giovedì 7 marzo 2013

Trattativa Stato-mafia, rinviati a giudizio i dieci imputati. Ma il gup attacca i pm.



La decisione comunicata dal gup di Palermo Piergiorgio Morosini, che però critica il lavoro della Procura nell'indagine coordinata da Ingroia: "Materiale non intellegibile". Andranno a processo ex ufficiali del Ros, capimafia, Massimo Ciancimino, l’ex senatore Marcello Dell’Utri e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino.

Il Gup di Palermo Piergiorgio Morosini ha rinviato a giudizio dieci imputati per la trattativa Stato-mafia. Tra loro, ex ufficiali del Ros, capimafia, Massimo Ciancimino, l’ex senatore Marcello Dell’Utri e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino.
La decisione è stata comunicata poco fa in una delle aule della Corte di Assise a palazzo di giustizia, presenti i pubblici ministeri Teresi, Del Bene, Sava e Tartaglia. Unico tra gli imputati ad ascoltare il verdetto in aula, Massimo Ciacimino. Tra le parti civili, c’era Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio, che si e’ costituito con il suo movimento Agende rosse. 
Nel suo provvedimento, però, il giudice Morosini attacca il lavoro dei pm dell’indagine coordinata da Antonio Ingroia: “Il materiale acquisito non è pervenuto al giudice in forma organica per singole posizioni processuali in maniera intelleggibile”. E ancora: “La memoria che è stata prodotta il 5 novembre dalla Procura non affronta il tema delle fonti di prova”. Il Gup ha emesso un “decreto di scomposizione dei fatti e indicazione analitica delle fonti di prova”, messe a disposizione delle parti. 

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