

Auguro a tutti un 2010 felice, tranquillo, foriero di novità eclatanti e positive.
Auguro a tutti uno strabiliante e sfavillante 2010!
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
Il caso di Stefano Cucchi si infittisce..........
Le immagini si commentano da sole.
Lui, dopo essere stato infilato in macchina, esce e sale sul predellino della vettura in segno di sfida.
Insano di mente chi lo ha colpito o lui con quello che fa e dice?
A riprova:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=415400502b1fd4fa
Incredibile, ma vero.
Durante un convegno a Pescara, il presidente della Camera non sa che i microfoni sono apertie parla a ruota libera con un magistrato suo amico. E spiega le sue opinioni sul premier.
"Lui confonde la leadership con la monarchia assoluta... il consenso popolare che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità..."
ROMA - Il 6 novembre scorso il presidente della Camera Gianfranco Fini partecipa a Pescara alla giornata conclusiva del "Premio Borsellino".
In quell'occasione discute con il procuratore della Repubblica Nicola Trifuoggi che è seduto accanto a lui.
Tra i due c'è una conoscenza di antica data.
Fini, convinto che la conversazione si svolga a microfoni spenti, parla delle vicende di stringente attualità, tra cui quelle che riguardano Silvio Berlusconi, le sue inchieste giudiziarie e le rivelazioni del pentito Spatuzza.
Si tratta di una conversazione dai toni colloquiali nella quale, tuttavia, il presidente della Camera ribadisce alcuni concetti espressi più volte anche in sedi istituzionali.
Fini: "A Scampia c'è un altro sacerdote che si chiama Don Aniello e di cognome Mancaniello, ed è un personaggio come questo (ndr Don Luigi Merola). Una volta è venuto un guappo e lui gli ha detto 'Io non sono un prete, so un mancaniello!'" Subito dopo il presidente della Camera indica a don Merola, che si lamentava del fatto di non essere ancora mai riuscito ad incontrare il ministro Gelmini, il suo segretario personale.
Fini: "Qualche giorno fa rileggevo un libro sull'Italia giolittiana e a Giolitti, che era considerato il ministro della malavita, un oppositore gli disse: 'Lei rappresenta lo stato... participio passato del verbo essere'. Efficace, no?"
Trifuoggi: "Potrebbe essere riesumata"
Fini: "Infatti non escludo di farlo, citando la fonte... prima o poi lo faccio" **********
Fini (riferendosi ad Aldo Pecora): "Lui è un creativo nato, perché il movimento lo ha chiamato 'Ammazzateci tutti'... e sì... il talento è quello"
Pecora nell'ambito del suo discorso afferma: "Noi siamo di passaggio, qua nessuno è eterno, non si vive in eterno" E allora Fini commenta: "... se ti sente il Presidente del Consiglio si incazza" **********
Fini: "Sono un ragazzaccio io... come dicevano i greci... poco se mi giudico molto se mi confronto... è così, sembra una battuta invece è una massima di vita. E' l'umiltà e nello stesso tempo la consapevolezza di vivere" **********
Fini: "Per i ragazzi come questi (riferendosi a Pecora) .. è chiaro che una delusione a 23 anni, non alla nostra età, ti toglie qualunque possibilità di credere nella vita" **********
Fini, rivolgendosi a Pecora: "Con la giacca e la cravatta sei ancora più bravo" **********
Fini: "E' che con i ragazzi non parli con le parole ma con gli esempi" **********
Fini: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza (ndr il pentito Gaspare Spatuzza)... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"
Trifuoggi: "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"
Fini: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di ... (ndr Berlusconi?)... uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."
Trifuoggi: "Pare che basti, no"
Fini: "Pare che basti"
Trifuoggi: "Però comunque si devono fare queste indagini"
Fini: "E ci mancherebbe altro"
Fini: "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo...
Trifuoggi: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"
Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto" **********
Fini applaude Nino Di Matteo ed esclama "Bravo" Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia di Palermo, con il collega Antonio Ingroia, sta raccogliendo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino (ndr figlio di Vito) sulla trattativa avvenuta nel '92 fra Cosa nostra e pezzi dello Stato. E' inoltre PM del processo Mori.
(1 dicembre 2009)
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-19/fuorionda-fini/fuorionda-fini.html
Tira una brutta aria un rete. L'amico blogger byoblu consiglia di fare un backup del suo ultimo articolo.
Obbligato.
C’era un tempo in cui gli amici non erano amici, e non mangiavano più nello stesso piatto.
C’era un tempo in cui un partito accusava un imprenditore del nord di avere edificato il suo impero con i soldi della mafia. C’era un tempo in cui un direttore di giornale decise che era giunto il momento di dare a tutti una lezione di giornalismo.
Quel tempo era mercoledì 8 luglio 1998. Quel direttore era Max Parisi, alla guida de La Padania, l’organo di partito della Lega. Gli amici che non erano amici, erano Umberto Bossi e Silvio Berlusconi. Il partito era la Lega Lombarda e l’imprenditore del nord accusato di essere mafioso era proprio Silvio Berlusconi (lo so, non l’avreste mai detto). La lezione di giornalismo, invece, consisteva in una serie di domande per chiedere conto a Silvio Berlusconi del suo passato e del suo presente imprenditoriale. Il titolo era “Berlusconi Mafioso? 11 domande al Cavaliere per negarlo”. Ma le domande pubblicate erano solo 10. L’undicesima, la domanda che non c’era, nessuno la conobbe mai. Forse perché giorno venne che i due ex-amici, poi divenuti nemici, d’improvviso fecero inspiegabilmente ...la pace.
La conseguenza di questo abbraccio fraterno, degno di Carramba Che Sopresa!, fu che tutti i violenti attacchi portati da La Padania al Cavaliere cessarono come per incanto. Tutte le tracce vennero minuziosamente cancellate dagli archivi web del quotidiano leghista, e Max Parisi venne premiato con un incarico al TG2.
Ma la rete non perdona. Lo diciamo sempre. Qualcuno ha recuperato da archive.org gli articoli originali, immortalati per voi e per tutti, in remissione di ogni reticenza. E così, nella magnificenza del TechniColor, possiamo vedere cose come la foto di Berlusconi insieme alle foto di Totò Riina, Giovanni Brusca, Pippo Calò, Tano Badalamenti ed altri personaggi del tutto innocui, campeggiare sotto il titolo: BACIAMO LE MANI.
Continua su:
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/