Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 16 dicembre 2011
Noi siamo indispensabili. - di Daniele Oian.
1. In Italia, non abbiamo una sinistra decente al Parlamento, e ciò è dovuto in buona parte al voto "utile" di Veltruscana memoria e ai gonzi che vi hanno creduto (ricordo che Veltroni era tutto pacche sulle spalle al dirimpettaio P2ista e anche per questa sua incompetenza cadde da leader del partito nel giro di alcuni mesi). Per non parlare della posizione di D'Alema nella responsabilità della caduta del precedente governo Prodi (quello del 2006), anche per causa dell'allora "a-tutti-i-costi- nascente" guazzabuglio "Pd". Forse sul territorio qualcosa a sinistra resiste, nei paesi e anche nelle città, ma è da ri-organizzare, ri-tirare su dalle macerie. Ricostruzione civile.
2. A livello continentale. Il problema complessivo è lo stritolamento economico-finaziario della placche tettoniche americane e asiatiche a cui, in quanto UE, siamo sottoposti. Ma le quisquiglie campanilistiche, seppur continentali, seguono pure le regole del villaggio globale, dove tutto si tiene e "mors tua" è pure un bel po' "mors mea" (vedi ad es. debito USA controllato da Cina; esportazioni di Cina in Europa e USA; esportazioni USA in Europa e viceversa; $ come bene "rifugio" e mezzo di pagamento "universale" ancorchè in netto declino..e via discorrendo) e mi pare improbabile anche se non impossibile (in un'ottica "imperialista" di dominio e fagocitamento) la "morte" di un tassello del puzzle trombo-capitalista .
3. Il liberismo mercantilista desertificante della scuola di Chicago e il socialismo statale da loro preteso per salvare "the system", THEIR System. Questo del liberismo imperante, oltre ogni regola, misura, condizione, antikeynesiano, che chiamerei il liberismo dai "liberi" assassini tentacoli, E' il cuneo che mano a mano è stato martellato nella società, dagli anni '80 in poi, e goccia dopo goccia, martellata dopo martellata, HA PERVASO E INVASO menti e cervelli, impossessandosi di fatto di ogni leva di comando.
Sono in buona sostanza i padroni delle ferriere del '900, travestiti da "sorrisi cinici su maglioncini" e per nulla rassicuranti. Basta vedere dove hanno trascinato il mondo. Una volta si sarebbe parlato in termini di internazionalismo, oggi per certi versi siamo ancora oltre...ma la sostanza è la medesima. Il dominio dottrinale è globale. Nei fatti: oligarchie ristrette transnazionali (anche molto "trans-umane") dettano le agende.
Resta in sottofondo, ma riemerge il concetto di "lotta di classe".
"Loro" hanno anche recentemente ammesso di averla perseguita in questi anni di finti lustrini e città da bere..e di averla vinta la battaglia, ritornando saldamente in sella alla conduzione, che nei decenni a cavallo tra i '60 e i '70 del secolo scorso, pareva avessero in buona parte perso. Ma era quella solo una..chiamasi: "ritirata strategica".
E nel frattempo hanno costruito.
Hanno elaborato una metodologia più adatta ai tempi, più social friendly, indorato la supposta, insomma. In attesa di ritornare definitivamente in sella e lasciar perdere il bailamme delle strategie soft per riprendersi il seppur poco "maltolto" e farsi vedere a noveau per quello che sono veramente. Sfruttatori cinici. Ma anche ingenui.
Sullo stesso ramo al quale sono seduti, la loro stessa motosega manovrata da loro sotto-sottoposti, sprizza segatura tutt'intorno.
Hanno bisogno di noi come le formiche degli afidi, anche se per mungerci non si sporcano le mani, sono sempre loro sotto-sottoposti che sbrigano il tiro alle tette.
A Davos (CH) vediamo i loro portaparola.
Chissà se un gg decideremo finalmente di organizzarci, o ri-organizzarci e smontare la soft-machine di questo globale Truman-show. Dopotutto è proprio vero che noi siamo il 99%, ma di questo 99% la percentuale consapevole e in qualche modo in azione non-violenta organizzata sta al 3° o 4° decimale dopo lo zero.
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Noi siamo indispensabili, senza di noi "loro" sarebbero "nessuno".
RispondiEliminaNoi manteniamo gli stati e l'economia, noi siamo il perno fondamentale su cui tutto si basa.
Se non prendiamo coscienza di questa grande verità, "noi" continueremo a farci sopraffare e continueremo a subire, "loro", i pochi, continueranno a mantenere la loro egemonia.
Ci vorrebbe uno sciopero totale e mondiale ad oltranza per farli rinsavire.
Noi siamo tanti, loro sono pochi.