Il suo nome è “Artemisia Annua” ed è una pianta che attualmente sta riscuotendo un successo a dir poco incredibile in tutto il mondo, per via delle sue proprietà benefiche..
Fin dall’antichità è sempre stata utilizzata dalla medicina cinese come rimedio sovrano per tantissime malattie come ad esempio la malaria e, attualmente, è tornata alla ribalta dal punto di vista oncologico.
Pare infatti che, anche in tempi addietro, il solo utilizzo dell’erba avesse il potere di ridurre le cellule tumorali del polmone del 28%, e perfino di distruggere completamente il cancro se assunta in combinazione con del ferro.
Quest’ultimo deve essere utilizzato assieme alla pianta per poter permettere alla molecola contenuta nella pianta, artemisinina, di distruggere solo le cellule malate.
Quest’ultimo deve essere utilizzato assieme alla pianta per poter permettere alla molecola contenuta nella pianta, artemisinina, di distruggere solo le cellule malate.
Il dottor Len Saputo, dell’Università della California, ha affermato di essere in presenza di una “Bomba Intelligente contro il Cancro”: la pianta sarebbe riuscita a distruggere in sole 8 ore il 75% delle cellule del cancro al seno arrivando poi al 100% dopo soltanto 24 ore.
Inoltre, a tal proposito, è intervenuto persino Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che ha precisato:
“Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento. Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro.
“Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento. Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro.
Non resta che aspettare, perché la cura con l’erba Artemisia non è al momento una cura disponibile: possiamo considerarlo come un farmaco in via di sviluppo, una goccia di speranza, dal momento che ogni giorno in Italia si diagnosticano mille casi di cancro”.
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