lunedì 13 giugno 2011

Referendum, la maratona elettorale. Quorum raggiunto: "Al voto il 57%" Berlusconi: diciamo addio al nucleare.


Maroni commenta a urne aperte.
Alta affluenza, boom di votanti.
Ira delle opposizioni: incredibile.
Ecco gli aggiornamenti in diretta.

ROMA
Quorum raggiunto per tutti e 4 i quesiti referendari. L'affluenza dovrebbe essere superiore al 57%. Per i 4 quesiti, erano oltre 47 milioni gli italiani chiamati a votare. Oltre 3 milioni gli elettori all'estero.

ECCO LA DIRETTA

17,01 - Calderoli: "Stufi di prendere sberle"
«Alle Amministrative due settimane fa abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum è arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un abitudine. Per questo domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovrà portare in Aula il 22 giugno, visto che vorremmo evitare che, in quanto a sberle, si concretizzi il proverbio per cui non c’è il due senza il tre...». Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli.

16,55 - Tremonti: "No comment"
Nessun commento del ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, ai primi risultati del referendum. «Oggi solo Aspen» ha risposto ai giornalisti che lo attendevano all’ingresso della Triennale per un convegno organizzato dall’Aspen institute.

16,46 - Grillo: "Siamo ancora un popolo!"
«Siamo ancora un popolo! È stato raggiunto il quorum per tutti e 4 i referendum. Per il nucleare è il secondo referendum con cui i cittadini hanno mandato affanculo i partiti. Vedremo se avranno il coraggio di riproporlo. Saluto con affetto Formigoni, Chicco Testa, Veronesi e il Bersani di quarta generazione». Così il comico genovese commenta la vittoria al referendum. Da Genova, dove ha votato, Grillo scrive sul suo blog: «Per l’acqua arriva ora la parte più complicata, come restituire al pubblico la gestione e sottrarla alle varie Veolia, Suez e Smat. Non sarà facile. Oggi ha vinto il popolo italiano, i cittadini. I partiti inizino a fare le valigie. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure».

16,42 - Bersani: "Il governo si dimetta"
Il Governo si dimetta e passi la mano al Quirinale. Lo ha chiesto Pierluigi Bersani alla luce dei risultati dei referendum. "Credo sia da irresponsabili non riflettere" sul risultato dei referendum, ha detto il segretario del Pd, invitando la maggioranza ad una "assunzione di responsabilità" perché "le tecniche di sopravvivenza possono solo allargare il baratro con l'opinione pubblica. Non si può andare avanti così. Si dimettano e aprano una situazione nuova, passino la mano al Quirinale".

16,40 - Camusso: "Secca sconfitta del governo"
Il raggiungimento del quorum ai referendum è una "grande vittoria democratica e del diritto dei cittadini a votare e una secca sconfitta del governo". Ad affermarlo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando a margine della manifestazione organizzata dal Comitato vota per fermare il nucleare e del Forum dei movimenti per l'acqua. Secondo la Camusso il risultato del referendum esprime una "crisi fortissima del governo" ed è anche la rappresentazione delle "liti all'interno della stessa maggioranza".

16,10 - Veltroni: "Crisi tra il Paese e Berlusconi"
«Esiste una evidente crisi nel rapporto tra il centrodestra e il Paese, una crisi che è innanzitutto di Berlusconi. Il presidente del Consiglio ha detto che non sarebbe andato a votare e la grande maggioranza lo ha invece fatto. Berlusconi ne tenga conto, si dimetta e lasci strada al cambiamento di cui l’Italia ha bisogno». Lo afferma in una nota Walter Veltroni.

16.00 - Di Pietro: "Risultato straordinario"
Un «risultato straordinario». Così il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, definisce i primi risultati sui referendum. Risultati che dimostrano «un Paese vivo, che crede nella Costituzione e che nei passaggi importanti sa far sentire la sua voce».

15.55 - Bocchino: "Ora le dimissioni"
«Il risultato dei referendum parla chiaro e rappresenta una ulteriore e sonora bocciatura di Berlusconi. Ha vinto la partecipazione libera dei cittadini contro l’arroganza di un governo che vuol tirare a campare grazie agli Scilipoti di turno. Gli italiani non hanno gradito l’autoribaltone messo in campo da Berlusconi e stanno dimostrando che ormai l’asse Pdl-Lega è minoritario nel Paese. La strada maestra sarebbe l’abbandono dell’accanimento terapeutico da parte del governo con dimissioni utili a chiarire il quadro politico». Lo dichiara in una nota il vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino.

