mercoledì 20 giugno 2018

Ministro Tria: "Tasse troppo alte".


Il ministro dell'Economia Giovanni Tria

13mila sconosciuti al fisco e mille grandi evasori. Le "scoperte" della GdF.


"I recenti dati diffusi dall'Istat relativi al Pil confermano che l'economia italiana è in ripresa. Rimangono però elevate la pressione fiscale in rapporto al Pil e l'evasione fiscale contributiva, che nelle stime 2015 era di 110 miliardi di euro. La recessione ha indebolito la capacità di crescere e competere e ha generato una diffusa disaffezione nelle autorità". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria alla celebrazione del 244simo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.
L'impegno del governo - ha affermato Tria - è per "un più efficace contrasto all'evasione e alle frodi nella consapevolezza che solo da un contrasto efficace dell'illegalità possono derivare maggiori risorse per sostenere la crescita dell'economia". Dal contrasto all'evasione fiscale, secondo il ministro, possono derivare risorse anche "per la riduzione della pressione fiscale".
Il ministro è intervenuto alla festa della GdF, durante la quale sono stati presentati i dati relativi all'evasione. Due miliardi e 300 milioni, più di due milioni a testa: è quanto hanno sottratto al fisco i mille grandi evasori scoperti dalla Guardia di Finanza dal 1 gennaio del 2017 al 31 maggio di quest'anno. I Finanzieri hanno anche individuato quasi 13mila evasori totali e contestato 23mila reati fiscali.
Dei 2,3 miliardi evasi dai grandi evasori, che non sono piccoli artigiani, commercianti o imprenditori ma soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e spesso anche della consulenza di studi tributari, più della metà - 1,3 miliardi - sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato.
Da gennaio 2017 sono stati scoperti anche 12.824 evasori totali, soggetti del tutto sconosciuti al fisco, che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva. I finanzieri hanno inoltre portato alla luce quasi 23mila reati fiscali - il 67% dei quali riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile - e denunciato 17mila persone, di cui 378 arrestate.
Infine, sono 30.818 i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro.
Questi, in sintesi, i dati presentati dalla GdF:
Appalti irregolari per 2,9 miliardi, danni all'erario per 5 miliardi, mille grandi evasori che hanno sottratto al fisco 2,3 miliardi, più di due milioni a testa. Sono i dati principali di 17 mesi di attività della Guardia di Finanza - dal 1 gennaio 2017 al 31 maggio 2018 - resi noti in occasione della festa del Corpo.
APPALTI IRREGOLARI PER 2,9 MLD, 40% GARE - Nel settore appalti la GdF ha scoperto irregolarità sull'aggiudicazione del 40% delle gare esaminate. Oltre 6mila i denunciati per reati in quest'ambito e delitti contro la P.a., 644 dei quali arrestati; 600 milioni di euro sequestrati. Su un totale di gare sottoposte a controllo per 7,3 miliardi, il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 2,9 miliardi.
DANNI ERARIO PER 5 MLD - Sono 8.400 le persone responsabili di un danno erariale individuate, per un ammontare di 5 miliardi. Il dato si focalizza su un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che operano nel settore pubblico procurando danni all'erario.
1.000 GRANDI EVASORI - Due miliardi e 300 milioni, più di due milioni a testa: è quanto hanno sottratto al fisco i mille grandi evasori, soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e della consulenza di studi tributari, non certo piccoli commercianti, artigiani o imprenditori. Più della metà di questi soldi - 1,3 miliardi - sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato. Scoperti anche 12.824 evasori totali che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva e contestati quasi 23mila reati fiscali - il 67% dei quali riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile - 30.818 sono invece i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro.
FRODI COMUNITARIE - Negli ultimi 17 mesi la Guardia di Finanza ha scoperto frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario per oltre 1,5 miliardi di euro. Si attestano a 175 milioni le frodi nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 12.741, con l'esecuzione di oltre 40.000 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.
SANITA', FURBETTI TICKET OGNI 10 CONTROLLI - Le Fiamme Gialle hanno effettuato controlli mirati in ambito sanitario per scoprire i "furbetti" del ticket, settore nel quale sono state individuare "sacche" di irregolarità nel 90% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto. Per quanto riguarda poi gli aiuti economici e i servizi sociali di assistenza verso cittadini in condizioni economiche e sociali di disagio, il 39% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.
MAFIA E TERRORISMO - Le indagini patrimoniali contro le mafie hanno portato alla confisca di beni e valori per 2 miliardi. Altri 3 miliardi sono stati sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a 4,6 miliardi. 
Tre miliardi il valore del riciclaggio accertato, somme intercettate grazie a circa 1.300 indagini, da cui sono scaturite denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 2.508 persone, 284 delle quali poste agli arresti. Delle oltre 131.600 segnalazioni di operazioni sospette esaminate, 38.600 sono state sottoposte a indagini più approfondite e 756 sono risultate attinenti al finanziamento del terrorismo internazionale.
IL MERCATO DEL FALSO - Sono 264 milioni gli articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle tra quelli contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri e i prodotti alimentari con marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere su origine e qualità. Oscurati o sequestrati anche 521 siti internet, utilizzati per commercializzare on line merce contraffatta.