martedì 22 marzo 2011

Da Fukushima nube sull'Italia tra domani e giovedì. Ispra: nessun pericolo per salute.




Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Gli effetti della nube radioattiva che si è sprigionata dalla centrale giapponese di Fukushima sono "attesi anche sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo all'Adnkronos è il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane" spiega Torri, aggiungendo che fino "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Il valore della nube -continua Torri- dipende da quanto materiale radioattivo e' uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione e' influenzato". La dose attesa, prosegue Torri, "dovrebbe essere tra mille e 10mila volte meno di quella che arrivo' dopo Chernobyl. Ci aspettiamo valori da 100 a 1.000 milionesimi di baquerel per metro cubo di aria".

"Al momento -ribadisce Torri- non si rilevano assolutamente rischi per la popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Dal 12 marzo abbiamo chiesto di intensificare la misura di particolato atmosferico che è il primo segnale a dire se è in arrivo qualcosa e che tipo di materiale arriva" dice Torri. "Se la nube arriva, arriva dapperttutto. Noi - prosegue - monitoriamo i flussi d'aria del mondo". "I nostri sistemi di sorveglianza -aggiunge ancora l'esperto dell'Ispra- sono costituiti da centraline a terra gestite dalle Arpa regionali e i cui dati sono coordinati dall'Ispra. Il ruolo delle Regioni è importante".

Nessuna preoccupazione che possano sfuggire informazioni rispetto all'arrivo della nube radioattiva sull'Italia? "Con i nostri strumenti -conclude Torri- misuriamo normalmente valori da 10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".

Informazioni analoghe arrivano anche dall'Agenzia di sicurezza nucleare francese secondo cui ''masse d'aria leggermente contaminate, con livelli inferiori di 1.000 a 10.000 volte rispetto a quelli rilevati in seguito all'incidente di Chernobyl dovrebbero raggiungere mercoledì la Franciametropolitana senza alcuna conseguenza per la salute''.

La radioattività, sottolinea l'Asn, ''non dovrebbe d'altronde essere rilevata dai sensori della rete Teleray di sorveglianza francese della radioattività ambiente''. Il controllo dei prodotti freschi in provenienza del Giappone, precisa l'Autorità, ''è operativo'' ma, sottolinea, ''i flussi di queste merci in provenienza del Giappone (frutta, legumi, alghe) sono interrotte per il momento''. Gelsomina Pappalardo, ricercatrice dell'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Cnr e coordinatrice Progetto europeo Earlinet commenta all'ADNKRONOS: "Evitiamo allarmismi, le concentrazioni di radionuclidi attese sono veramente minime, secondo alcuni modelli addirittura nulle".



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