Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 5 luglio 2012
La strategia del terrore.
A chi non viene il terrore della scampanellata del postino?
Chi non teme di essere licenziato da un momento all'altro?
Chi non ha paura di uno sfratto imminente o di un pignoramento di stipendio?
Chi non ha paura che l'assottigliamento continuo dello stipendio o della pensione non gli permetta più di ottemperare agli obblighi che aveva assunto?
Viviamo nella costante paura che ci venga a mancare il terreno sotto i piedi: la tranquillità è, ormai, una chimera .
Ci stanno distruggendo mentalmente, economicamente.
Loro sono gli unici colpevoli della crisi che ci sta massacrando, perchè non l'hanno percepita in tempo o non l'hanno voluta annunciare in tempo, non è dato saperlo, ma resta il fatto che ne sono responsabili.
Ma a pagare il prezzo delle loro manchevolezze dovute alla loro incapacità, hanno deciso che dobbiamo essere noi.
Loro sono intoccabili e, nonostante siano consci di essere degli incapaci, restano ai loro posti, saldamente attaccati alle poltrone, per portare a termine gli accordi presi con chi li
ha sostenuti e li ha assurti a organizzatori e depositari del bene comune del quale dispongono a piacimento senza averne diritto alcuno.
A noi, nel frattempo, hanno tolto tutto.
Perchè quando ad un individuo togli la speranza in un futuro, la tranquillità di un lavoro che ti dia la possibilità di vivere dignitosamente, hai tolto tutto.
Non siamo nemmeno più capaci di reagire e ribellarci, ci hanno disarmati, ci hanno definitivamente spenti all'interno.
Ormai, con la strategia del terrore che ci hanno imposto, hanno preso possesso anche delle nostre esistenze.
Cetta.
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