domenica 2 gennaio 2011

Finocchiaro, indagine a Catania sull’appalto al marito.




Lo scorso 15 novembre la senatrice capogruppo PD Anna Finocchiaro è presente all’inaugurazione del presidio territoriale di assistenza di Giarre. L’appalto, del valore di 1,7milioni di euro (finanziamenti pubblici) è stato affidato senza gara alla Solsamb Srl, amministrata da suo marito, Melchiorre Fidelbo. Ora però la Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti, la Procura di Catania ha aperto un fascicolo e gli ispettori regionali, con una relazione, hanno concluso che tutta la procedura “è illegittima”.

Facciamo un passo indietro: nel luglio 2007 vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida ministeriali per i progetti del Piano Sanitario Nazionale benedetto dall’allora ministro Livia Turco. Un mese dopo, il consorzio Sanità Digitale presenta il progetto per la Casa della Salute di Giarre, dal costo di € 1,2mln. Al suo interno ci sono, con quote del 5%, il dipartimento di Anatomia dell’Università di Catania guidato dal Prof. Salvatore Sciacca, l’Azienda Sanitaria 3 di Catania guidata ai tempi dal manager Mpa Antonio Scavone; la Tnet Srl con il 40% e la Solsamb Srl amministrata dal marito di Anna Finocchiaro che detiene il 50%.

Caduto il governatore siciliano Totò Cuffaro, però, scatta la rivoluzione sanitaria del suo successore Raffaele Lombardo. In Sicilia non servono “Case della Salute” ma “Presidi Territoriali di Assistenza”. Carte alla mano è necessaria una rimodulazione. E i costi lievitano: 20mila€ per lo studio del territorio, 420mila per il “project management”, 50mila per l’assistenza al progetto hardware ed 1,2milioni per i “software diversi”. Il totale lordo sale a € 1.690.000, esclusi i costi gestionali non previsti, “con un incremento – scrivono adesso gli ispettori della Regione – del 17% rispetto al progetto del 2007”.

La lievitazione dei costi si accompagna con un passaggio di consegne: il consiglio di amministrazione del consorzio Sanità Digitale stabilisce che tutti i proventi saranno attribuiti alla Solsamb Srl del marito di Anna Finocchiaro. Piccolo particolare: in tre anni nessuna gara pubblica è stata bandita.

Il 30 luglio 2010 l’Azienda sanitaria 3 guidata dal manager Giuseppe Calaciura, militante dell’Mpa di Raffaele Lombardo, sigla la convenzione con la Solsamb. Poco tempo dopo il Pd entra in giunta con Lombardo forte del sostegno della senatrice democratica. E così si arriva al paradosso: il 15 novembre, per inaugurare il presidio sanitario, si ritrovano insieme due mondi storicamente distanti, anche solo ricordando che nel 2008 Anna Finocchiaro si era candidata alla presidenza della Regione siciliana contro Lombardo (e il centrodestra).

Nella foto a lato è immortalato il taglio del nastro della “Casa della Salute” di Giarre, Comune roccaforte dell’Mpa. Il primo a sinistra con i baffi e la cravatta è Melchiorre Fidelbo, marito della senatrice democratica, amministratore della Solsamb Srl, accanto a lui c’è il manager autonomista Giuseppe Calaciura che ha siglato la convenzione, segue Teresa Sodano, sindaco di Giarre pupillo di Raffaele Lombardo, quindi Massimo Russo, magistrato assessore regionale alla Sanità, e poi al centro ci sono Anna Finocchiaro e l’ex ministro Livia Turco, ideatrice delle Case della Salute.

Sotto i flash dei fotografi scattano le proteste dei cittadini di Giarre perché da poche settimane è stato chiuso l’ospedale principale. “Anna Finocchiaro…Vergogna!”, gridano, il filmato è rimbalzato sul web, all’improvviso la senatrice si avvicina ai manifestanti e chiede: “Vergogna di che?”. Accanto a lei c’è il marito amministratore dell’azienda che ha vinto l’appalto senza gara.

LA RELAZIONE DEPOSITATA. Gli ispettori regionali inviati dall’assessore Massimo Russo hanno stilato una relazione di dieci pagine, adesso finita in commissione Sanità. L’appalto della Solsamb sarebbe stato affidato in violazione del D.lgs 163/2006 e “dei principi di libera concorrenza – scrivono gli ispettori – parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità”. Secondo gli ispettori, l’affare avrebbe “violato il Codice degli appalti” trattandosi di importi di rilevanza comunitaria “e non rientra nei casi di esclusione”.

Gli ispettori intervengono anche sul passaggio di consegne tra il Consorzio Sanità Digitale partecipato dalla Solsamb e la stessa Solsamb: “in ordine a ciò – si legge nella relazione – occorre rilevare che tale attribuzione caratterizza la fornitura quale “esternalizzazione” che, come è noto è espressamente vietata dall’art.21 della legge regionale 14 aprile 2009 n.5 che dispone che “è fatto divieto alle aziende del servizio sanitario regionale o agli enti pubblici del settore di affidare mediante appalto di servizi o con consulenze esterne, l’espletamento di funzioni il cui esercizio rientra nelle competenze di uffici o di unità operative aziendali”.

“Sulla base della documentazione acquisita – conclude la relazione – e delle analisi svolte, con riguardo anche agli atti assessoriali propedeutici al procedimento autorizzativo, si ritiene che il provvedimento di affidamento a privati dell’organizzazione ed informatizzazione del PTA, da parte dell’Asp di Catania, evidenzi i profili di illegittimità, come sopra esposti”. Su questi presupposti è stata annunciata da Massimo Russo la revoca imminente dell’appalto.

L’amministratore unico della Solsamb srl, Melchiorre Fidelbo, ha chiesto un’audizione alla Commissione Sanità dell’Ars dicendosi “a disposizione per avere l’opportunità di descrivere e far comprendere il rilievo scientifico che il progetto sperimentale di “Casa della salute” rappresenta per la sanità Siciliana”. Contemporanemte Fidelbo ha annunciato ricorso al Tar sostenendo che la gara d’appalto non era necessaria perchè si trattava di “opere dell’ingegno” e che non esisterebbe alcuna connessione tra la vicenda e il ruolo politico della moglie presente all’inaugurazione. Ha anche osservato che “il clima che si e’ voluto instaurare di strumentalizzazione politica non consente uno sviluppo compiuto e sereno del progetto a 3 o 5 anni”, minacciando querele agli organi d’informazione siciliani.



