La commissione Industria del Senato ha approvato un emendamento per l'introduzione di un balzello sulle grandi imprese che andrà a sostenere l'Antitrust. Via libera allo scorporo della rete gas. Confermata la resa ai tassisti: sulle licenze decideranno i comuni.
ROMA - Arriva un 'balzello' sulle grandi società e che servirà a finanziare l'Antitrust. Lo prevede un emendamento al decreto legge liberalizzazioni approvato dalla commissione Industria. Il contributo è pari allo 0,08 per mille del fatturato risultante dall'ultimo bilancio delle società di capitale, con ricavi superiori ai 50 milioni di euro. La commissione Industria del Senato, ha approvato, nel corso dei lavori durati tutta la notte, anche l'emendamento che prevede l'istituzione di 20 tribunali delle imprese su tutto il territorio. Si tratta delle 12 sezioni specializzate esistenti alle quali si aggiungeranno altre 8. I tribunali delle imprese avranno sede nel capoluogo di regione.
Rete gas. La commissione ha dato anche il via libera alla separazione tra Eni-Snam e l'esame del decreto dovrebbe concludersi oggi per passare domani in Aula. Lo scorporo dovrà avvenire entro settembre 2013. Entro il 31 maggio 2012 dovrà invece essere emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla materia. Il decreto legge liberalizzazioni è destinato a entrare in vigore al massimo entro il 24 marzo, pena la sua decadenza, e dunque al più tardi lo scorporo dovrà avvenire entro il 24 settembre 2013.
Taxi e farmacie. Su queste ultime è stato raggiunto un accordo che stabilisce la possibilità di apertura per ogni 3.300 abitanti mentre non ci saranno quote riservate per i concorsi straordinari per le nuove aperture. Questa formulazione, secondo la relatrice Simona Vicari (Pdl), permetterà di aprire circa 5.000 nuove farmacie come era obiettivo del governo. Un emendamento presentato dagli stessi relatori prevede poi che dal prossimo anno in farmacia si possa comprare anche una sola pillola. In caso di approvazione l'Aifa entro il 31 dicembre dovrà rivedere "le modalità di confezionamento dei farmaci" per "identificare confezioni ottimali anche di tipo monodose in funzione delle patologie".
Un provvedimento che ha fatto scattere la dura reazione dell'associazione di categoria. "Stiamo valutando con attenzione il testo - commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma - e ci sembra che dal punto di vista della sostenibilità il sistema venga messo in crisi: non si favorisce lo sviluppo del settore, si aprono diverse migliaia di nuove farmacie, si perdono alcune risorse strategiche, come i farmaci veterinari e i galenici. Si è andati ancora una volta verso il concetto di una farmacia vista come un esercizio commerciale".
Quanto ai taxi, ha annunciato ancora la Vicari, saranno i comuni a poter decidere sulle licenze dei taxi e il parere dell'Authority sarà obbligatorio ma non sarà più scritto nero su bianco che debba essere "vincolante". Qualora il parere fosse disatteso potrà essere impugnato al Tar.
Tesoreria unica. Le misure che introducono la tesoreria unica, ha anticipato ancora la Vicari, verranno riscritte in seguito alla presentazione di un nuovo emendamento del governo. L'attuale formulazione del decreto liberalizzazioni impone agli enti locali di trasferire il 50% delle proprie liquidità di cassa allo Stato, una misura fortemente avversata da Comuni, Province e Regioni che hanno annunciato ricorsi alla Consulta. Difficilmente la protestà però rientrerà, visto che come ha precisato il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti, il testo rimarrà "sostanzialmente nella versione del governo entrata in commissione con qualche piccolo aggiustamento". Lo afferma La norma (articolo 35) deve ancora essere votata.
Banche, nulle clausole su linee credito. Novità anche per le banche: sono nulle "tutte le clausole comunque denominate che prevedano commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito". Lo prevede un emendamento di Anna Rita Fioroni (Pd), al decreto liberalizzazioni approvato dalla commissione Industria.
Mutui. Un altro emendamento a firma Latorre (Pd), approvato in commissione, prevede che sui vecchi mutui, conclusi prima della lenzuolata Bersani, le ipoteche si cancellino automaticamente con il pagamento dell'ultima rata senza l'intervento del notaio.
Grandi eventi. Approvato dalla commissione anche un emendamento del Pd (con parere positivo del governo) alle norme sulle opere pubbliche che vieta alla protezione civile di gestire gli appalti per i grandi eventi.
Notaio gratis per i giovani. Tra i punti che hanno passato l'esame della Commissione, anche la misura che prevede la possibilità per gli 'under 35' di aprire una Srl anche con un solo euro di capitale. Il notaio per lo svolgimento delle pratiche sarà gratis.
Contratti ferrovieri. Via libera della commissione Industria del Senato all'emendamento che prevede la possibilità per le imprese ferroviarie di non attuare il contratto collettivo ma di affidarsi alla contrattazione. Questo dovrà essere fatto dalle "organizzazioni più rappresentative a livello nazionale".
Soddisfatto il Pd. "Il nostro giudizio sul provvedimento in materia di liberalizzazioni è complessivamente positivo", commenta il presidentge dei senatori democraticio Anna Finocchiaro. "Il parlamento - spiega - ha svolto davvero un ottimo lavoro, anche grazie ai relatori Bubbico e Vicari che stanno svolgendo il proprio compito in modo serio e con grande disponibilità all'ascolto. Il contributo del gruppo del Pd per arrivare a questo risultato è stato e sarà fondamentale. E' un provvedimento che interviene su molte situazioni di privilegio e di monopolio, a beneficio di tutti i cittadini e del paese".
