A costruire la "cittadella del cibo" firmata da Oscar Farinetti sarà una cordata guidata da Consorzio cooperative costruzioni e dominata dai colossi Coop Costruzioni e Cmb. Non restano a bocca asciutta nemmeno le piccole imprese della regione, che avevano contestato una clausola del bando. E una fetta va all'azienda del numero uno dei costruttori bolognesi.
Come da attese. A vincere il bando da 39 milioni di euro per la costruzione di Fico Eataly World, la cittadella bolognese del cibo firmata da Oscar Farinetti, è stata la cordata guidata dal Consorzio cooperative costruzioni (Ccc), braccio di Legacoop, e dominata dai colossi Coop Costruzioni di Bologna e Cmb di Carpi (entrambi hanno il 40%). Ma non restano a bocca asciutta nemmeno le piccole imprese, che pure due mesi fa avevano gridato alla “penalizzazione” perché il bando escludeva le imprese e favoriva le cooperative. Al consorzio bolognese Unifica, che riunisce pmi artigiane dell’edilizia e dell’impiantistica, va il 10% della torta, mentre l’ultima fetta è divisa tra la Impresa Melegari del presidente di Ance Bologna Luigi Melegari, firmatario della nota che criticava il bando preparato dalla società di gestione Prelios sgr, e la Montanari. A permettere la loro partecipazione è stata proprio la discesa in campo di Ccc, che ha fatto da “ombrello” permettendo così di rispettare la contestata clausola in base alla quale avrebbero potuto partecipare alla gara, riservata alle “imprese singole”, anche “i consorzi di cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma della legge vigente”.
Il raggruppamento, stando a quanto ha riferito l’edizione di Bologna del Corriere, ha fatto un’offerta inferiore di circa il 20% rispetto alla base d’asta, battendo così l’altro concorrente, il gruppo austriaco Strabag, che ha un avamposto a Bologna da quando, nel 2008, ha rilevato dal gruppo Maccaferri l’azienda delle costruzioni Adanti. Certo è che il “colpo” è una boccata di ossigeno che arriva proprio al momento giusto per le coop emiliane: Coop Costruzioni, in particolare, è in forte difficoltà e in aprile ha messo 380 dipendenti in contratto di solidarietà.
Fico, che sta per Fabbrica italiana contadini, nelle intenzioni si presenterà come una “Disneyworld del cibo”: 80mila metri quadri con ristoranti, spazi dedicati ai produttori, orti, aree didattiche e esposizioni sulla storia e la cultura dell’alimentazione. Il piano industriale messo a punto da Farinetti prevede, a regime, 6 milioni di visitatori l’anno. I lavori di costruzione nell’area del Caab, il Centro agro-alimentare, dovrebbero partire a settembre, mentre la fine dei lavori è programmata per lo stesso mese del 2015 e il taglio del nastro è previsto per novembre.
Tutto in famiglia PD, Renzi si è sistemato per tutta la vita e ha pensato anche al futuro dei suoi figli, nipoti e pronipoti....
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