La fregatura l'ha presa Grillo. - di Sonia Toni




Che le verità scientifiche vadano divulgate in maniera comprensibile anche ai non addetti ai lavori, è "cosa buona e giusta" ma che si sfrutti la buona fede delle persone per guadagnarsi l'aureola in modo da trarne vantaggi personali, è certamente cosa alquanto deprecabile.

Attualmente ci sono soltanto due "scienziati", i cui nomi e facce compaiono più o meno di frequente negli spazi mediatici. Uno è l'arcinoto oncologo del jet set, tale Veronesi Umberto, le cui dichiarazioni sulla presunta pericolosità della polenta, del basilico e dell'innocuità dell'inquinamento hanno fatto ridere il modo accademico internazional-galattico; l'altro è quel Montanari Stefano, noto farmacista di Bologna trapiantato a Modena, che tre anni fa Beppe Grillo portò agli onori della cronaca dandogli l'opportunità di guadagnarsi fama di scienziato indomito.

Mai generosità fu ripagata con tanta ingratitudine.

Il farmacista e la scienziata (leggi: la moglie del farmacista: Antonietta Morena Gatti) conoscono Beppe e gli raccontano che gli stanno scippando un microscopio elettronico che avevano acquistato con soldi personali per un terzo del suo valore: il motivo? Alcuni risultati di indagini che avevano svolto, davano molto fastidio a certe industrie e università in combutta con queste. A riprova di questo bel discorso, gli mettono sotto il naso una lista di alimenti nella quale si elencano nomi di prodotti che contengono nano e micro particelle inorganiche di vario tipo e quindi assolutamente nocivi alla salute. Fra i vari prodotti (biscotti, omogeneizzati, farine, formaggi, merendine, pane, etc) spiccano nomi di marche molto conosciute sul mercato. "Allarmati dall'esito di queste analisi, abbiamo subito scritto alle aziende in causa per informarle in merito ai risultati del nostro lavoro e perché corressero ai ripari ma nessuno ci ha mai risposto". Grillo si indigna al racconto di tale nefandezza e, con lo spirito e l'entusiasmo che lo contraddistinguono fa partire una raccolta fondi per "ricomprare" ai due scienziati, il microscopio scippato.

La prima cospicua donazione viene fatta proprio da lui devolvendo l'incasso di una sua serata tolte le spese: circa 36.000 euro. La raccolta fondi viene effettuata attraverso la Carlo Bortolani Onlus che, nella figura del suo presidente, l'avvocato Marina Bortolani, mette a disposizione l'Associazione perché tutto avvenga nella maniera più veloce e regolare possibile. Nel frattempo il farmacista viene ospitato molte volte in molte piazze d'Italia sul palco di Grillo. La sua fama cresce, viene applaudito, intervistato, ripreso da varie tv, sentito in diverse radio, corteggiato da diverse signore/ine di ogni età, "toccato" da ammalati che chiedevano la sua benedizione taumaturgica, scocciato (come lamenta lui stesso) continuamente perché "non capisco perché mi facciano domande su tutti gli argomenti: io non sono un tuttologo, io mi occupo di polveri inorganiche". Il perché è molto semplice: se non vuoi che ti trattino da tuttologo, non fare il tuttologo. Ma al farmacista piace da morire, di fatto fare il tuttologo. E' un vizio al quale non potrebbe mai rinunciare, così come non potrebbe mai rinunciare al microfono e al palcoscenico dopo averne assaporato il gusto. Complice di questo destino mediatico, gioca la sua innata capacità di incantatore di serpenti. Nessuno parla e scrive meglio di lui e non mi riferisco solo all'aspetto sintattico e grammaticale del concetto ma soprattutto a quel talento addirittura geniale che lo rende sempre convincente. Insomma: quando lo senti parlare ti incanta e dubitare di quello che racconta è praticamente impossibile. Ma anche le bugie meglio architettate vengono prima o poi alla luce soprattutto quando si vuole impunemente perseverare nel prendere per i fondelli la gente.

A onor del vero, il farmacista non racconta bugie. Quello che fa è uno splendido lavoro di "taglia e cuci" verbale; una sorta di "montaggio" dei fotogrammi di un evento. Il pubblico che vede il film tagliato e montato da lui non si accorge delle scene mancanti e la sua abilità verbale completa l'opera di convincimento. E' talmente bravo in questo giochino che non ho potuto fare a meno di soprannominarlo il signore degli anelli (mancanti).

Ma come potrei affermare tutto questo senza portare degli esempi illuminanti? Ed eccone (solo) alcuni:

a) Non è mai stato provato che il primo microscopio fosse veramente anche di proprietà dei coniugi Montanari. Quando un gruppo di persone del meet up di Modena ha cercato di approfondire la questione chiedendo un confronto fra l'università di Modena e i ricercatori, il Montanari ha verbalmente dato la piena disponibilità all'incontro ma poi (dati i numerosi impegni...) la cosa non si è mai fatta. Da parte sua, l'università ha sempre dichiarato che il microscopio in oggetto era "parcheggiato" alla Nanodiagnostics in attesa che venisse allestito presso l'ateneo, un locale idoneo ad ospitarlo e che la dr.ssa Gatti era al corrente di tutto. Quindi, è vero che il primo microscopio è stato portato via dalla Nanodiagnostics ma non è vero che è stato uno scippo e, del resto non dovrebbe essere difficile provare la comproprietà di uno strumento del genere (avranno buttato via lo scontrino?).

Inoltre, il microscopio "scippato", la cui storia aveva commosso Grillo e migliaia di benefattori, la Signora Gatti ha continuato bellamente ad usarlo; cosa che fa tuttora (e lo sappiamo per ricerche personali non perché Montanari ci ha informato in merito);

b) La lista degli alimenti pieni di metalli che Grillo, in buona fede, ha pubblicato sul suo blog dandogli il massimo della visibilità, si è rivelata essere soltanto un escamotage mediatico; uno scoop senza il minimo valore scientifico, cosa candidamente confessata dal Sig. Montanari ad Attivissimo una volta terminata la raccolta fondi.

