Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
sabato 29 giugno 2013
E' di un cavallo del Pleistocene il più antico genoma sequenziato.
Risalente a 700.000 anni fa, quasi ai limiti teorici di conservazione del DNA, ha consentito di stabilire che la divergenza dei cavalli da zebre e asini è avvenuta intorno a quattro milioni di anni fa, il doppio di quanto finora stimato. Il confronto di questo antico genoma con quello dei cavalli domesticati moderni e con il cavallo di Przewalski ha anche permesso di identificare la probabile firma genetica del processo di domesticazione
Un significativo raffinamento della storia evolutiva del cavallo è stato ottenuto da un gruppo internazionale di ricercatori grazie al sequenziamento, sia pure a bassa copertura, del genoma di un equino vissuto circa 700.000 anni fa.
Il risultato – pubblicato su “Nature" in un articolo a prima firma Ludovic Orlando dell'Università di Copenaghen – è particolarmente importante perché dimostra la possibilità concreta di recuperare frazioni significative di genoma anche molto antico: il reperto da cui è stato ottenuto è infatti una decina di volte più antico di quelli dai quali era stato finora possibile ottenere una mappatura riguardante l'intera sequenza di DNA, e non solo di piccoli frammenti. Grazie a questi risultato ci si è quindi avvicinati di molto al limite teorico di sopravvivenza del DNA, che, secondo gli attuali modelli, in ambienti molto freddi sarebbe attorno al milione di anni.
Il genoma è estratto da un frammento osseo recuperato dal permafrost artico a Thistle Creek, nello Yukon, in Canada, attribuito a un cavallo vissuto nel Medio Pleistocene, Equus lambei. Dopo il sequenziamento, per la ricostruzione filogenetica i ricercatori hanno confrontato i dati ottenuti con quelli relativi a un cavallo del Tardo Pleistocene, risalente a circa 43.000 anni fa, di un cavallo di Przewalski (Equus ferus przewalskii), che è considerato l'unico membro del genere Equus ancora veramente selvaggio, di cinque razze del cavallo domestico (Equus ferus caballus) e di un asino (Equus asinus).
Le analisi hanno indicato che il lignaggio di Equus ha dato origine a tutti i cavalli contemporanei, alle zebre e agli asini fra i quattro e i 4,5 milioni di anni fa, vale a dire un tempo circa doppio a quello convenzionalmente accettato per il più recente antenato comune del genere Equus.
La divergenza fra le popolazioni equine attuali e il cavallo di Przewalski è comparsa invece fra i 38.000 e i 72.000 anni fa, senza alcuna traccia di successive contaminazione fra i due. Secondo i ricercatori alcune regioni del genoma dei cavalli domestici, relative principalmente al sistema immunologico e a quello olfattivo, mostrano chiari segni di essere state sottoposte a una forte selezione positiva, e alcune di esse, che indicano cambiamenti avvenuti su scale di tempi evolutivamente rapidissimi, potrebbero la firma genetica della domesticazione.
I ricercatori hanno anche scoperto tracce di diverse fluttuazioni delle dimensioni delle popolazioni equine nel corso degli ultimi due milioni di anni, che sembrano essere avvenute in coincidenza con periodi di forti cambiamenti climatici.
Nessun commento:
Posta un commento