martedì 22 settembre 2020

L'invasione delle cavallette. - Massimo Erbetti


 











Questa mattina, dopo la vincita del Sì al referendum, mi aspettavo di aprire la finestra e vedere l'invasione delle cavallette e invece nulla, tutto tranquillo, tutto scorre come ogni giorno. La dittatura non è arrivata e la democrazia non è stata tagliata, né tanto meno è in pericolo.
Il Sì ha vinto e il No ha perso, non era così scontato, o meglio non lo era dopo mesi di campagna elettorale senza esclusione di colpi, da parte di chi, questa riforma non la voleva...ma chi era che effettivamente non voleva il taglio? Nessun partito ci ha messo la faccia nella campagna per il No, nella mia città non c'era neanche un manifesto nelle plance elettorali, con su scritto vota No...nessun politico schierato, tranne rarissimi casi, niente di niente...eppure c'era un fronte invisibile immenso. Ma chi era allora per il No? La Lega era per il Sì, così come il PD e FdI e se sommiamo i voti dei quattro pariti (M5s, Lega FdI e PD) superiamo abbondantemente il 75%. I cittadini si sono organizzati da soli in una campagna senza confini per il No? Erano in disaccordo con chi avrebbe dovuto rappresentarli? Qualcosa non torna, qualcuno ha giocato sporco, ma chi? Chi in pubblico tifava Si è in privato No? E perché lo ha fatto? Non sarebbe stato più facile metterci la faccia?
Ma non è che per caso, qualcuno voleva far fare il lavoro sporco ai cittadini, lavandosene le mani come Ponzio Pilato?
Pensandoci bene, il taglio non è un attentato alla democrazia...chi decide oggettivamente che 945 parlamentari sono la giusta rappresentanza democratica e 600 non lo sono? Nessuno, nessuno lo ha dimostrato con dati oggettivi e smontata questa tesi, ai sostenitori del No, non rimaneva nulla in mano, solo un pugno di mosche. Che fare allora? La politica, anzi una "certa" politica, ha bisogno di più parlamentari..piu parlamentari, più soggetti da controllare...piu parlamentari, più soldi che entrano al partito...piu parlamentari, più voti...piu parlamentari più possibilità di spartizione...ma questa cosa non la puoi dire all'elettore, l'elettore si sentirebbe usato e allora? Allora la buttiamo sul fatto che se il No vince, si possono mandare a casa gli odiati grillini...gli incapaci grillini...i bibitari...i nullafacenti... Diamo una spallata al governo, ritorniamo a votare..."io Sono per il Sì" "Figurati se non sono per il Sì" "Come potrei essere contro?"...."Pero se vince il No, li mandiamo a casa"...questo è stato il mantra dei sostenitori occulti del No. Hanno creato odio verso il, M5s, per ottenere un tornaconto personale, se ne sono strafottuti delle reali ragioni, a loro interessava buttare giù il governo e non avendo i mezzi, vi hanno usato, il problema reale è che chi ha votato no (non tutti, ma la stragrande maggioranza dei casi) accecato dall'odio e dalla voglia di governare, non si è reso conto del favore che faceva a chi senza metterci la faccia, nell'oscurità, tramava...in primis prorpio contro di voi...
Il Sì ha vinto e il No perso, qualcuno si dimetterà? Qualcuno pagherà le scelte sbagliate? I cittadini con un secco 70%, hanno mandato un segnale inequivocabile. Lo scorso referendum, ha decretato la fine politica di Renzi, a chi toccherà questa volta? Perché statene certi, nonostante le chiacchere in un politichese comprensibile solo a loro, dove tutti vincono e nessuno perde... qualcuno ci lascerà le penne. 

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