Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 4 maggio 2014
Un giorno di normale follia: sanità, pro e contro.
Ieri, alle 10 circa squilla il telefono, era il reparto di Cardiologia interventistica ed emodinamica del Policlinico di Palermo che ci avvisava che si era liberato e reso disponibile un posto per una ecocardiodoppler con soluzione di contrasto, quindi, potevamo anticipare l'esame, per cui, ben consci della difficoltà di riuscire ad ottenere prenotazioni di questo tipo, ci precipitiamo sul posto con abbondante anticipo.
Arriviamo al Policlinico alle 11 - la visita era prenotata per le 13 - per ottemperare agli adempimenti del caso, renderci conto del posto - il Policlinico è in continuo riassetto-ristrutturazione e non è facile individuare i vari reparti - informarci su cosa avremmo dovuto fare per non perdere e/o far perdere tempo e per cercare di capire in cosa consistesse la soluzione di contrasto...da introdurre in vena, la cosa ci preoccupava non poco.
Chiediamo, ma ci rispondono che il medico, l'unico che può rispondere alle nostre domande, non c'è o è occupato in altro reparto....siamo alle solite.
Ci allontaniamo per allentare la tensione pre-visita;
facciamo una lunga passeggiata in attesa che si facciano le 13, mentre cerchiamo di dare una risposta alle nostre curiosità tramite internet.
Alle 12,30 siamo nuovamente al Policlinico, ci dicono di attendere. Ancora non sanno se il medico c'è...
Alle 13,30 ci fanno sapere che il medico c'è, è al secondo piano ed effettua visite; inseriscono, pertanto, il catetere in vena per la soluzione di contrasto.
Nel farlo, l'infermiera fa fuoriuscire un po' di sangue...inesperienza?
Dice che almeno così si è sicuri di aver centrato la vena.....
Alle 14 siamo ancora in attesa, ma ci fanno sapere che il cardiologo è già sceso e sta effettuando una visita.
Il soggetto della visita è un vecchio obeso, probabilmente raccomandato e amico del personaggio influente che lo accompagna; sento che il medico gli consiglia di non mangiare dolci e di tenere sotto controllo il colesterolo....io lo avrei semplicemente sgozzato per mancanza di educazione e di rispetto nei confronti di chi aspetta ed ha un regolare appuntamento - soffro di una forte sindrome di razzismo contro i maleducati, i disonesti, i cafoni, gli ignoranti, i presuntuosi, etc., etc......
Durante l'attesa, andando su e giù nel corridoio, mi rendo conto che le stanze del reparto sono tutte aperte e molto ben attrezzate; noto macchinari nuovi, all'avanguardia, ma inutilizzati, infatti non c'erano pazienti, e quei pochi medici che circolano, quasi tutti giovanissimi, forse specializzandi, non facevano nulla se non parlare tra loro.
L'ultima stanza a destra era anch'essa aperta, ci ho guardato dentro, era la farmacia.....tutti, passando, potevano prendere ciò che volevano.
I medici che arrivavano o andavano via, inoltre, si cambiavano nel corridoio dove erano piazzati gli armadietti. Mi è sembrato strano, poco rispettoso della privacy, specie per le donne.
Finalmente il medico si libera, si scusa con noi per il ritardo e ci invita a seguirlo al secondo piano dove, nel frattempo, hanno trasferito il macchinario da utilizzare (utilizzando gli ascensori e senza alcuna accortezza igienica, i lettini sono vecchi e malcombinati).
Ci fa entrare in una stanza e ci dice di attendere. Durante l'attesa notiamo un topolino che scorrazza tranquillo, ci guardiamo esterrefatti, ma decidiamo di non dire nulla per non provocare panico e mettere a repentaglio l'esame.
Ritorna il medico con un assistente il cui compito è quello di preparare ed iniettare in vena la soluzione di contrasto che altro non è che una soluzione fisiologica (acqua sterile) e piccole quantità di aria e di sangue del paziente in esame.
Noto che l'assistente, piuttosto maldestro, non ha i guanti, li metterà in un secondo tempo dopo un cenno piuttosto severo del medico.
Finalmente si fa la visita. Il medico sembra preparato, ci da tutte le spiegazioni del caso, e referta l'esame.
Nel frattempo si son fatte le 16.
Questa è la sanità in Italia, bisogna ritenersi fortunati se si incontra il bravo medico, quello coscienzioso che fa il suo lavoro con passione ed abnegazione, ma è sempre più difficile, ci sono troppi raccomandati, arrivati alla laurea con calci in culo e assunti per voti di scambio o per scambio di favori.
Qualcosa funziona, ma le falle sono ancora tante.
Valutare i pro e i contro è di facile deduzione.
Alla prossima.
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