Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 25 ottobre 2010
QUELLO CHE NON PASSA LA TV DI STATO
ci sono discariche vuote e attrezzature non utilizzate
intervista a Ganapini, assessore all’Ambiente della Regione Campania; a parco saurino (caserta) una discarica pronta, utile per napoli e caserta e capace per ben 6 mesi, ma inspiegabilmente vuota; attrezzature per i compost ancora imballate … e altro
Ganapini trasmette subito una sensazione di competenza (e di impotenza) e giustamente colloca le discariche all’ultimo posto nella strategia complessiva di risoluzione del problema napoletano; in piena congruità con le direttive europee sull’ambiente
questo video farebbe bene a vederlo qualche fumoso blogger avellinese che pontifica seduto sul cerasiello di casa sua senza sapere manco dov’è il formicoso; insieme al bloegger anche il direttore di un’emittente televisiva avellinese pensa ed esterna ormai come gran parte dei napoletani: facimm u buco ngoppa a muntagna … ed evitiamo di affogare nella merda che produciamo in città … queste persone dovrebbero essere più attente a non affogare anche nella loro stessa merda mediatica
-dopo il video una serie di foto aeree per capire la geografia delle discariche in campania-
Predicare bene e razzolare male.
L'avete sentita la Gabanelli? Ogni volta che al governo s'insedia il "coso" aumentano smisuratamente le spese e, quindi, anche il debito pubblico.
Ma quel che fa girare le paturnie maggiormente è che, mentre il debito pubblico aumenta a dismisura, diminuiscono i servizi che dovremmo ricevere in cambio.
Da quando c'è "coso" a decidere, tutto va a rotoli! L'ingente quantità di soldi che entra nelle casse dello stato prende mille rivoli trasversali, si perde in un oceano di collusioni e mazzette.
L'avete sentito che gli unici a pagare le tasse siamo noi stipendiati e pensionati?
Avete sentito che i grandi evasori fiscali hanno mille modi per evadere oltre ad altre mille agevolazioni?
Ma che aspettiamo a chiedere lo scioglimento delle camere?
Questo governo ci sta portando al fallimento totale, noi non abbiamo un governo, abbiamo un'associazione a delinquere che fa affari con i proventi delle nostre tasse.
Si praticano tagli alla scuola pubblica e si concedono 350mila euro alla scuola privata della moglie di Bossi, si chiudono commissariati di polizia e si concedono 500mila euro per la ristrutturazione di una chiesa.
Pensate sia ancora giusto affidare le nostre finanze ad un essere indegno che di giorno fa il ministro e la notte il consulente finanziario?
domenica 24 ottobre 2010
In manette Giuseppe Spadaccini l’uomo di Bertolaso “nei cieli”.
L'imprenditore pescarese affidatario dell'appalto per gestire la flotta dei Canadair della Protezione Civile è rimasto coinvolto in un'operazione della Guardia di Finanza per evasione fiscale internazionale da circa 90 milioni di euro
53 anni, abruzzese di Chieti, nipote di Felice, vecchio notabile democristiano, Spadaccini da tre giorni è in carcere con l’accusa di essere a capo di un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, un gruzzolo da 90 milioni di euro sottratto allo Stato. In parte, le società di Spadaccini, dalle casse pubbliche ricevevano il lavoro e alle casse pubbliche sottraevano denaro. Un mago, visto che riusciva anche a non pagare chi lavorava per lui in un settore delicato come quello dello spegnimento degli incendi. Con lui nell’inchiesta altre 23 persone, tutti rispettabilissimi professionisti che garantivano a Spadaccini l’aiuto per creare società fittizie all’estero, nel paradiso fiscale di Madeira in particolare, dove venivano accumulati i fondi neri. Ventiquattro le persone finite sotto inchiesta, di loro tredici sono agli arresti. Spadaccini non ha perso tempo: attraverso il suo avvocato, Sebastiano Ciprietti, ha già presentato ricorso al tribunale del riesame contro l’ordinanza del gip del tribunale di Pescara Guido Campli.
