Mentre Bloomberg ci comunica che la Russia sbanca con le entrate derivanti dalla vendita di gas e petrolio e piazza un +21% rispetto all'anno scorso, l'Unione Europea commissiona al discepolo Mario Draghi un "rapporto sulla competitività".
Lui si presenta con un piano di guerra che sembra scritto al Pentagono: intanto dice che bisogna semplificare la vita all’industria delle armi, poi chiede che vengano rimossi i divieti per le aziende per spalancare le porte dei finanziamenti UE compresi quelli della banca centrale europea e infine mette nero su bianco che le politiche green tutto sommato vanno bene, però per le armi bisogna chiudere non solo un occhio, bensì tutti e due.
Stiamo parlando di quel personaggio che è stato l'ideatore delle sanzioni che hanno affossato l'Europa e fatto il solletico alla Russia. Nonostante tutto ce lo ritroviamo di nuovo che gironzola per le stanze di Bruxelles ovviamente senza aver mai preso mezzo voto per presentare piani di sviluppo economici. O forse istanze di fallimento dell'UE visto che tutto ciò che tocca alla fine diventa un dramma per i cittadini.
Uno come lui, e non mi stancherò mai di dirlo, dovrebbe essere preso a pesci in faccia e accusato di alto tradimento. Altro che piani e cazzate varie! A proposito, ve lo ricordate il famoso Price Cap? Ci hanno rotto le balle per oltre un anno con questa super idea del discepolo. Adesso che la Russia, grazie a una grande economista, tale Elvira Nabiullina che vale mille mila Draghi è riuscita a vanificare sanzioni e Price Cap, miracolosamente non se ne parla più.
Però in compenso abbiamo abbiamo l'argomento del mese che ha trasformato il dibattito pubblico in un programma di Barbara D'Urso...
T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 5 settembre 2024
Il grande ritorno del guerrafondaio. - Giuseppe Salamone
Al Haid Al-Jazil in Yemen.
Hai mai pensato a come sarebbe vivere su un immenso blocco di pietra, in bilico a 150 metri dal suolo? Al Haid Al-Jazil in Yemen, questo non è solo possibile, ma è una vera e propria realtà!
Immagina le case erette con mattoni di fango e pavimenti di legno, appollaiate sui bordi di un altipiano nel mezzo del deserto. Nonostante la loro complessità, queste dimore sono ben lontane dall'essere primitive. Le tecniche costruttive locali hanno permesso la creazione di case persino di 11 piani! Anche la pioggia non riesce a scalfirle: sono progettate per resistere e restano in piedi, indipendentemente dalle condizioni meteo.
Alcune di queste affascinanti strutture possono vantare più di 500 anni di storia - un'autentica lezione di ingegneria resiliente e di adattamento al territorio. E la “vista mare”? Non proprio, ma un panorama a 360 gradi sulla sterminata vallata del Wadi Dawan ti assicuro che, per un po', ti farà dimenticare l'oceano.
A volte, le invenzioni più innovative arrivano da luoghi inaspettati. Ora immagina cosa potremmo imparare da questa incredibile comunità yemenita! E magari, un giorno, viaggiare lì per ammirare di persona queste meraviglie architettoniche. Hai mai pensato a qualcosa di simile prima di oggi? Forse no. Ma questo è il bello delle curiosità, ti portano sempre dove meno te l'aspetti!
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