15.51 - Vendola: "La fine del berlusconismo"
«Ovviamente non era un referendum immediatamente legato alle vicende dei partiti. Non è un referendum su Berlusconi, ma è certamente un referendum sul berlusconismo». Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, lo ha detto commentando i primi risultati sull’affluenza al voto sui referendum, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse corretto legare questi risultati all’esito delle ultime amministrative. «Non sembri un gioco di parole ma il berlusconismo - ha detto Vendola - inteso come stagione complessiva di sradicamento della cultura dei beni comuni oggi giunge al suo punto di compimento, al suo capolinea. Da oggi siamo fuori da quella stagione e questa è una lezione per tutti, a destra, al centro, a sinistra».

15.48 - Il Terzo Polo: "Maggioranza sorda"
«La grande partecipazione popolare ai Referendum dimostra la volontà degli italiani di tornare ad essere protagonisti: è ormai chiaro che la maggioranza e il governo sono totalmente sordi, incapaci di capire ciò che vogliono gli italiani». Lo scrivono in una dichiarazione comune Fini, Casini e Rutelli, al termine di un vertice del Terzo Polo.

15.46 - Scajola: "Ricostruire il popolo del centrodestra"
«Credo che adesso si debba lavorare in maniera molto intensa e in tempi molto celeri per rimettere insieme il popolo del centrodestra e dei moderati. Uscire da alcuni accenti estremi e riportare alla concretezza delle cose. È un compito difficile che ci attende». Lo dice Claudio Scajola, a chi lo interpella sul futuro del Pdl, anche alla luce dell’esito del referendum.

15.40 - La Russa: "Non cambia nulla"
«Se non si fosse raggiunto il quorum sarebbe stato un grande boomerang per la sinistra che ha politicizzato l’appuntamento elettorale. Ma il fatto che il quorum sia stato raggiunto non cambia nulla per il governo». Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, commentando i dati sul referendum al Tg3.

15.36 - Franceschini festeggia su Twitter
Dario Franceschini esulta per l’esito dei referendum. "Alè", ha scritto il capogruppo del Pd alla Camera su Twitter, poco dopo la chiusura dei seggi.

15.34 - I Verdi: "Grazie Italia"
«Benvenuto quorum, grazie democrazia. Grazie Italià. Così il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che allo scoccare delle 15, insieme a un nutrito gruppo di militanti del Sole che Ride, dopo un count down di trenta secondi, ha brindato al quorum in una festa improvvisata per i referendum a Piazza del Pantheon, a Roma. «Siamo felicissimi -ha rimarcato Bonelli- è una giornata straordinaria per la democrazia e per l’Italia».

15.30 - I primi dati
È quasi al 56% l’affluenza alle urne per i quattro referendum, quando sono arrivati al Viminale i dati del 20% dei comuni italiani. Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno. Se il dato sarà confermato per gli altri comuni, il quorum per la validità dei referendum sarà raggiunto.

15.00 - Proiezioni
Secondo l'instant poll realizzato da EMG per La7 i votanti sarebbero tra il54,5 e il 59,5%.

14.50 - I promotori festeggiano
Il quorum «pare sia stato raggiunto», fanno sapere i sostenitori del sì ai quesiti sull'acqua, che già festeggiano. «Siamo verso il 60%», fa eco, con una nota, Gianfranco Mascia, del comitato promotore del quesito sul legittimo impedimento.

Polemica sulle frasi di Maroni
E il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha confermato queste speranze già in mattinata con una frase che ha sollevato un vespaio di polemiche. A urne ancora aperte Maroni ha rivelato che la proiezione degli esperti del Viminale rispetto al dato di ieri sera (alle 22 aveva votato il 41% degli italiani) «fa pensare che si raggiungerà il quorum per tutti e quattro i referendum, anche senza considerare il voto degli italiani all'estero». Previsione che è sembrata confermata anche dal premier Silvio Berlusconi: «A seguito di una decisione che il popolo italiano sta prendendo in queste ore, dovremo dire addio al nucleare». Parole giudicate quantomeno intempestive dall'opposizione. «È incredibile e inopportuno - ha detto il coordinatore della segreteria del Pd, Maurizio Migliavacca - che il ministro dell'Interno abbia parlato di proiezioni sul risultato del referendum ad urne ancora aperte».

Anche Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera, ha ribadito che «in queste ultime ore di voto, in cui si gioca il raggiungimento del quorum, è gravissimo, intollerabile ed inaccettabile che Berlusconi interrompa il silenzio elettorale». Il "verdetto" sul quorum, comunque, arriverà dal Viminale nel primo pomeriggio. Giovedì prossimo, poi, è convocato l'ufficio centrale per i referendum della Cassazione a cui spetta la proclamazione ufficiale del risultato: consultazione valida o non valida, vittoria dei sì o dei no. Perché ciascun referendum sia valido, dovrà essere stata ritirata la relativa scheda da almeno la metà più uno degli aventi diritto.


http://www3.lastampa.it/focus/referendum2011/articolo/lstp/406933/

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