Trentacinque arresti nei confronti di altrettanti affiliati alla 'ndrangheta in Lombardia sono in corso in queste ore da parte del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, dei Carabinieri del Ros, in collaborazione con la Polizia locale. Sequestrati anche beni per due milioni di euro.
Non c'è solo la "classica" e diffusissima infiltrazione nel settore del movimento terra nei cantieri edili di Milano, ma anche la gestione della "security" in molti, notissimi, locali notturni, l'estorsione agli esercizi pubblici che sorgono nelle stazioni della metropolitana, l'attività di "pizzo" ai chioschi dei "porchettari", il controllo dei posteggi fuori dalle discoteche più celebri, gestione di cooperative appaltatrici dei servizi di trasporto in Tnt e persino una "tassa" imposta a chi intendeva spacciare in alcune piazze della città.
E' l'inquietante quadro, l'ennesimo, che emerge dall'operazione "Redux - Caposaldo" contro la 'ndrangheta nel capoluogo lombardo che queste mattina ha portato all'esecuzione di 35 ordinanze di custodia in carcere richieste dalla Dda di Milano e disposte dal gip Giuseppe Gennari Di questi provvedimenti ben 14 contestano l'associazione per delinquere di stampo mafioso e sono indirizzate a personaggi di primo piano della 'ndrangheta "milanese".
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