Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 17 ottobre 2011
Luttwak: "Usa preoccupati per l'Italia immobile".
"I politici italiani con senso di responsabilità devono mettersi assieme per accelerare il risanamento dei conti dello Stato e lo sviluppo dell'economia produttiva. Bisogna fare in fretta. Non c'è tempo per aspettare le elezioni anticipate in primavera. Bisogna agire subito. E siccome il governo Berlusconi non sembra in grado di farlo, ci vuole un nuovo governo con le migliori personalità trasversali".
Così, con la consueta franchezza che sfiora la brutalità, Edward Luttwak, consulente della Presidenza americana, attento osservatore del nostro Paese, interpellato da Tmnews, conferma dagli Usa le gravi apprensioni espresse questa mattina sul "Corriere della Sera" da Mario Monti.
"Le autorità statunitensi - dice Luttwak - guardano con grande preoccupazione al circolo vizioso dell'economia italiana fatto di aumento degli interessi sul debito pubblico e di riduzione della crescita, che rischia di far affogare le banche e ridurre il credito per le imprese. Le difficoltà dell'Italia paralizzano l'Europa e rischiano di avere effetti molto negativi sull'economia globale. Ecco perché Washington segue con grande apprensione le vicende italiane". Che cosa si dovrebbe fare? "Bisogna agire con più decisione. La manovra da 58 miliardi non basta. Ci vorrebbe una manovra da 158 miliardi, una manovra all'inglese in grado di trasformare il circolo vizioso in circolo virtuoso, fatto di riduzione dei tassi, recupero di credibilità sui mercati, riduzione del debito pubblico, aumento del Pil. L'Italia potrebbe crescere del 4-5% se facesse le cose necessarie, potrebbe essere il Paese industrializzato più brillante".
Come si valuta a Washington la possibilità che il Governo Berlusconi possa guidare la riscossa del Paese? "Berlusconi non gode più la fiducia delle istituzioni americane. E sorprende la mancanza di reazione della politica italiana all'urgenza dei fatti".
E' per questo che il Presidente Obama non ha ringraziato l'Italia per la sua azione in Libia nel discorso all'Onu del 20 settembre? O si è trattato di una dimenticanza o, come qualcuno ha detto in Italia, di "una cafonata". "Nessuna dimenticanza, nessuna cafonaggine. Obama non ha ringraziato l'Italia consapevolmente, per non dare un tributo a Berlusconi, che tiene il Paese bloccato con una maggioranza immobile, non riesce a fare le riforme necessarie e non viene più invitato agli incontri dei leader dove si parla dell'Italia, come il recente vertice Sarkozy-Merkel, che il bravo ministro Frattini è stato pure costretto a criticare".
Ma poi, al vertice della Nato, il Segretario alla Difesa Panetta il ringraziamento all'Italia l' ha fatto e proprio oggi il ministro La Russa è in visita a Washington. "Proprio perché - dice Luttwak - quella di Panetta era una valutazione istituzionale sulla politica estera e di difesa italiana, che gli Usa apprezzano molto anche per il grande impegno dei militari italiani".
Ma quali sarebbero le misure da adottare subito? "Quelle di cui si parla da anni: liberalizzazioni, privatizzazioni, semplificazioni burocratiche, drastico taglio della spesa pubblica. Perché non si alza l'età pensionabile come negli altri Paesi europei? Perché non si tagliano le pensioni sopra i 4 mila euro? Perché i dirigenti pubblici italiani, a partire dal Governatore della Banca d'Italia - conclude Luttwak - hanno stipendi che sono il doppio o il triplo dei loro colleghi francesi, tedeschi e americani e spesso prendono anche ricche pensioni? Con che faccia chiedono aiuto agli altri europei che guadagnano meno di loro?".
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=157488
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