MALTA – E’ il 20 Marzo 2014 e si ritorna a parlare del problema immigrazione. Solo nelle ultime 24 ore sono stati soccorsi barconi che contenevano un totale di circa mille immigrati clandestini. Mobilitate numerose navi della Marina Militare per salvare gli extracomunitari provenienti dalle coste del Nord Africa.
La Lega, però, non ci sta: “Queste masse di persone partono dai loro paesi perchè sanno che qui c’è una politica di immigrazione debole pronta ad accoglierli a braccia aperte, salvandoli e nutrendoli finchè non sono in grado di scappare dal centro di accoglienza e sopravvivere di espedienti a zonzo per le nostre città” ha dichiarato ieri il segretario Matteo Salvini. “Oltre che mettere in ginocchio il popolo italiano in termini di sicurezza, economia e serenità, questi sbarchi preoccupano dal punto di vista umano: i poveri immigranti rischiano grosso e questo è confermato dalle continue stragi sfiorate di cui sentiamo parlare ogni giorno al telegiornale.”
A dare visibilità al messaggio contenuto nelle dichiarazioni del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, però, sono stati i sette militanti Diego e Giovanni Murtaro, Michele Brambilla, Gino Troisi, Giacomo Gremini, Fausto Sarti e Remo Girenni. Questi, senza pensarci due volte, sono partiti all’alba da Modena, la loro città, tutti a bordo di un’auto con un gommone al rimorchio, per arrivare a Melito di Porto Salvo, nell’estremo a Sud della Calabria. Da qui poi si erano imbarcati tutti a bordo di un gommone 7 metri che sventolava bandiera della Lega Nord per dirigersi in Tunisia. Lo scopo di tutto ciò sarebbe stato verificare la pericolosità di tale viaggio e testare la reattività dei sistemi di salvataggio nordafricani. Un obiettivo che però ha trovato il suo primo e ultimo scoglio a Malta, quando i sette hanno prima visto incendiarsi il motore del gommone e poi, dopo aver estinto le fiamme, hanno dovuto lanciare un razzo di segnalazione di emergenza. Questo, probabilmente per essere stato male indirizzato, ha in qualche modo bucato il galleggiante del gommone, mandando gradualmente a bagno i militanti del partito verde. Un secondo razzo è stato inviato.
A ricevere il messaggio la Marina Militare di Malta, che con i mezzi di soccorso a disposizione ha trainato ciò che restava del mezzo in porto e fornito le prime cure alle vittime.
In conclusione c’è da dire che, sicuramente, il primo degli intenti del viaggio è perfettamente riuscito. Una traversata del genere su un mezzo inadatto è pericolosa.
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