La storia di Spadaccini e della Sorem non nasce in questi mesi. Già nel 1997 la società che oggi è finita nella bufera giudiziaria, iniziò ad avere i primi problemi, proprio quando strappò l’appalto alla Sisam, società che all’epoca era controllata dall’Alitalia. Spadaccini, che insieme a Bud Spencer, all’anagrafe Carlo Pedersoli, controllava la società di Aerotaxi Air Columbia e che ancora prima aveva gettato le basi per la nascita di AirOne, presentò l’offerta nove minuti dopo la chiusura della gara d’appalto indetta dalla Protezione civile, guidata allora da Franco Barberi. Ma la Sorem ottenne tuttavia l’appalto attraverso una trattativa privata, nonostante la società non avesse piloti, esperienza né strutture per la manutenzione degli aerei.
Sulla scia di troppe difficoltà la Protezione Civile decide che a fine 2003, quando scadrà il contratto, l’ appalto alla Sorem non sarà rinnovato. Il direttore della Protezione Civile, Guido Bertolaso, fa trapelare l’ intenzione di indire una gara europea. E la battaglia riprende. Su due fronti, quello operativo e quello politico. La Sorem ha ormai 66 piloti, tra cui 8 canadesi, due francesi e un greco, gestisce 14 Canadair, e il servizio comincia a funzionare. Nel frattempo ben 130 parlamentari di Forza Italia e An, primo firmatario Fabrizio Cicchitto, scrivono a Berlusconi, denunciando le intenzioni discriminatorie contro la Sorem. Che diventa, sempre nel frattempo, uno dei principali inserzionisti pubblicitari dell’ Avanti, l’ organo dei socialisti confluiti in Forza Italia.
Così Spadaccini e la Sorem vanno avanti. Nel frattempo l’ingegnere abruzzese costruisce un piccolo impero dell’aviazione. La società oggi gestisce 19 Canadair della Protezione civile ed è proprietaria di altri 8 velivoli che vengono usati di supporto a terzi. Nell’azienda capogruppo, la Aeroservices Group, ci sono una serie di società per la manutenzione per grandi e piccoli aerei (la società San), una compagnia di voli di linea, executive e charter (ItAli) e addirittura una società pèer la formazione di piloti e tecnici aeronautici, la AirColumbia. Un gruppo da 90 milioni di euro all’anno di fatturato (solo casualmente la cifra coincide con quella evasa) e 500 dipendenti, molti dei quali senza stipendio da mesi, anche se questa volta Cicchitto non si è fatto portatore di nessuna lettera al premier Berlusconi.
Oltre a Spadaccini, gli ordini di custodia cautelare in carcere riguardano Francesco Valentini, avvocato, 44 anni, due cittadini portoghesi e un canadese ancora ricercato. Ai domiciliari sono stati posti, invece, il notaio pescarese Massimo D’Ambrosio, ritenuto “complice a tutti gli effetti di Spadaccini», colui che stipulava tutti i rogiti e «si prestava a riciclaggio di denaro”. Tra i nomi noti anche quelli di Leonardo Valenti, consulente pescarese, ex amministratore delegato del pastificio Delverde, e il commercialista di Chieti, Giacomo Obletter. Tra gli altri arrestati: Arcangela Savino, moglie di Valentini, e quattro collaboratori di Spadaccini: Gianfranco Bucci, Dante Silvi, Angela Fabrizio e Giordano Senesi.
Nell’ambito dell’operazione, che conta in totale 24 indagati, sono stati effettuati sequestri per quasi 12 milioni di euro. Sono stati posti sotto sequestro in particolare immobili per circa 6 milioni 800 mila euro di cui 5 a Pescara, 2 a Milano, 2 a Roma, 32 in un residence di Porto Rotondo, 2 a Gissi (Chieti); diritti d’uso su beni immobili pari a circa 250 mila euro; titoli societari per circa 3 milioni 700 mila euro delle società Sorem Srl, San Srl, e Air Columbia srl, detenute da Spadaccini direttamente e tramite la società Bytols; conti correnti bancari attivi riconducibili a Spadaccini per un valore superiore a 408 mila euro; uno yacht di 21 metri del valore di circa 516 mila euro, sempre in uso a Spadaccini.
di Emiliano Liuzzi
Don Vito e il prestito per l'azienda di Berlusconi
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L’ex direttore della B. Popolare: “Nell’86 Ciancimino e Dell’Utri mi chiesero 20 miliardi”.
di Silvia Cordella - 23 ottobre 2010.
“Dell’Utri mi disse: ‘Abbiamo problemi al Nord con il sistema bancario’ e ‘con l’amico Ciancimino’ volevamo ‘sentire cosa si può ottenere dalle piccole banche siciliane’.
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