Se di Gheddafi e dei suoi affari con aziende italiane (in particolare quelle riconducibili a Berlusconi) molto si è detto e scritto, meno noto è il rapporto con l’egiziano Mohamed Farouk Agrama detto Frank. Oggi a Milano, nell’udienza preliminare del processo Mediatrade, il suo nome è stato accostato a quello del premier che, secondo l’accusa, è sempre stato suo “socio occulto” nell’attività di compravendita di diritti cinematografici anche nel periodo in cui rivestiva già la carica di presidente del Consiglio. Per Berlusconi il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. Ma chi è Agrama? Nato in Egitto e approdato in Italia negli anni ’60, diventa vent’anni dopo l’uomo di Fininvest a Hollywood. Svolgendo, secondo gli inquirenti, attività di intermediazione finalizzata a gonfiare i conti. “I pm - si legge nel libro “Il regalo di Berlusconi” di Peter Gomez e Antonella Mascali – sostengono addirittura che, tra il 1988 e il 1999, Fininvest prima e Mediaset poi abbiano speso 170 milioni di euro più del dovuto nell’acquisto di diritti dalla Paramount e sequestrano la somma record di 100 milioni di euro parcheggiata su una serie di conti svizzeri di Agrama, definito – appunto – dagli inquirenti il “socio occulto” di Berlusconi”.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 4 aprile 2011
Da Gheddafi ad Agrama. Affari e problemi di Berlusconi con i soci arabi.
Se di Gheddafi e dei suoi affari con aziende italiane (in particolare quelle riconducibili a Berlusconi) molto si è detto e scritto, meno noto è il rapporto con l’egiziano Mohamed Farouk Agrama detto Frank. Oggi a Milano, nell’udienza preliminare del processo Mediatrade, il suo nome è stato accostato a quello del premier che, secondo l’accusa, è sempre stato suo “socio occulto” nell’attività di compravendita di diritti cinematografici anche nel periodo in cui rivestiva già la carica di presidente del Consiglio. Per Berlusconi il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. Ma chi è Agrama? Nato in Egitto e approdato in Italia negli anni ’60, diventa vent’anni dopo l’uomo di Fininvest a Hollywood. Svolgendo, secondo gli inquirenti, attività di intermediazione finalizzata a gonfiare i conti. “I pm - si legge nel libro “Il regalo di Berlusconi” di Peter Gomez e Antonella Mascali – sostengono addirittura che, tra il 1988 e il 1999, Fininvest prima e Mediaset poi abbiano speso 170 milioni di euro più del dovuto nell’acquisto di diritti dalla Paramount e sequestrano la somma record di 100 milioni di euro parcheggiata su una serie di conti svizzeri di Agrama, definito – appunto – dagli inquirenti il “socio occulto” di Berlusconi”.
Si sospettava già da tempo che dietro l'inefficienza del governo nella questione libica ci fossero gli affari privati di B., questa ne è la conferma
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