Nessuno scienziato con un minimo di serietà avrebbe fatto una cosa simile. E come si arrabbiava il farmacista quando ancora, dopo due o tre anni c'era chi, preoccupato, gli chiedeva notizie sugli alimenti di quella lista: "Ho già spiegato mille volte che quella lista non ha nessun valore scientifico!" tuonava. E perché l'hai fatta pubblicare, allora? Oltre a non avere rispetto per tutte le persone che l'hanno vista, che rispetto hai avuto nei confronti di Grillo che ti ha ospitato in casa sua? Inoltre, durante la stessa intervista e sempre "candidamente" il Montanari dichiara che le aziende alimentari non hanno mai risposto alle loro lettere "allarmate" semplicemente perché i due di Modena non hanno mai scritto. E di nuovo torna la verità part-time: i metalli nei prodotti sono stati trovati veramente ma non erano in tutti i pacchetti di quel prodotto o di quell'altro; confezioni prese a casaccio dai banchi del supermercato. Ci credo che quella lista non aveva nessun valore scientifico (e c'è ancora chi chiede informazioni in merito...).

c) Il Montanari dichiara di essere il proprietario del 75% dell'esem perchè durante la raccolta fondi ha girato in lungo e in largo facendo conferenze gratis e pagandosi pure le spese e che quindi, il contributo di Grillo all'impresa è finito con la sua prima donazione. E come sempre, la prima parte del racconto è vera ma la seconda no.

Se non fosse stato per Beppe Grillo, nessuno avrebbe mai conosciuto e dunque invitato Montanari e anche se questo gli dà molto fastidio, se ne deve fare una ragione: la sua notorietà, l'acquisto dell'esem, la fiducia che gli ha dato la gente fino alla sua discesa in politica, sono da attribuire a Grillo. Adesso addirittura dichiara che invece è stato Grillo ad aver sfruttato il suo nome per farsi pubblicità! Roba da matti. Il suo blog e i contratti con la casa editrice che gli ha pubblicato il libro "Il girone delle polveri" invece sono opera mia. Ma Montanari non conosce il significato della parola "riconoscenza" anzi, quando forse si accorge che qualcuno non gli è più utile perchè ha raggiunto (o crede di aver raggiunto) il suo scopo, non si accontenta di eliminarlo ma comincia a denigrarlo usando sempre la stessa tecnica: unire un fatto vero ad una falsità.

d) Beppe ed io abbiamo un figlio di 27 anni, Davide, che ad appena sei mesi si è ammalato di un tumore gravissimo. Operato e curato è miracolosamente guarito ma con delle conseguenze pesantissime. A tutt'oggi ha degli handicap molto gravi. Mi dispiace tirare in ballo questa storia tutta personale, ma la faccia tosta di certi individui mi indigna talmente tanto che proprio non riesco a passarci sopra e questo, comunque, aiuta parecchio a capire il "profilo" della persona.

Dunque, un paio di anni fa, la dr.ssa Gatti, in una conversazione telefonica mi chiede la disponibilità di usare il campione del tumore prelevato a mio figlio 26 anni fa per poterlo analizzare all'interno del progetto di ricerca sulle malformazioni fetali. Informo Beppe e decidiamo di acconsentire alla richiesta: a mio figlio non avrebbe portato il minimo giovamento ma se poteva servire alla causa, ok (per la cronaca, l'esito di tale analisi fu che in questo campione vennero trovate sostanze che la dr.ssa Gatti non conosceva).

Bene, dopo qualche mese, nel corso di una discussione via e-mail nata perché mi ero permessa di far notare che era giusto informare ogni tanto la gente sugli usi (pubblici e privati dell'esem), il farmacista, stizzito, ha avuto il coraggio di scrivermi che le analisi da loro eseguite sul campione di Davide potevo ritenerle un regalo perché il loro valore venale superava ampiamente la mia carità (si riferiva alla mia donazione per l'esem: come se la donazione l'avessi fatta a lui..!).

Oltre all'infamia imperdonabile di aver tirato in ballo nostro figlio e il suo handicap in un contesto in cui non c'entrava niente, il grande scienziato si era "dimenticato" che né io né Beppe gli avevamo chiesto nulla a tal proposito e che erano stati loro a chiedere a noi quella disponibilità. Già, la solita verità mescolata con la menzogna.

e) Da qualche tempo troneggia nel blog/vetrina del farmacista (a proposito: avete notato che sono state chiuse tutte le entrate dei commenti? Sembra un deserto. Montanari ha preferito censurare tutto piuttosto che ospitare critiche e domande scomode (che lui definisce insulti, ovvio): che tristezza! Ogni tanto fa capolino qualche commento rigorosamente selezionato fra quelli che lo incensano) l'invito a donare soldi per le loro ricerche attraverso un'associazione denominata "Ricerca è Vita". Punto primo: il nome è stato vergognosamente copiato dal mio Ricerca Viva, che avevo fondato anni prima proprio con i coniugi Montanari, il prof. Coccioni dell'università di Urbino e altri due amici di Canosa di Puglia. Quell'associazione fu chiusa quando mi resi conto delle falsità raccontate dal soggetto in questione, non prima di aver chiesto democraticamente agli altri soci se qualcuno voleva sostituirmi nella carica di presidente. Nessuno lo volle e l'associazione venne chiusa.

Punto secondo: nello statuto di questa onlus non ci sono accenni alla ricerca quindi - la legge è chiarissima su questo - la ricerca non potrebbero farla. Resta da capire come mai l'Agenzia delle Entrate della Toscana si sia resa "complice" di questa smaccata anomalia. Vedremo cosa dirà quando si deciderà a fare i dovuti controlli.

Punto terzo (il più bello): questa onlus "funziona" così: la gente dona soldi a Ricerca è Vita, di cui Montanari è socio fondatore; Ricerca è Vita richiede analisi (vere o fasulle?) alla Nanodiagnostics S.r.l (una società a scopo di lucro gestita dai coniugi Montanari/Gatti) che riceve a "saldo" di queste analisi i soldi donati alla onlus. La Nanodiagnostics S.r.l poi fatturerà alla onlus Ricerca è Vita per le analisi "effettuate": di fatto tutto finto e ricordatevi che io non mi sono inventata nulla: questo giochino è dichiarato da Montanari stesso e lo potete trovare sul suo blog (http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1521&Itemid=1).

