Confesercenti stila 'catalogo' e propone: ecco come abbassare i tributi al 39,5.
- Una tassa per la bandiera. Una per sposarsi. Una per raccogliere i funghi o pescare. Una persino per morire, con adempimenti fiscali che vanno dal certificato di morte ai lumini. Il sistema tributario italiano non risparmia nessuno, secondo il rapporto di Confesercenti ''Balzelli d'Italia. Fisco: le cento trappole per imprese e famiglie''. Ne emerge un quadro con balzelli ''assurdi'' che il presidente della confederazione Marco Venturi definisce 'sconfortante'. Tanto da invitare ad una svolta: l'abbattimento almeno del 25% delle incombenze e la riduzione dal 43,5 al 39,5% della pressione fiscale in quattro anni.
''Oggi siamo il terzo paese dell'Ocse per carico fiscale'' rischiamo di diventare il primo, dichiara Venturi, preoccupato che anche il federalismo fiscale diventi un modo di ''mettere le mani in tasca agli italiani''. E' stato cosi' per esempio con il ritorno al nucleare: gia' si pagano tasse per centrali nucleari che non saranno costruite prima di dieci anni. Se da una parte quindi il legislatore guarda al futuro, dall'altra parte continua a tenere in piedi tasse antichissime come quella sulla benzina per finanziare la guerra in Abissinia (che risale al 1935) o quella per la bonifica delle paludi (dal 1904). Si paga al fisco in caso di gradini o ballatoi nelle proprie case, si paga se l'ombra della propria tenda invade il suolo pubblico, si paga per avere un cane, un'auto, un frigorifero o un televisore.
C'e' una tassa per il passaporto e una per sbarcare dalle navi, mentre sono addirittura due quelle per trasmettere musica nei locali. Ci sono poi imposte che gli estensori del rapporto definiscono particolarmente 'sadiche': vanno a colpire soggetti deboli come i disoccupati (chiedendo soldi per accedere ai concorsi pubblici), i portatori di handicap (con una tassa speciale per il trasporto aereo delle sedie a rotelle) e gli studenti. Anche per opporsi a questo sistema e rivolgersi alle Commissioni tributarie bisogna pagare nuove tasse.
''E' un fiume che e' uscito dagli argini'', commenta Venturi, e che si allarga ogni anno con piu' di 60 mila nuove disposizioni tributarie. Aggrava inoltre la situazione l'onere della prova che e' a carico del contribuente in Italia, diversamente da come avviene negli altri Paesi, dove e' valida anche per il fisco la presunzione di innocenza. Di fronte a tante norme 'assurde' sarebbe allora il caso, secondo Venturi, di ''mettere una 'tassa' salata sulle promesse non mantenute dai politici'' che sono tutti per la semplificazione e la riduzione delle imposte in campagna elettorale, ma poi ''non tengono conto delle loro stesse affermazioni''.
UN'IMPOSTA PER OGNI HOBBY - Se il fisco e' ben presente nei momenti centrali della vita, non si lascia sfuggire nemmeno i piaceri quotidiani come la raccolta dei funghi, la pesca, il possesso di cani e persino una passeggiata in centro - con l'ecopass a pagamento di Milano. C'e' una tassa per la musica nei locali e addirittura una per l'ombra (se con la sporgenza di una tenda, il proprietario 'invade il suolo pubblico') e una per le case con i gradini e i ballatoi.
NESSUNA PIETA' - E' un fisco 'spietato' quello descritto da Confesercenti, pronto a infierire sulle categorie sociali piu' svantaggiate come i disoccupati - con la tassa sui concorsi pubblici - o i portatori di handicap - che vedono tassato il trasporto aereo delle sedie a rotelle. Nessuna pieta' neanche per i debitori, con le tasse sulle cambiali, e per chi fa ricorso alle Commissioni tributarie, che deve pagare per questo 24 euro ad atto.
NON SCAPPANO AL FISCO I CERVELLI IN FUGA - E' tassata persino l'inventivita' con tre diversi balzelli sui brevetti. E se di fronte al terzo sistema fiscale piu' pesante dei paesi Ocse puo' venir voglia di emigrare, ecco che l'Agenzia delle entrate segue l'emigrante all'estero, per chiedergli conto del suo patrimonio, a rischio quindi di una doppia imposizione.
L'ONERE DELLA PROVA - Un sistema, per Confesercenti, pesante e macchinoso che costa alle famiglie e alle imprese soldi e tempo (sono 285 le ore di lavoro perse dalle piccole e medie imprese per gli adempimenti fiscali e burocratici). La situazione e' aggravata dall'onere della prova che e' a carico dell'accusato, al contrario di quanto avviene negli altri paesi secondo il rapporto di Confesercenti, e dal continuo moltiplicarsi dei balzelli. Ogni anno sono infatti oltre 60 mila le nuove disposizioni tributarie.
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