"Auguri a tutti per l’anno 2012. Che sia un anno povero, ma bello!
Il prossimo anno deve essere l’anno del ricordo. Dobbiamo ricordare ogni viso,
ogni tratto dei politici che hanno distrutto l’Italia. Dobbiamo, con un po’ di
disgusto, ricordare tutte queste facce di merda che continuano a dare giudizi e
consigli in televisione. Lo so, non è bello, dà il vomito, MA A VOLTE
RITORNANO e bisogna ricordarsi di loro per impedire che si ripresentino alle
elezioni del 2013.
Il Paese è ormai devastato: finanza, società, lavoro, impresa, ambiente. Per
salvarsi i politici cercano di dividerci. Tutti contro tutti. Ogni giorno c’è una
nuova classe da demonizzare, i pensionati, i dipendenti statali, gli evasori, i
corruttori, i negozianti, i tassisti. La classe politica va azzerata e isolata. Per
un Casini o un Fassino, un Cicchitto o un Brunetta va previsto l’isolamento
sociale. Gli italiani non devono più avere rapporti con questa gentaglia. A
Varese un negoziante ha avuto un’idea straordinaria. Ha appeso un cartello
fuori dal suo negozio con l’avviso “Vietato l’ingresso ai politici”. Questa azione
va replicata nei negozi di tutta Italia e non solo, anche nei taxi, nei cinema,
in qualunque esercizio pubblico. Chi ha cancellato il futuro di almeno due
generazioni di giovani e costretto i vecchi a lavorare fino alla morte non va
dimenticato, non va lasciato libero di fare altri danni. Il secondo Paese
europeo per emigrazione dopo la Romania è l’Italia. Laureati, diplomati,
professionisti, quasi tutti giovani hanno lasciato la nostra terra. In compenso
abbiamo i parlamentari più vecchi d’Europa. Nel blog e in una pagina Facebook
“Vietato l'ingresso ai politici” ho pubblicato una locandina da appendere
ovunque vogliate. La faccia è quella tipica del politico italiano, una faccia da
culo. Lo riconoscete anche da lontano.
Siamo tutti preoccupati per quello che può succedere. Di sicuro aumenterà la
disoccupazione e entreremo in una dura recessione. Ci saranno pochi soldi in
giro e se li terranno ben stretti le banche. Ma può essere anche un anno con i
suoi lati positivi. Molti giornali di partito chiuderanno dopo aver raccontato
balle per decenni con i soldi pubblici. Consumeremo di meno e quindi
inquineremo di meno. Il prezzo degli immobili precipiterà come è avvenuto in
Spagna e in Inghilterra. La febbre del mattone scenderà e salveremo qualche
prato, qualche angolo d’Italia. Può essere l’Anno del Risveglio, forse un po’
brutale per alcuni, in cui ci renderemo conto che non possiamo delegare le
nostre vite con una croce su un simbolo elettorale, ma dobbiamo informarci,
partecipare in prima persona alla cosa pubblica, dall’inceneritore sotto casa,
alle leggi vergogna come lo Scudo Fiscale. Partecipare o essere schiavi.
Capiremo che questa è una scelta, non un destino. E dipende da noi.
Vorrei richiamare alla realtà il professor Monti. Ha la faccia dell’onest’uomo,
istruito, onesto. Fa parte di quella cerchia di persone dal tratto nobile che non
si è mai esposta contro il Sistema. E ne ha sempre goduto i benefici Lui, come
altri, avrebbe potuto mettersi in gioco in questi anni e non lo ha fatto. Per
questo lo hanno scelto. Le prime misure che ha preso hanno favorito un solo
soggetto: le banche. Il suo vice di fatto è Passera, l’ex amministratore
delegato di Banca Intesa. Se due indizi fanno una prova, Monti è lì persalvare
il culo alle banche, non all’Italia. Le imprese non hanno liquidità, i clienti non
pagano e il primo a non pagare è lo Stato. Passera ha proposto di pagare le
imprese con titoli di Stato. Geniale, il numero di imprenditori suicidi salirà. Lo
Stato prima di chiedere alle imprese di pagare le tasse deve rimborsare i suoi
debiti nei loro confronti, a iniziare dall’Iva. Il Paese va rifondato e per farlo
bisogna partire dalle fondamenta, dalla Costituzione. QuestaCostituzione
garantisce i partiti ed esclude i cittadini. Il cittadino non può fare nulla. Non
può indire un referendum propositivo. Se propone un referendum abrogativo è
necessario raggiungere un quorum, se lo vince, come per la cancellazione del
nucleare e dei finanziamenti pubblici ai partiti, la sua volontà è ignorata. Non
ha il diritto di vedere discusse le proposte di leggi popolari. Non può neppure
scegliere il candidato alle elezioni politiche. Se tutto questo è costituzionale
questa Costituzione va cambiata al più presto con il concorso dell’intera
Nazione come sta avvenendo In Islanda con votazioni on line. Fuori i partiti
dalla democrazia, dentro invece i Movimenti e la partecipazione diretta dei
cittadini." Buon anno da Beppe Grillo.
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