Il 2 agosto 1980 a provocare la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200 non è stata una bomba, ma "un mozzicone di sigaretta". L'associazione dei parenti delle vittime "è politicizzata" e il suo presidente, Paolo Bolognesi, "ha perso solo la suocera". Sono parole pesantissime quelle pronunciate da Licio Gelli, capo della Loggia P2, e Valerio "Giusva" Fioravanti, condannato in via definitiva per la strage, contenute nel documentario inedito "Un solo errore", regia di Matteo Pasi, proiettato per la prima volta il prossimo 30 luglio in piazza Maggiore. Parole che irrompono a Bologna a pochi giorni dal trentaduesimo anniversario della tragedia, che piombano su una città che, come recita lo striscione che apre ogni anno l'affollatissimo corteo verso piazza Medaglie d'oro, "non dimentica".
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