Lo Zingaro com'era
Non ci sono parole per condannare il gesto infame che ha distrutto un’oasi di verde e natura unica nel suo genere nel mondo. Un’area incontaminata dove da tempo occhi malefici hanno messo gli occhi per la speculazione costiera completamente distrutta.
Grazie ad una politica siciliana incapace e poco interessata alla tutela dell’ambiente, anche lo ZINGARO non esiste più e non esisterà più come prima.
L’assordante silenzio della politica è palese. A Palazzo dei Normanni da tempo qualche deputato, o gruppi di deputati, cercano di far approvare una legge che distruggerà defintivamente l’ambiente costiero siciliano … si dice “riodino delle coste”, si legge “SANATORIA GENERALE PER FURBI E DISONESTI”.
Sarebbe ora che la politica siciliana dimostrasse intelligenza e capacità proponendo e facendo approvare una legge che possa dare il VIA LIBERA ALLE DEMOLIZIONI ABUSIVE entro la fascia dei 150 dalla battigia.
Ma siamo quasi certi che non lo faranno anche perchè l’abusivismo costiero, vedi Marsala, coinvolge molti della nomenclatura siciliana. Politici, funzionari dello stato, magistrati, forze dell’ordine, dipendenti comunali, provinciali regionali.
Un esercito di VIP abusivi che nell’Isola hanno potuto, e ancora possono, contare del silenzio e dell’inattività di sindaci attenti alle politiche elettorali piuttosto che all’ambiente ed alla tutela del bene pubblico.
Quello che rimane
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