà strada tra il Mediterraneo e l’Eufrate, fu già menzionata in una tavoletta assira cuneiforme degli inizi del II millennio a.C., trovata a Kültepe in Cappadocia. La città, a 230 km da Damasco, fu un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica, lungo la cosiddetta “scorciatoia del deserto”, una via che conduceva dal Golfo Persico fino al Mediterraneo: qui sostavano le carovane che trasportavano principalmente seta e spezie dalla Mesopotamia, dall’India e perfino dalla Cina. In età romana la Siria, dichiarata Provincia romana da Pompeo nel 63-65 a.C., beneficiò molto – per via della sua posizione periferica, ma essenziale a causa del suo ruolo di crocevia carovaniero - dei rapporti con il potere centrale e costituì una sorta di cuscinetto di sicurezza tra Roma e l’Impero persiano. Palmira fu per molto tempo uno stato tributario, dichiarata poi città libera dall’Imperatore Adriano ed elevata al rango di colonia da Caracalla nel 212 d.C.