lunedì 2 gennaio 2012

Messaggio di fine anno 2011 di Beppe Grillo..




"Auguri a tutti per l’anno 2012.  Che sia un anno povero, ma bello!

Il prossimo anno deve essere l’anno del ricordo. Dobbiamo ricordare ogni viso,
 ogni tratto dei politici che hanno distrutto l’Italia. Dobbiamo, con un po’ di 
disgusto, ricordare tutte queste facce di merda che continuano a dare giudizi e
consigli in televisione. Lo so, non è bello, dà il vomito, MA A VOLTE 
RITORNANO e bisogna ricordarsi di loro per impedire che si ripresentino alle 
elezioni del 2013.
Il Paese è ormai devastato: finanza, società, lavoro, impresa, ambiente. Per 
salvarsi i politici cercano di dividerci. Tutti contro tutti. Ogni giorno c’è una 
nuova classe da demonizzare, i pensionati, i dipendenti statali, gli evasori, i 
corruttori, i negozianti, i tassisti. La classe politica va azzerata e isolata.  Per 
un Casini o un Fassino, un Cicchitto o un Brunetta va previsto l’isolamento 
sociale. Gli italiani non devono più avere rapporti con questa gentaglia. A 
Varese un negoziante ha avuto un’idea straordinaria. Ha appeso un cartello 
fuori dal suo negozio con l’avviso “Vietato l’ingresso ai politici”. Questa azione 
va replicata nei negozi di tutta Italia e non solo, anche nei taxi, nei cinema, 
in qualunque esercizio pubblico. Chi ha cancellato il futuro di almeno due 
generazioni di giovani e costretto i vecchi a lavorare fino alla morte non va 
dimenticato, non va lasciato libero di fare altri danni. Il secondo Paese 
europeo per emigrazione dopo la Romania è l’Italia. Laureati, diplomati, 
professionisti, quasi tutti giovani hanno lasciato la nostra terra. In compenso 
abbiamo i parlamentari più vecchi d’Europa. Nel blog e in una pagina Facebook 
Vietato l'ingresso ai politici” ho pubblicato una locandina da appendere 
ovunque vogliate. La faccia è quella tipica del politico italiano, una faccia da 
culo. Lo riconoscete anche da lontano.
Siamo tutti preoccupati per quello che può succedere. Di sicuro aumenterà la 
disoccupazione e entreremo in una dura recessione. Ci saranno pochi soldi in 
giro e se li terranno ben stretti le banche. Ma può essere anche un anno con i 
suoi lati positivi. Molti giornali di partito chiuderanno dopo aver raccontato 
balle per decenni con i soldi pubblici. Consumeremo di meno e quindi 
inquineremo di meno. Il prezzo degli immobili precipiterà come è avvenuto in 
Spagna e in Inghilterra. La febbre del mattone scenderà e salveremo qualche 
prato, qualche angolo d’Italia. Può essere l’Anno del Risveglio, forse un po’ 
brutale per alcuni, in cui ci renderemo conto che non possiamo delegare le 
nostre vite con una croce su un simbolo elettorale, ma dobbiamo informarci, 
partecipare in prima persona alla cosa pubblica, dall’inceneritore sotto casa, 
alle leggi vergogna come lo Scudo Fiscale. Partecipare o essere schiavi. 
Capiremo che questa è una scelta, non un destino. E dipende da noi.
Vorrei richiamare alla realtà il professor Monti. Ha la faccia dell’onest’uomo, 
istruito, onesto. Fa parte di quella cerchia di persone dal tratto nobile che non 
si è mai esposta contro il Sistema. E ne ha sempre goduto i benefici Lui, come 
altri, avrebbe potuto mettersi in gioco in questi anni e non lo ha fatto.  Per 
questo lo hanno scelto. Le prime misure che ha preso hanno favorito un solo 
soggetto: le banche. Il suo vice di fatto è Passera, l’ex amministratore 
delegato di Banca Intesa. Se due indizi fanno una prova, Monti è lì persalvare 
il culo alle banche, non all’Italia. Le imprese non hanno liquidità, i clienti non 
pagano e il primo a non pagare è lo Stato. Passera ha proposto di pagare le 
imprese con titoli di Stato. Geniale, il numero di imprenditori suicidi salirà. Lo 
Stato prima di chiedere alle imprese di pagare le tasse deve rimborsare i suoi 
debiti nei loro confronti, a iniziare dall’Iva. Il Paese va rifondato e per farlo 
bisogna partire dalle fondamenta, dalla Costituzione. QuestaCostituzione 
garantisce i partiti ed esclude i cittadini. Il cittadino non può fare nulla. Non 
può indire un referendum propositivo. Se propone un referendum abrogativo è 
necessario raggiungere un quorum, se lo vince, come per la cancellazione del 
nucleare e dei finanziamenti pubblici ai partiti, la sua volontà è ignorata. Non 
ha il diritto di vedere discusse le proposte di leggi popolari. Non può neppure 
scegliere il candidato alle elezioni politiche. Se tutto questo è costituzionale 
questa Costituzione va cambiata al più presto con il concorso dell’intera 
Nazione come sta avvenendo In Islanda con votazioni on line. Fuori i partiti 
dalla democrazia, dentro invece i Movimenti e la partecipazione diretta dei 
cittadini." Buon anno da Beppe Grillo.

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