E' come se un avvocato socio fondatore di una Onlus che si occupa di diritti umani chiedesse di donare soldi alla onlus stessa dicendo chiaramente che poi questa Onlus fatturerà consulenze legali all’avvocato stesso. Ma vi sembra una cosa corretta?

f) Montanari sbraita di complotti e tradimenti ai suoi danni, accusando anche pesantemente ogni persona che, in passato lo ha supportato e poi (secondo lui) gli avrebbe voltato le spalle. Grillo, io, Marina Bortolani, tanti ragazzi di vari meetup, mentre nel mondo accademico, quando si parla di loro, quasi tutti prendono le distanze. Grillo lo ignora da anni, io l'ho denunciato per aver lavorato un anno per lui senza aver preso un soldo (ma lui adesso dichiara che io mi "ero offerta di fare volontariato") e la prossima udienza sarà a maggio prossimo, l'avvocato Bortolani gli ha fatto due denunce e una se la beccherà pure la dr.ssa Gatti, altri non so ma conosco tanta altra gente che di loro non vuole più sentir parlare. Tutti complottisti al soldo delle multinazionali che costruiscono inceneritori oppure nei comportamenti di Montanari c'è qualcosa che non va? Grillo ce l'avrebbe con lui da quando si è messo in politica: balle. Grillo a mio avviso, lo ignora per le falsità che ha raccontato fin dall'inizio, la presa in giro e le offese a nostro figlio. La truffa della donazione? Se Montanari non avesse raccontato la balla dello "scippo" del primo microscopio con annessa la lista scientificamente fasulla degli alimenti contaminati e le lettere alle aziende alimentari mai scritte (per non parlare della sua "consulenza" al progetto europeo Nanopathology, che all'ufficio preposto della UE non risulta), Grillo probabilmente non avrebbe mai fatto partire alcuna raccolta fondi e a quest'ora quel microscopio non esisterebbe nemmeno, oltre tutto, per legge, uno strumento di proprietà di una Onlus non può essere liberamente usato a scopo di lucro direttamente da dei privati e questo è quello che avveniva alla Nanodiagnostics S.r.l.

I due di Modena vogliono raccogliere soldi per le loro ricerche? Lo facciano chiedendo alla gente di mandare i soldi direttamente a casa loro perché questo è quello che REALMENTE avviene con il giochino della onlus Ricerca è Vita. Poi, loro dichiareranno che li usano per la ricerca ma, in tutta onestà, come esserne sicuri? Chi controlla? Chi può dire se i soldi ricevuti vengono usati per la ricerca o per comprare un'automobile o per pagare ad esempio i soggiorni in Australia nelle recenti estati sebbene il Sig. Montanari dichiari che “è da anni che non fanno più vacanza, tranne quest’estate in un agriturismo italiano”?

g) Da quando si sa della donazione, l'università di Urbino è stata seppellita dagli insulti di Montanari (sono dalla parte di chi inquina, non sanno usare il microscopio, non hanno i locali idonei, potrebbero aprire la facoltà di comicità, etc) ebbene, di fronte a queste critiche, ci credereste che i due di Modena, hanno chiesto alla suddetta università di essere assunti??? Anzi, in realtà non l'hanno chiesto, lo hanno posto come "condizione", cioè, in pratica, prima che l'esem prendesse il volo, hanno scritto che avrebbero ceduto il microscopio solo a certe condizioni, una delle quali è proprio questa: essere assunti all'università di Urbino. Ma come? Quell'università non era il peggio del peggio? Ovviamente queste condizioni non sono state neppure prese in considerazione dall'Ateneo che non ha fatto altro che esercitare i suoi sacrosanti diritti.

Ora l'esem si trova finalmente in un ente pubblico di rinomato prestigio a livello internazionale quale è l’Università di Urbino, e non presso una Srl che lo utilizza a scopo di lucro. Sarà finalmente a disposizione di tanti ricercatori che comunque lavoreranno per l'ambiente e la salute delle persone, quindi lo scopo del suo acquisto rimane invariato e se i due vorranno proseguire le loro ricerche potranno farlo: la dr.ssa Gatti presso l'università di Modena come fa da sempre e poi, se vuole, recandosi a Urbino periodicamente.

Il marito non abbiamo ancora capito se e quando fa ricerca; di certo rimane molto difficile occuparsi seriamente di ricerca e al tempo stesso girare per l'Italia continuamente.

Comunque, sempre per la storia che raccontava sui palchi di Grillo e che commosse migliaia di benefattori indotti a donare sulla base di un “una maniera per attirare l’attenzione” come l’ha definito Montanari, anche a lui spetta di diritto l’utilizzo del microscopio. Nessuno impedirà ad entrambi di usarlo ma non sarà più adoperato a scopo di lucro. E’ condicio sine qua non della clausola di donazione. Se non verranno fatte ricerche sulle nanopatologie con quel microscopio, la responsabilità sarà solo dei Sigg. Montanari e Gatti che decideranno in questo senso.

http://www.behablog.it/dett.php?id=962



Il più grande truffatore d’Italia è già pronto al voto.

Silvio Berlusconi è il più grande truffatore della storia italiana. Non lo dico in senso penalistico. Non voglio occuparmi dei suoi processi. Lo dico in termini politici. Il 14 dicembre, ha consumato una colossale truffa politica ai danni del Paese e del Parlamento. Ha chiesto la fiducia delle Camere, per preparare il terreno alle elezioni anticipate. Silvio Berlusconi è il più grande truffatore della storia italiana. Non lo dico in senso penalistico. Non voglio occuparmi dei suoi processi.

Lo dico in termini politici, e mi spiego. Col voto del 14 dicembre, il presidente del Consiglio ha consumato una colossale truffa politica ai danni del Paese e del Parlamento. Egli ha chiesto la fiducia delle Camere, presentando un programma di governo, ma, in realtà, il suo obiettivo era l'esatto opposto. Soprattutto nelle ultime settimane, egli si è speso molto, anche in prima persona, per convincere i riottosi e raccattare i consensi necessari per restare a Palazzo Chigi. Ha invocato l'interesse nazionale, la crisi economica, lo spettro della speculazione internazionale, l'urgenza delle riforme, per dimostrare la necessità di dare un governo al Paese. Mentiva, ingannando il Paese e il Parlamento. Egli non aveva e non ha alcuna intenzione di governare il Paese, ma vuole solamente andare alle elezioni, il più presto possibile, con questa legge elettorale, e senza dare tempo alle opposizioni di organizzarsi.

