Il mercato delle vacche in Parlamento è in pieno fermento.
Dopo l’ennesimo, risicato voto di fiducia ottenuto dal governo, si è riunito il Consiglio dei ministri. Sul tavolo il rendiconto 2010, dopo la bocciatura dell’articolo 1 ieri alla Camera, e il ddl stabilità, in merito al quale il premier Silvio Berlusconi poco dopo il voto alla Camera aveva dichiarato: “Abbiamo di fronte tagli dolorosi per i ministeri, ciascuno cercherà di ridurre i suoi. Mi auguro, anzi sono sicuro che arriveremo a delle decisioni di buon senso, che saranno accolte da tutti”.
Ma di tagli alla casta non se ne sono visti molti: tra le novità del vertice, la nomina di due nuovi viceministri, Catia Polidori e Aurelio Misiti, e due sottosegretari, Pino Galati all’Istruzione eGuido Viceconte, che prima ricopriva la stessa carica ministeriale proprio a Viale Trastevere, ora trasferito all’Interno.
Catia Polidori, politica di destra di lungo corso, passò dal Pdl a Futuro e Libertà, ma poi ritornò sui suoi passi: fu uno dei deputati il cui voto fu determinante il 14 dicembre scorso nel salvare il governo, ad un passo dalla sfiducia. Dopo quell’episodio passò al gruppo misto.
Misiti, eletto alla Camera con l’Italia dei Valori nel 2008, due anni dopo è passato al Movimento per le Autonomie, di cui è stato nominato anche portavoce nazionale. Il suo slogan, ben in vista sul suo sito internet, è “La competenza al servizio della Calabria”. Ma nel febbraio 2011, contravvenendo alla linea dettata dal suo stesso partito, aveva votato contro l’autorizzazione alla perquisizione negli uffici del ragioniere di Berlusconi Spinelli, richiesta dalla procura di Milano alla ricerca di documenti sui passaggi di denaro tra il premier e le ragazze ospiti nelle sue ville. Tre mesi dopo il premier Silvio Berlusconi lo aveva nominato sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Oggi la promozione a viceministro.
Galati, ex Udc, era stato già sottosegretario, al ministero delle Attività Produttive, dall’aprile 2005 al maggio 2006.
Ma di tagli alla casta non se ne sono visti molti: tra le novità del vertice, la nomina di due nuovi viceministri, Catia Polidori e Aurelio Misiti, e due sottosegretari, Pino Galati all’Istruzione eGuido Viceconte, che prima ricopriva la stessa carica ministeriale proprio a Viale Trastevere, ora trasferito all’Interno.
Catia Polidori, politica di destra di lungo corso, passò dal Pdl a Futuro e Libertà, ma poi ritornò sui suoi passi: fu uno dei deputati il cui voto fu determinante il 14 dicembre scorso nel salvare il governo, ad un passo dalla sfiducia. Dopo quell’episodio passò al gruppo misto.
Misiti, eletto alla Camera con l’Italia dei Valori nel 2008, due anni dopo è passato al Movimento per le Autonomie, di cui è stato nominato anche portavoce nazionale. Il suo slogan, ben in vista sul suo sito internet, è “La competenza al servizio della Calabria”. Ma nel febbraio 2011, contravvenendo alla linea dettata dal suo stesso partito, aveva votato contro l’autorizzazione alla perquisizione negli uffici del ragioniere di Berlusconi Spinelli, richiesta dalla procura di Milano alla ricerca di documenti sui passaggi di denaro tra il premier e le ragazze ospiti nelle sue ville. Tre mesi dopo il premier Silvio Berlusconi lo aveva nominato sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Oggi la promozione a viceministro.
Galati, ex Udc, era stato già sottosegretario, al ministero delle Attività Produttive, dall’aprile 2005 al maggio 2006.