L'Idv annuncia voto contrario. Intervenendo alla trasmissione Radio Anch'io, Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, ha annunciato che "il testo non ci convince e che l'Idv voterà no alla fiducia al governo". "Il decreto sulle liberalizzazioni - ha osservato - sta diventando giorno dopo giorno un contenitore vuoto dove le tante ombre nascondono le pochissime luci. Per questo, la posizione dell'Idv, da sempre favorevole alle vere liberalizzazioni, è assolutamente negativa sul testo che sta uscendo dalla commissione e al quale apporteremo emendamenti in Aula".
Rete gas. La commissione ha dato anche il via libera alla separazione tra Eni-Snam e l'esame del decreto dovrebbe concludersi oggi per passare domani in Aula. Lo scorporo dovrà avvenire entro settembre 2013. Entro il 31 maggio 2012 dovrà invece essere emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla materia. Il decreto legge liberalizzazioni è destinato a entrare in vigore al massimo entro il 24 marzo, pena la sua decadenza, e dunque al più tardi lo scorporo dovrà avvenire entro il 24 settembre 2013.
Taxi e farmacie. Su queste ultime è stato raggiunto un accordo che stabilisce la possibilità di apertura per ogni 3.300 abitanti mentre non ci saranno quote riservate per i concorsi straordinari per le nuove aperture. Questa formulazione, secondo la relatrice Simona Vicari (Pdl), permetterà di aprire circa 5.000 nuove farmacie come era obiettivo del governo. Un emendamento presentato dagli stessi relatori prevede poi che dal prossimo anno in farmacia si possa comprare anche una sola pillola. In caso di approvazione l'Aifa entro il 31 dicembre dovrà rivedere "le modalità di confezionamento dei farmaci" per "identificare confezioni ottimali anche di tipo monodose in funzione delle patologie".
Un provvedimento che ha fatto scattere la dura reazione dell'associazione di categoria. "Stiamo valutando con attenzione il testo - commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma - e ci sembra che dal punto di vista della sostenibilità il sistema venga messo in crisi: non si favorisce lo sviluppo del settore, si aprono diverse migliaia di nuove farmacie, si perdono alcune risorse strategiche, come i farmaci veterinari e i galenici. Si è andati ancora una volta verso il concetto di una farmacia vista come un esercizio commerciale".
Quanto ai taxi, ha annunciato ancora la Vicari, saranno i comuni a poter decidere sulle licenze dei taxi e il parere dell'Authority sarà obbligatorio ma non sarà più scritto nero su bianco che debba essere "vincolante". Qualora il parere fosse disatteso potrà essere impugnato al Tar.
Tesoreria unica. Le misure che introducono la tesoreria unica, ha anticipato ancora la Vicari, verranno riscritte in seguito alla presentazione di un nuovo emendamento del governo. L'attuale formulazione del decreto liberalizzazioni impone agli enti locali di trasferire il 50% delle proprie liquidità di cassa allo Stato, una misura fortemente avversata da Comuni, Province e Regioni che hanno annunciato ricorsi alla Consulta. Difficilmente la protestà però rientrerà, visto che come ha precisato il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti, il testo rimarrà "sostanzialmente nella versione del governo entrata in commissione con qualche piccolo aggiustamento". Lo afferma La norma (articolo 35) deve ancora essere votata.
Banche, nulle clausole su linee credito. Novità anche per le banche: sono nulle "tutte le clausole comunque denominate che prevedano commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito". Lo prevede un emendamento di Anna Rita Fioroni (Pd), al decreto liberalizzazioni approvato dalla commissione Industria.
Mutui. Un altro emendamento a firma Latorre (Pd), approvato in commissione, prevede che sui vecchi mutui, conclusi prima della lenzuolata Bersani, le ipoteche si cancellino automaticamente con il pagamento dell'ultima rata senza l'intervento del notaio.
Grandi eventi. Approvato dalla commissione anche un emendamento del Pd (con parere positivo del governo) alle norme sulle opere pubbliche che vieta alla protezione civile di gestire gli appalti per i grandi eventi.
Notaio gratis per i giovani. Tra i punti che hanno passato l'esame della Commissione, anche la misura che prevede la possibilità per gli 'under 35' di aprire una Srl anche con un solo euro di capitale. Il notaio per lo svolgimento delle pratiche sarà gratis.
Contratti ferrovieri. Via libera della commissione Industria del Senato all'emendamento che prevede la possibilità per le imprese ferroviarie di non attuare il contratto collettivo ma di affidarsi alla contrattazione. Questo dovrà essere fatto dalle "organizzazioni più rappresentative a livello nazionale".
Soddisfatto il Pd. "Il nostro giudizio sul provvedimento in materia di liberalizzazioni è complessivamente positivo", commenta il presidentge dei senatori democraticio Anna Finocchiaro. "Il parlamento - spiega - ha svolto davvero un ottimo lavoro, anche grazie ai relatori Bubbico e Vicari che stanno svolgendo il proprio compito in modo serio e con grande disponibilità all'ascolto. Il contributo del gruppo del Pd per arrivare a questo risultato è stato e sarà fondamentale. E' un provvedimento che interviene su molte situazioni di privilegio e di monopolio, a beneficio di tutti i cittadini e del paese".
L'Idv annuncia voto contrario. Intervenendo alla trasmissione Radio Anch'io, Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, ha annunciato che "il testo non ci convince e che l'Idv voterà no alla fiducia al governo". "Il decreto sulle liberalizzazioni - ha osservato - sta diventando giorno dopo giorno un contenitore vuoto dove le tante ombre nascondono le pochissime luci. Per questo, la posizione dell'Idv, da sempre favorevole alle vere liberalizzazioni, è assolutamente negativa sul testo che sta uscendo dalla commissione e al quale apporteremo emendamenti in Aula".
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