Il voto di fiducia delle Camere, ottenuto anche con modalità assimilabili a consolidate pratiche corruttive, non gli serviva per governare, ma solo per dimostrare all'opinione pubblica, e sopratutto al Capo dello Stato, che nel Parlamento non esiste numericamente una maggioranza alternativa al suo governo. Insomma, come ha ossessivamente ripetuto in queste settimane, o lui o le elezioni. Un uso così spregiudicato del Parlamento e del voto di fiducia non ha eguali in nessun'altra democrazia parlamentare del mondo. L'anomalia berlusconiana è anche questo. In queste ore e nei prossimi giorni il presidente del Consiglio si affannerà ancora, o farà finta di farlo, per assoldare qualche altro ascaro. Qualcuno lo troverà pure, probabilmente fra i vecchi fascisti, quelli che a parole sono tutti onore e valori, ma non cambierà nulla. Non cambierà sopratutto il suo piano. Quando, nelle prossime settimane, il governo comincerà a collezionare bocciature parlamentari a ripetizione, Silvio Berlusconi salirà al Quirinale, manifesterà al Capo dello Stato le sue difficoltà, accuserà di irresponsabilità le opposizioni e chiederà lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni. Molto probabilmente per la fine di marzo. Berlusconi aveva davanti a sé una strada diversa. Gliel'avevano indicata, sia Gianfranco Fini, che Pierferdinando Casini. Una crisi parlamentare, per mettere insieme una maggioranza più ampia, con un programma adeguato alla gravità dell'ora. Avrebbero consentito persino che a guidarlo fosse ancora lui. La legislatura sarebbe arrivata sino alla fine, il Parlamento avrebbe potuto fare le riforme e le leggi necessarie per la ripresa della produttività, il Paese sarebbe stato posto al riparo da ogni turbativa interna e internazionale. Invece, no. A Berlusconi non interessa la governabilità del Paese. Lui vuole solo sbarazzarsi di ogni opposizione. Ha puntato, con ogni mezzo, alla maggioranza, ma porterà il Paese alle elezioni. Approfittando anche di una legge elettorale, che gli regala un premio di maggioranza, inferiore per ampiezza solo a quello dellalegge Acerbo, che dette il potere a Benito Mussolini, spianando la strada alla dittatura.

Prepariamoci, quindi, a una lunga campagna elettorale. Sarà durissima, senza esclusione di colpi, e, temo, anche virulenta, se non addirittura violenta. Le avvisaglie ci sono tutte e sono preoccupanti. Il Paese ne uscirà stremato e lacerato, ma gli italiani debbono tenere a mente, sin da oggi, che tutto questo è stato scientificamente voluto e preordinato da un solo uomo, che non è solo un grande truffatore, ma anche un insano irresponsabile.

Salvatore Tatarella

http://www.sanmarcoinlamis.eu/notizie/politica/2618-il-piu-grande-truffatore-ditalia-e-gia-pronto-al-voto#




Ciò che pensa realmente...



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidZvJk0vISt4bFTfMa-UU51mZ38IdI4UNLaj8HJau8pBsez9DW0NUBCILVMJlgdJ3dy80DBNYhYHGqhN9gPTmnMSzLMeQqxAKiGATanxNPFwu9Ai2ifQyXqYPVbA0k40LHPAYCTpVopYc/s1600/Manifesto+Libert%25C3%25A0+Pdl+-+Nonleggerlo.PNG


Autogol di Guido Possa, senatore PdL.




Dichiarazione shock (non per noi) del Senatore Pdl Guido Possa, amico fraterno di B: "ecco perché Silvio decise di scendere in campo".



Guido Possa, Ingegnere Nucleare, Senatore Pdl ed amico fraterno di Silvio Berlusconi, in un'intervista apparsa sul Giornale di oggi - tra tonnellate di smancerie - ha dichiarato:

La famosa discesa in campo fu un processo molto graduale, cominciato nel giugno del 1993, quando la Guardia di finanza piombò in via Rovani e si capì che era partito l’assalto per via giudiziaria alla Fininvest.

Una rivelazione tanto involontaria quanto grave: o meglio, una conferma pesante. Che il Santo Papi sia sceso in campo per scongiurare una "vittoria comunista", per il "bene del Paese", per "senso di responsabilità" e per un "nuovo miracolo italiano", beh, oramai non ci credono più manco loro.





sabato 1 gennaio 2011

Vincono le slot: la multa è sparita.


Una sentenza cancella la penale dal 7 milioni di euro per le aziende del gioco. Il cavillo usato potrebbe annullare anche le maxi-sanzioni da 98 miliardi

Una sentenza del Consiglio di Stato che annulla una penale da 7 milioni di euro. È passata quasi inosservata nel mare di decisioni prese dalla magistratura amministrativa. Ma potrebbe cancellare i 98 miliardi che la Procura della Corte dei Conti ha richiesto alle società concessionarie delle slot machine.

La decisione sulla penale più grande mai richiesta dalla magistratura contabile italiana arriverà dopo l’estate. L’opinione pubblica ha seguito tutta la vicenda sulle pagine del Fatto, del Secolo XIX, nelle inchieste di Striscia la notizia e sul blog diBeppe Grillo dove sono piovuti migliaia di messaggi. Ma la sentenza del Consiglio di Stato è stata salutata come un trionfo dai padroni delle slot.

Per capire perché bisogna leggere tutte le 25 pagine. I magistrati hanno accolto il ricorso di BPlus Gioco Legale Ltd e hanno annullato le penali delle nuove slot irrogate dai Monopoli di Statonel 2008.

Tutto parte dal ritardo contestato nell’avvio della rete delle slot che avrebbe provocato, secondo l’accusa, un danno ai Monopoli. Una vicenda complessa, che si è divisa in una miriade di giudizi, ricorsi e controricorsi, dal Tar fino alla Corte dei Conti. La sentenza del Consiglio di Stato, come ricorda l’agenzia specializzata Agicos, “riguarda solamente le penali, per la precisione il secondo conteggio, quello basato sugli atti integrativi delle convenzioni di concessione siglati nella primavera del 2008 che hanno reso più favorevoli i parametri per il conteggio delle penali”. BPlus(una volta si chiamava Atlantis) è la compagnia con il maggior numero di apparecchi installati. Ad essa i Monopoli avevano contestato penali per circa 7 milioni di euro (ma la Corte dei Conti aveva parlato di 31 miliardi).

Il Tar aveva confermato le penali. Ma ecco la decisione di appello del Consiglio di Stato. Il passaggio chiave: “Con riferimento alle violazioni più gravi imputate” alle società concessionarie, “cioè al mancato collegamento di apparecchi entro il 31 dicembre 2004, va condivisa la tesi… secondo cui occorre tener conto delle modifiche alla Convenzione (tra concessionari e Monopoli, ndr)” intervenute successivamente.

È il nodo della questione: la nuova Convenzione. Quella che per le concessionarie è l’ancora di salvezza e che per i critici invece è sempre parsa un colpo di spugna voluto da tutti, partiti compresi, per cancellare decine di miliardi di penali previste per le concessionarie. La nuova disciplina deve essere applicata anche a violazioni precedenti? In materia penale le leggi più favorevoli sono retroattive. Ma qui siamo in un ambito completamente diverso, parliamo di contratti e convenzioni. I legali delle concessionarie cantano vittoria: “Una sentenza ottima che chiude in maniera tombale la questione. Il Consiglio di Stato afferma che i ritardi non hanno causato danni alla pubblica amministrazione. Una sentenza destinata ad avere ripercussioni anche sul procedimento della Corte dei Conti’’.

