Riva del Garda (Tn) – “La giustizia in Italia è diventato un vero e proprio contropotere e la politica contro questo contropotere è messa all'angolo". Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente a Riva del Garda in occasione della convention di Rete Italia organizzata da Roberto Formigoni torna ad accusare i giudici.
Una presa di posizione che arriva nel giorno in cui il Ministro Angelino Alfano ha ribadito su ‘Repubblica’ l’intenzione di battersi nelle piazze per far passare la riforma del sistema giudiziario. Invito che viene stigmatizzato dall’opposizione. ''Il ministro Alfano tira la pietra e nasconde la mano. Prima evoca irresponsabilmente la piazza per far passare a tutti i costi l'indecente controriforma della giustizia ordinata da Berlusconi, poi si rende evidentemente conto di averla sparata grossa e allora dice di essere stato strumentalizzato", afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. Il Ministro della Giustizia Alfano evoca moti di piazza per la sua 'riforma epocale'. Dal governo arriva un bel campionario di confusione che un'assidua compravendita parlamentare non riuscirà certo a diradare'', dice il segretario dell'Udc,Lorenzo Cesa. "La riforma della giustizia serve al Paese e ai suoi cittadini e il ministro Alfano ha semplicemente rivolto un invito alla platea di Rete Italia affinché comunichino i contenuti di questa riforma perché c'e' il tentativo di stravolgere questi contenuti e di ribaltare la realtà".A difesa del Guardasigilli interviene il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "Quella che proponiamo -ha proseguito Gelmini- non è una riforma punitiva, ma vuole solo risolvere i nodi per i cittadini. Informare è sacrosanto -ha aggiunto- e la riforma si propone di stabilire una piena parità tra accusa e difesa, per difendere l'autonomia della magistratura anche dall'interno e per far si' che il potere giudiziario possa avere piena dignità e legittimità. Tutte le polemiche non hanno ragione di essere". Il tema della riforma della giustizia, ha proseguito il ministro dell'Istruzione "serve anche per evitare condanne da parte della Copre di Giustizia europea. Il nostro compito -ha concluso- è procedere spediti sulla via delle riforme, dopo l'approvazione di quella dell'università e del federalismo".
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