lunedì 5 agosto 2024

Da Tumulo neolitico a Bunker: La lunga storia della Hogue Bie.

 

La Hougue Bie è una delle strutture antiche più spettacolari presenti in Europa. Hougue deriva da una parola norrena che significa ''tumulo''.
Si trova sull'isolotto di Jersey, davanti alle coste della Normandia e nacque come sito di un tumulo funerario neolitico intorno al 3500 a.C.
Il tumulo copriva una tomba a corridoio (orientata per ricevere i raggi del sole e illuminare i recessi più remoti della camera durante gli equinozi) e una camera funeraria.
Sebbene non fosse utilizzato principalmente per le sepolture, il sito è una delle tombe a corridoio meglio conservate al mondo e aveva probabilmente uno scopo più complesso che comprendeva una serie di funzioni rituali e cerimoniali.
Rimase aperta e utilizzata per diversi secoli, prima che la tomba venisse definitivamente sigillata e il sito abbandonato.
Il sito venne cristianizzato nel XII secolo : una cappella venne costruita sulla sua cima e rimase in uso fino al 1520. Nel 1780 la cappella venne trasformata in abitazione, in seguito abbandonata.
Durante la Seconda Guerra mondiale venne utilizzato come bunker dalle truppe tedesche che sfruttarono al meglio la presenza di una rete fittissima di tunnels pre-esistenti causando però ingenti danni archeologici. Costruirono una torre di osservazione di 8 metri in cima a l tumulo e un bunker in cemento oggi trasformato in un museo dell'occupazione dove sono esposti oggetti commemorativi dei lavoratori provenienti da tutta Europa costretti a costruire difese a Jersey durante l'occupazione tedesca.



















https://www.facebook.com/photo/?fbid=792570593089557&set=pcb.792570686422881

XXIV DINASTIA.

 

Secondo Sesto Africano ed Eusebio di Cesarea il suo nome era Bocchoris ma nella sua terra, l'Egitto, era conosciuto come Wahkara Bakenrenet, il Faraone.
Non sembra avere regnato più di 5 o 6 anni al massimo ma nel VIII secolo a.C, in Egitto, data la situazione, regnare di più, sarebbe stato molto complicato.
Vada come vada sia Diodoro Siculo che Plutarco ci tramandano che era un Sovrano accorto e lungimirante in patria ma fuori era stretto tra due fuochi, a sud dai nubiani e a est gli assiri guidati da Sargon II, situazione dalla quale uscire indenne sarebbe stato un colpo di fortuna incredibile che a lui non toccò in quanto, sempre secondo Sesto Africano, fu catturato dopo uno scontro per essere poi bruciato vivo.
Per fartela breve è meglio andare al museo archeologico di Tarquinia e metterci comodamente a guardare questi due meravigliosi oggetti, una situla in faience del 700 a.C e la collana, sempre in faience, ornata da divinità egizie.




La faience era più o meno un impasto di terra variamente argilloso, ricoperto di smalto che per questo motivo gli egiziani del tempo lo chiamavano "la brillante".
Ebbene, questi due oggetti erano parte del corredo funerario di una nobildonna etrusca della Tarquinia del VII secolo a.C, un sepolcro che fu scavato senza alcun criterio scientifico alla fine del XIX secolo con il solo scopo di impossessarsi del ricco corredo al suo interno.
Comunque, secondo la descrizione che ne fece lo studioso W. Helbing, questa tomba rinvenuta nella Necropoli detta dei Monterozzi, era accessibile attraverso un dromos e una porta in origine chiusa da pesanti lastre di nenfro e presentava al suo interno un bancone scavato nel tufo posto lungo la parete di sinistra, sul quale era stato deposto il corpo della nobile e presentava un tetto a ogiva, una tipologia di sepoltura assai diffusa in quella parte della Etruria meridionale.
Oltre questi reperti c'erano altri vasi di tipo orientalizzante, vasi dipinti di tipo cumano-etrusco, oggetti in bronzo e in oro e un cartiglio con il nome in geroglifici del Faraone egiziano Bkrnf, Bakenrenef appunto, che i greci chiamavano Bokchoris e i romani semplicemente Bocchoris.
Questi meravigliosi oggetti, a prescindere da una possibile ma non certa mediazione sarda, testimoniano le relazioni commerciali tra l'Etruria e le regioni del mediterraneo orientale, documentate già tra la fine del IX secolo e gli inizi del VIII secolo a.C.
Scambi commerciali e culturali che ovviamente includevano anche questi meravigliosi "orientalia" tra i quali non può mancare la superba patera nella ultima foto che non esito ad aggiungere, in argento dorato, rinvenuta nella tomba Bernardini (Palestrina) risalente al 675 a.C, ora esposta al museo di villa Giulia a Roma.
Patera di cui parleremo in seguito
Tuo Grillo


Guelta d'Archei, oasi in Ciad. - Ahmed Mostafa Ali

Sembra incredibile, ma qui siamo nel bel mezzo del Sahara, Guelta d'Archei è un'oasi in Ciad dove le tribù nomadi portano i loro cammelli a refrigerarsi dopo aver attraversato il deserto. Qui si trova ancora una piccola popolazione di coccodrilli del Nilo, sopravvissuta dall'era del "Sahara Verde". La cattiva notizia è che per raggiungere questo eden occorrono 4 giorni di viaggio, partendo da N'Djamena, la capitale del Ciad.
📷 Ahmed Mostafa Ali / Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0)

https://www.facebook.com/photo/?fbid=889978839830542&set=a.639209451574150

La "Signora di Caviglione"

 

La "Signora di Caviglione" è una donna vissuta circa 24.000 anni fa. È stata scoperta il 26 marzo 1872 durante gli scavi guidati da Emile Riviere nella grotta di Caviglione, parte del sito archeologico Balzi Rossi, situato al confine italo-francese di Ventimiglia. #Archeologia #StoriaAntica

Durante questi scavi, è stata trovata una sepoltura che in passato era attribuita all'"uomo di Menton". Tuttavia, grazie all'esame del DNA, si è scoperto che lo scheletro apparteneva in realtà a una donna di alta statura, tra 170 e 172 cm, che aveva circa 37 anni e aveva avuto figli. #StoriaUmana #RicercheScientifiche

Questa donna faceva parte della cultura epigravettiana, sviluppatasi in un periodo caratterizzato da un clima freddo e secco tipico della fase finale della glaciazione Würm. #Preistoria #Glaciazione

Un dettaglio affascinante della sua sepoltura è una fascia ornamentale decorata con 300 conchiglie di Ciclope neritrea, un mollusco marino delle spiagge sabbiose. Queste conchiglie erano forate per essere legate insieme, e sui bordi c'era una frangia di denti rossi di cervo (Cervus elaphus). #ArtePreistorica #DecorazioniAntiche

Il corpo era coperto di ocra rossa, sepolto sul lato sinistro, rivolto verso ovest, con le mani vicino al viso e le gambe piegate. Questa donna potrebbe aver avuto un ruolo speciale nella sua società, forse come sciamana, e la sua sepoltura potrebbe essere stata cerimoniale. #SocietàAntiche #RitiFunerari