Ma è davvero il preannuncio che le casse pubbliche devono dimenticarsi i famosi 98 miliardi? No, perché il giudizio della Corte dei Conti si basa anche su altri atti e perizie, non sempre favorevoli alle concessionarie. Certo, però, che la sentenza del Consiglio di Stato offre una via di uscita che i magistrati contabili potrebbero scegliere di seguire.



Sarà tutto vero.


Italia 2011, un blob assedia Montecitorio e si vendica di Berlusconi tra le disavventure di Assange, Bondi e Canalis

GENNAIO
Impossibile commentare il messaggio del Capo dello Stato: a causa del caos nel digitale terrestre, chi ha cercato le reti Rai alle 20.30 ha visto, a seconda delle regioni, un’asta di vasi cinesi, un cartone delle Winx o una partita dei Toronto Raptors. Nel suo augurio urbi et orbi ilPapa affida l’Italia a Dio, ma Lui fa sapere che se deve salvare un paese cattolico nei guai preferisce l’Irlanda, più simpatica e meno cagacazzo. Napoli: i soldati inviati a liberare la città dai rifiuti chiedono il trasferimento in Afghanistan: “I talebani hanno tanti difetti, ma fanno la raccolta differenziata”. Wikileaks: gli hacker di Assange mandano in tilt il sito di Trenitalia. Finalmente si riesce ad acquistare on line un biglietto del treno. Politica: Berlusconi annuncia che il Pdl non cambierà nome (“E’ inutile, tanto la polizia ha in archivio le sue impronte digitali”), ma che la maggioranza si allargherà, basterà farla indossare un paio di giorni a Giuliano Ferrara. Sintomi inquietanti fanno pensare che la prossima economia europea a crollare sarà la nostra: molti Btp a dieci anni, per rendere qualcosa ai loro proprietari, sono costretti a battere il marciapiede.Gossip: rimandato il matrimonio Clooney-Canalis, il sacerdote è stato colpito da un pianoforte piombato dal cielo. Cultura, crollano le Terme di Caracalla, il ministro Bondi minimizza: “Per le cure termali c’è sempre Fiuggi”.

FEBBRAIO
Carnevale: i giornalisti del Tg1 leccano il culo al governo con le lingue di Menelik. In Veneto autorizzate solo le maschere originarie della regione: Pantalone, Flavio Tosi e Massimo Cacciari. Festa ad Arcore con i dolci preferiti dal premier: le bugie, le chiacchiere e soprattutto la frìtola. Lega Nord, Bossi jr. appare più sveglio e affidabile, specie quando va in giro insieme al figlio di Gasparri. La maggioranza, intanto, continua ad allargarsi sottraendo deputati al Gruppo misto, il discusso termovalorizzatore per scarti parlamentari. Torino, la candidatura a sindaco diPiero Fassino non esalta i cittadini: bene che vada, sarà una magra vittoria. Economia, lite fraGiulio Tremonti, convinto che l’Italia stia andando fortissimo, e Mario Draghi, secondo cui è sull’orlo del baratro. I due raggiungono un compromesso: l’Italia sta andando fortissimo verso l’orlo del baratro. Catturati i mafiosi numero 3, 8 e 10 nella lista dei super-ricercati, mafioso numero superstar: 7. Festival di Sanremo, niente “Giovinezza”, specie nell’audience: l’età media si aggira sugli 85 anni. Gara di charme fra le vallette Belèn ed Elisabetta Canalis, prove viventi che oggi una ragazza non ha bisogno di un fidanzato famoso per sfondare – tranne che in Italia.Cultura, la torre di Pisa presenta crepe allarmanti, ma Bondi minimizza: “Gli esperti mi garantiscono che pende che pende ma mai casca giù”.

MARZO
Le rondini tornano sotto il tetto; i terremotati dell’Aquila: “Beate loro”. La natura si risveglia:Fabrizio Corona fa la muta periodica dei tatuaggi, si sciolgono i ghiacci nelle roulotte dei rom,Sabrina Misseri sfoggia una nuova versione primaverile del delitto Scazzi. Montecitorio, per non urtare la Lega festeggiando l’Unificazione, il 17 marzo il Parlamento celebra il 150° della nascita della trisnonna di Calderoli. Inquietante fenomeno in aula: la maggioranza continua ad allargarsi senza controllo, e dopo ogni deputato inglobato emette un chiaro “burp”. Milano, il voto per le comunali si gioca anche su Facebook: i candidati di sinistra raccolgono migliaia di amici, quelli di centrodestra, migliaia di amici degli amici. Pd, il Corriere della Sera pubblica una nuova lettera di Walter Veltroni al Paese: ”Màndane entro due giorni una copia a cinque Paesi che conosci, e avrai una grande fortuna”. Economia, sempre più spietato lo spread fra Bot e Bund: per ogni titolo tedesco la Germania pretende dieci titoli italiani. Marchionne rinnova il suo aut-aut: “Più flessibilità, o la Fiat andrà in Polonia”. Scettici i sindacati: una Fiat è già molto se arriva in Svizzera. Cronaca, in occasione di San Giuseppe viene scarcerato Pietro Maso, massimo esperto italiano nel fare la la festa al papà. Gossip, Elisabetta Canalis modella per la nuova linea di intimi disegnata da Sgarbi, “Victorio’s Secrets”.
Cultura, ai registi che gli chiedono aiuto per il cinema in crisi, il ministro Bondi suggerisce di realizzare film ambientati in mare aperto: “Girate al largo”.

APRILE
I tre migliori “pesci” diffusi dai media: Ahmadinejad passa a Scientology (Times); Madonnaadotta un bambino brutto (Cnn); le entrate fiscali in Italia sono aumentate (il Giornale).Montecitorio, nella toilette delle donne Paola Binetti viene sorpresa da un orribile blob marrone: è la maggioranza di centrodestra, che fagocita la deputata cattolica dopo averle assicurato di non votare mai una legge sulle coppie di fatto. Roma, venerdì santo, le forze dell’ordine caricano il corteo della via Crucis: sotto accusa il prefetto Pilato che ha autorizzato la manifestazione. Gesù viene trascinato a Regina Coeli, fra lo stupore dei secondini: “Stefano Cucchi, ancora qui?”. Pasqua cade a ridosso del 25 aprile: oltre a Cristo risuscitano i fratelli Cervi. Vengono immediatamente arrestati per risurrezione armata contro i poteri dello Stato.Londra, matrimonio fra William d’Inghilterra e Kate Middleton, commovente il giuramento del principe alla sposa: “Prometto di esserti sempre fedele, Brenda, ehm, Connie, cioè, Dolly” Di nuovo aria di nozze fra Clooney e la Canalis: “George ha promesso di portarmi all’altare”. In effetti pochi giorni dopo i due vengono fotografati sulla scalinata dell’Altare della Patria.
Beni culturali, si sgretola il Teatro di Marcello, il ministro Bondi invita alla calma: “Il senatore Dell’Utri non possiede teatri”.

