Chicca Roveri, compagna di Mauro Rostagno: "Mauro aveva scoperto che c'era un verminaio che proteggeva i colletti bianchi".
di Gianfranco Criscenti
Mauro Rostagno aveva capito che a Trapani c’era un "verminaio" capace di insabbiare le indagini sulla mafia che avrebbero potuto arrivare ai colletti bianchi. Il giornalista e sociologo assassinato a Lenzi, vicino Trapani, il 26 settembre 1988, appuntò nomi e cognomi dei soggetti che componevano quel "verminalio", li mise nero su bianco su alcuni fogli, scoperti nel 1996 dalla compagna Chicca Roveri e consegnati agli investigatori.In testa a quegli appunti c’è il nome di Antonio Coci, il procuratore della Repubblica di Trapani dell’epoca. «I ragionamenti che Mauro faceva erano tosti», ha detto oggi Chicca Roveri in Corte di Assise, durante il controesame del collegio di difesa. In quegli appunti, Mauro Rostagno ha annotato di «carte ferme da 2 anni», di indagini bloccate, come quella sulla raffineria di eroina scoperta ad Alcamo nel 1985 e sulla loggia massonica copertaScontrino.
«Mauro muore perchè ha capito quello che c’era a Trapani» ha detto la Roveri. Ed una conferma sull’inquietante commistione tra istituzioni e mafia, l’avrebbe avuta, pochi mesi prima di essere ucciso, in un incontro con il procuratore di Marsala Paolo Borsellino.Per la Roveri, «il fatto che per 8 anni nessuno ha mai indagato sulla mafia, come pure le difficoltà incontrate per arrivare a questo processo, dimostrano cosa è, ancor’oggi, Trapani».
Anche in quest’ultima udienza, è emerso che le indagini dei carabinieri non sarebbero state per nulla limpide: «il brigadiere Beniamino Cannas (lo stesso sottufficiale che non ricordava di un’informativa in cui Rostagno riferiva dell’incontro tra il boss Mariano Agate e Licio Gelli, ndr) - ha spiegato la Roveri - si mostrava amico di Mauro per poi scrivere una serie di falsità, come quella che il mio compagno difendeva l’onorevole Francesco Canino (oggi sotto processo per mafia, ndr), quanto è notorio che lo ha sempre accusato e duramente criticato».
http://www.iquadernidelora.it/articolo.php?id=211
Rostagno è uno dei tanti martiri della politica collusa con la mafia. Chissà se un giorno si potrà fare chiarezza sui tanti delitti i cui mandanti sono da ricercare proprio nella politica.
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