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venerdì 17 febbraio 2012
Germania, si è dimesso il presidente federale.
Christian Wulff, 52 anni, il più giovane presidente tedesco, ha rassegnato oggi l'incarico. Aveva fatto pressioni sul direttore della Bild che gli contestava fatti che, da noi, sarebbero considerati veniali.
Ha atteso venerdì 17, Christian Wulff, per annunciare le sue dimissioni da presidente della Repubblica federale di Germania. Cinquantadue anni, sposato in seconde nozze con la bella moglie Bettina, Wulff è stato il più giovane presidente a ricoprire l'alto incarico. Anche il suo predecessore, Horst Köhler, era stato costretto a lasciare a lasciare la residenza presidenziale di Bellevue anzitempo, travolto come lui da uno scandalo scoppiato sulla stampa nazionale.
Wulff lascia al termine di un lungo stillicidio di notizie cominciato lo scorso dicembre, quando il popolare quotidiano Bild - cinque milioni di copie vendute ogni giorno - aveva denunciato le pressioni esercitare da Wulff sul suo direttore, Kai Diekmann, affinché questi passasse oltre su una vicenda che, alle nostre latitudini, avrebbe lasciato i più assolutamente indifferenti. Veniva infatti rinfacciato al presidente (quando era ancora governatore della Bassa Sassonia) di aver accettato, tramite la moglie di un amico imprenditore, un prestito di 500mila euro per la costruzione della sua villa a un tasso inferiore a quelli praticati sul mercato. La reazione proterva di Wulff alla pubblicazione della notizia non solo non ha piegato il giornale, ma ha anzi dato il via una serie di articoli che hanno finito per travolgerlo.
Wulff ha spiegato oggi in conferenza stampa di voler spianare rapidamente la strada al suo successore, perché la Germania ha bisogno di un "presidente che goda la fiducia non solo della maggioranza dei cittadini, ma di un'ampia maggioranza. Gli sviluppi degli ultimi giorni e mesi hanno dimostrato che questa fiducia e la mia efficacia sono state incrinate. Per questo motivo -ha continuato- non è più possibile che io ricopra ancora l'ufficio di presidente, nel modo in cui deve essere fatto tanto a livello nazionale che all'estero". Wulff - che appena ieri era stato ospite dell'Italia e aveva visitato il distretto industriale barese - ha poi riconosciuto di aver compiuto degli errori, ma si è giustificato dicendo di aver agito sempre in buona fede.
Vista dall'Italia, la vicenda assume connotati quasi incredibili, non solo per la ben nota familiarità che la classe politica coltiva con i direttori delle principali testate giornalistiche, ma anche per l'altrettanta scarsa sensibilità dimostrata dai nostri rappresentanti istituzionali in varie occasioni, di fronte alla contestazione di comportamenti ben più rilevanti, quando non di veri e propri reati. Di fronte alle dimissioni di Wulff, la distanza che separa l'Italia dalla Germania si moltiplica, facendo pensare più a quella che corre tra la Terra e Marte che non la Luna.
La cancelliera Angela Merkel si è rammaricata delle dimissioni del presidente federale, aggiungendo che il negoziato fra i partiti tedeschi comincerà già nelle prossime ore e si annuncia rapido. Al posto di Wulff potrebbe essere eletto il pastore evangelico Joachim Gauck, teologo ed ex dissidente della Germania Est, che Wulff aveva battuto meno di due anni fa, alla fine di giugno del 2010.
http://delleconomia.it/articoli/2012-02/germania-si-e-dimesso-il-presidente-federale.php
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