Un gruppo di ricercatori del Southwest Research Institute di Boulder, Colorado, e della Nebraska Wesleyan University, hanno utilizzato il telescopio Hubble per effettuare una nuova, sensazionale scoperta in campo astronomico.
Su Plutone sarebbero presenti molecole di carbonio e azoto ma anche, almeno in base ad uno studio parallelo dell'Università della California, addirittura un oceano sotterraneo.
Secondo gli studiosi che hanno studiato i dati di Hubble, sulla superficie del pianeta Plutone (che più precisamente è un "planetoide") sono presenti molecole complesse di carbonio e azoto, ovvero le condizioni chimiche adatte alla formazione di forme di vita.
Uno studio dell’Università della California pubblicato su Astrobiology Magazine avanza però l'ipotesi che sotto la superficie gelata di ghiaccio d’azoto del lontano planetoide possano esistere oceani di acqua liquida.
Lo spesso strato di ghiaccio superficiale nasconderebbe dunque un enorme mare di acqua posto a 135 chilometri di profondità e non è escluso che possa presentare caratteristiche adatte all’abitabilità.
Secondo gli studiosi, le molecole di carbonio e azoto superficiali potrebbero risultare dalle reazioni tra la debole luce solare che raggiunge il planetoide o i raggi cosmici con il metano e il monossido di carbonio ghiacciato presenti su Plutone.
La superficie di Plutone è composta da ghiaccio d'acqua e metano, e non è uniforme, ed il suo colore tende a variare forse proprio a causa di queste molecole, che potrebbero anche essere legate all'avanzamento delle stagioni sul corpo celeste.
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