MAGGIO
La maggioranza-blob continua a cibarsi di deputati: divora in un boccone gli onorevoli Ciccioli,Pollastrini, Fava. Pepe e tutte le mele marce dell’Idv; per digerire la mappazza ingurgita anche l’on. Jaegermeister della Svp. Pd incerto fra Vendola e terzo polo; Amleto e Carlo Alberto restituiscono la tessera: “Troppi tentennamenti”. Economia, sintomi di crisi sempre più allarmanti: la Ue invia un ufficiale giudiziario a pignorarci il lago di Garda. Ma Tremonti ribadisce che la nostra situazione è migliore di quella di Francia e Inghilterra, peccato che l’”hic!” finale sciupi tutto. Esteri, in stallo la Conferenza mondiale sul clima: la Cina rifiuta di firmare la risoluzione di Usa ed Europa, “doman seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà”, a meno che non venga modificata in “doman selen salà, se non salà selen si lasselenelà”. Longevità, le italiane vivono sei anni più degli uomini, se corrono più veloce di loro. Ultimora-choc dal mar Rosso: divorata dagli squali una comitiva di italiani. Un’agenzia successiva ridimensiona l’accaduto: si trattava del cast di “Natale a Sharm”, il prossimo cinepanettone di Vanzina. Gossip, il portavoce della Canalis precisa: l’ultima sua dichiarazione, “Non ho mai pensato in vita mia”, va completata con “a lasciare George”. Beni culturali, timori a Ravenna per i mosaici di Sant’Apollinare in Classe. Il ministro Bondi si defila: “Non mi occupo di edilizia scolastica”.

GIUGNO
Montecitorio, la maggioranza continua a espandersi, minacciando specie tipiche della fauna politica: le colombe del Fli, gli allocchi del Pd, i camaleonti dell’Udc. Berlusconi ostenta sicurezza: “Governeremo fino al 2013” confida ai suoi, “il mio amico Chavez ha convinto il dio maya Kukulcàn a ritirare la mozione di apocalisse fissata per il 2012 in cambio di un seggio sicuro in Calabria”. Esami di maturità, grazie ad Assange le tracce delle prove sono già disponibili il giorno prima su Wikileaks. Studenti entusiasti del tema di Italiano: “Aspetti dell’opera di Aldo, Giovanni e Giacomo”. Si tratta di un equivoco: un guasto al computer della Gelmini ha cancellato i cognomiPalazzeschi, Pascoli e Leopardi. Crisi, appello dei piccoli imprenditori: “Non vogliamo chiudere i battenti”. Il ministro dello Sviluppo Romani: “Compratevi un cancello elettronico”. Calcio, dopo la sconfitta contro Andorra e San Marino e il sudato pareggio con Gibuti, la Nazionale affronta la temibile Micronesia. Prandelli è tranquillo: “Non hanno tecnica: sanno fare gol ma non comprare un arbitro”. Gossip, Hollywood stende il tappeto rosso davanti a Elisabetta Canalis, poi le mette in mano un aspirapolvere. Beni culturali, un vandalo deturpa il David di Michelangelo, il ministro Bondi non ci crede: “I Vandali sono bravissime persone, il premier è amico personale del loro premier Genserico”.

LUGLIO
La maggioranza-blob, sempre più ingorda, inghiotte Roberto Giacobbo, accorso a filmarla per una puntata di Voyager. Scienziati sorpresi:”Allora non è del tutto priva di cervello”. Wikileaks, le ultime rivelazioni riguardano il passato comunista del presidente Napolitano. Stupiti i suoi ex compagni del Pci Armando Cossutta e Pietro Ingrao: “Comunista Giorgio? Impossibile, ce ne saremmo accorti”. In crescita il gradimento di Silvio Berlusconi grazie ai suoi famosi sondaggi col rialzo. Salgono anche le temperature: i comuni raccomandano ai vecchietti di uscire di casa solo nelle ore più calde e assolate, in modo da ridurre le spese per l’assistenza domiciliare il prossimo autunno. Cronaca, in Puglia una quindicenne scompare da casa, i parenti hanno un alibi di ferro: “Stavamo ammazzando sua cugina”. Media, Augusto Minzolini ripercorre le orme di Julian Assange: si tromba due svedesi senza preservativo. Teatro, Elisabetta Canalis non reciterà nel “Giardino dei ciliegi” di Cechov: “Sono allergica ai pollini”. Beni culturali, crollano i Mercati Traianei, il ministro Bondi allarga le braccia: “Non mi sorprende, oggi gli unici mercati che tengono sono quelli asiatici”.

AGOSTO
La gelatinosa maggioranza sparisce di colpo per trasferirsi nei luoghi di villeggiatura. Berlusconi trascorre le vacanze intrattenendo i nipotini con i suoi giochi preferiti: guardie e premier, campana elettorale e rubybandiera. La crisi è così nera che sono i cani ad abbandonare i padroni in autostrada alla partenza per le ferie. Per spezzare la noia delle migliaia di disoccupati, molte fabbriche diventano villaggi-lavoro, con caporeparto-animatori che fanno il gioca-jouer alla catena di montaggio e spaghettata alla fine del turno di notte: c’è chi si indebita per regalarsi unaAll Inclusive Working Week alla Piaggio o alla Barilla. Bossi a Ponte di Legno infiamma migliaia di leghisti, licenziata la badante che gli aveva lasciato a portata di mano l’accendisigari. Vacanze a tre per Casini, Fini e Rutelli, che passano le giornate a costruire intese sulla sabbia. Finita l’era del gallismo: oggi in Italia una giovane turista può girare tranquillamente di notte in minigonna senza che le succeda nulla, se ha l’accortezza di non uscire dalla camera d’albergo. Si aggrava la posizione di Julien Assange: dopo aver letto il suo libro di memorie, anche la sintassi lo denuncia per stupro. Gossip, si riparla di matrimonio per George Clooney: avrebbe chiesto la mano di John Malkovich. Beni culturali, a Mantova servono aiuti per palazzo Tè, pronto l’intervento del ministro Bondi: “Latte o limone?”

