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mercoledì 13 maggio 2009
Calogero Vizzini. - Storie siciliane.
Calogero Vizzini , soprannominato Don Calò, (Villalba, 24 luglio 1877 – Villalba, 12 luglio 1954) è stato un criminale italiano, boss della Mafia siciliana. È considerato un capo della mafia siciliana il cui agire si ricollega soprattutto al periodo dell'occupazione della Sicilia da parte delle truppe alleate.
Nacque a Villalba, in provincia di Caltanissetta. Il padre era un agricoltore mentre i suoi fratelli, Giovanni e Giuseppe, diventarono entrambi preti. Diversamente dai fratelli, Calogero non completò le elementari rimanendo un semi-analfabeta. Rimase a lungo sotto la protezione di Francesco Paolo Varsallona, considerato un uomo d'onore con qualche conto in sospeso con la giustizia. Quando Varsallona fu arrestato nel 1903, il giovane Calogero era già molto conosciuto "nel giro" e fu, dopo poco, condannato a 20 anni per frode, corruzione e diversi omicidi ma scagionato grazie all'intervento di alcuni amici che gli offrirono solidi alibi.
Nel 1931, durante il regime fascista, fu inviato lontano dalla Sicilia perché si sospettava avesse legami strettissimi con la mafia e fece ritorno nella sua terra solo nel 1937. Temuto da tutti, fu imposto come sindaco di Villalba dall'AMGOT, il governo militare statunitense dei territori occupati, probabilmente per l'aiuto che la Mafia siciliana, e Don Calò in particolare, aveva dato alla cacciata dei tedeschi dall'isola. A tal proposito Michele Pantaleone racconterà in un suo libro, un episodio, di un foulard lanciato da un aereo da Lucky Luciano in cui annunciava, a don Calò, l'imminente invasione della Sicilia da parte degli alleati. Per la sua 'amicizia' con gli Alleati, poté permettersi di dominare il florido mercato nero, tanto da essere considerato il re di quello sfrenato mercato.
Alla fine della guerra molti boss mafiosi incarcerati, od al confino, furono rimessi in libertà, anche con il suo interessamento, don Calò diede quindi un contributo importantissimo alla rinascita della nuova mafia.
Creò a Palermo la «Fabbrica di confetti e dolciumi» in società con Lucky Luciano. La fabbrica, tuttavia, venne chiusa nottetempo a causa di un articolo comparso su un giornale del 1954 in cui si sottolineava l'assai plausibile possibilità che piccole quantità di eroina potessero prendere il posto della mandorla.Bad 'e Carros «Don Calò» è morto di vecchiaia all'età di 77 anni, ed ha lasciato un patrimonio valutato alcuni miliardi, accumulati in meno di dieci anni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Calogero_Vizzini
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