SETTEMBRE
Per la maggioranza-melma è allarme ecologico: in corrispondenza del centro di Roma le foto aeree mostrano una chiazza marrone il cui profilo ricorda Fabrizio Cicchitto. Dalla Festa del Pd, Bersani grida all’emergenza democratica, l’emergenza democratica replica stizzita: “Invece di gridare a me, fa’ qualcosa, idiota”. Brutta sorpresa per genitori e studenti: anziché le scuole, si riaprono le suole. Tutte le “c” sono state licenziate con i tagli della riforma Gelmini, e gli scolari che non vogliono girare scalzi devono pagarsi un calzolaio di tasca propria. Vaticano, il Papa ribadisce: “Niente aperture sui preservativi”. I fedeli approvano: “Giusto, se no non servono a nulla”. Editoria, sconfortanti le statistiche sulla propensione alla lettura: un italiano su due legge un solo libro all’anno, e in genere l’ha scritto lui. Riprende il campionato di calcio, la nuova presidente del Milan, Barbara Berlusconi, incontra i rossoneri: “Come siete alti, ce la farete a stare tutti nel mio calciobalilla?” Beni culturali, ridotti a zero i fondi per la musica. Il ministro Bondi smentisce: “Noi della maggioranza siamo solidali con le orchestre, infatti i soldi pubblici ce li siamo spartiti”.

OTTOBRE
Tragedia alla presentazione dell’ultimo volume di Bruno Vespa: la melma assassina inghiotte Vespa, ma nemmeno una copia del libro. Silvio Berlusconi ripete per l’ennesima volta: “La maggioranza è forte, riforme subito”. Solo gli enigmisti capiscono che la frase in realtà è l’anagramma di “o zio offerente rum, sbaragliata migro»”, che non significa nulla, esattamente come le promesse del premier. Nuove agitazioni nella scuola, i ragazzi occupano gli istituti. “Protestare aiuta a crescere” sentenziano gli opinionisti radical-chic. “Allora ne avete più bisogno voi”, replicano gli studenti cedendo loro i sacchi a pelo. Economia, l’Italia non è pronta per l’appuntamento con la ripresa: “Scusa, cara, sono ancora in mutande”. Sorpresa al Grande Fratello 12: fra gli inquilini della casa c’è Julian Assange, ma viene scacciato dopo la prima settimana perché non ha ancora stuprato nessuno. Halloween, il sindaco di Firenze Matteo Renzisi reca ancora nella villa del premier, ma anche stavolta ha un’ottima scusa: “Volevo solo fargli dolcetto o scherzetto”. Fiori d’arancio più vicini per George ed Eli: lui ha finalmente presentato la fidanzata ai suoi genitori. La reazione dei Clooney non è stata entusiastica: “Eravamo pronti per un nero alla Casa bianca, George, ma per una sarda in casa nostra no”. Beni culturali, a Urbino viene trafugata la “Muta” di Raffaello. Il ministro Bondi non si scompone: “A me una volta hanno rubato anche le pinne e maschera”.

NOVEMBRE
Gli italiani portano crisantemi ai defunti, il sindaco di Roma Alemanno porta a suo zio buonanima la direzione di una municipalizzata: “Il fioraio era chiuso”. La melmosa maggioranza ormai ha inghiottito deputati, senatori, notisti politici, Corte costituzionale, Quirinale, Viminale, la tenda di Gheddafi, il ristorante Fortunato al Pantheon, più due battone e un po’ di coca per finire la serata. Berlusconi annuncia a sorpresa che risolverà il conflitto di interessi: “Ci sono troppi italiani i cui interessi non coincidono con i miei. O cambiano registro, o li costringerò a dimettersi”. Cronaca, finalmente catturato lo sconosciuto che era penetrato in casa di Maurizio Belpietro: “E’ lui, non posso dimenticare quegli occhi da pazzo”, dicono all’unisono lo sconosciuto e Belpietro. Vip e auto, Lady Gaga entusiasta della nuova Fiat Panda: “Che idea cool, un beauty-case a motore”.Tivù, su Sky nuova serie di Romanzo criminale, la fortunata fiction sulla banda della Magliana. Er Dandi, er Libanese ed er Freddo sono affiancati da nuovi personaggi: er Itema (il rapinatore con la pelle delicata), er Borista (il fitoterapeuta della gang) ed er Asmus (il bandito straniero con borsa di studio). Cinema, Assange di nuovo sul lastrico, farà l’attore in un film porno, Ehi ci stai wiki-wiki con me? Esce nelle sale anche il primo film da protagonista di Elisabetta Canalis. Dopo cinque minuti escono anche gli spettatori.
Beni culturali, urgono finanziamenti per la pinacoteca di Brera, il ministro Bondi promette di impegnarsi: “Era il mio giornalista sportivo preferito”.

DICEMBRE
Freddo intenso, per la Lega Nord la colpa è degli immigrati dall’Est europeo: “Fanno venire le loro perturbazioni con il ricongiungimento. Se non hanno almeno mille millibar di pressione, rimandiamole in Siberia”. Denunciata per pubblicità ingannevole dagli automobilisti bloccati dalla neve, l’Autosole è costretta a cambiare nome in “Auto-sentite-il-meteo”. Economia, il nostro Paese è l’incubo degli investitori: a fine 2011 le uniche rimaste a portare soldi in Italia sono le lenticchie. Gossip, sarà Julian Assange il prossimo testimonial di Nespresso; delusa, la Canalis fugge con John Malkovich appena in tempo per schivare il pianoforte, che cade dritto sulla testa di Clooney. Mentre il Pd di Bersani vince il primo premio alla Fiera mondiale dei Rampicanti ornamentali e Fini, Casini e Rutelli, alias The Third Pole Boys, fanno impazzire le signore e i giornalisti del gruppo Repubblica-Espresso con i loro audaci numeri di spogliarello, fa discutere l’ultima cover-story dell’Economist “Why The Blob Is Fit To Lead Italy”: la melma è schifosa, fuori controllo e non ha niente a che fare con la democrazia, ma almeno non racconta barzellette imbarazzanti al G8. Ingelosito della crescente popolarità della sua mostruosa creatura, Silvio Berlusconi la minaccia di indire nuove elezioni in primavera e di sostituirla con una nuova maggioranza. Il blob, inferocito, si ribella al suo creatore e lo fagocita senza pietà. Inutile il ricorso del premier al legittimo impedimento per sottrarsi al processo digestivo. Beni culturali, il mondo dell’arte riabilita Sandro Bondi, la cui opera è paragonabile a quella di Michelangelo: anche lui, come ministro, ha fatto davvero Pietà.

di Lia Celi dal Fatto Quotidiano del 31 12 2010